Beatrice Lorenzin, Ministro della Salute
A proposito del Fertility day , di tutte le
polemiche che sono scaturite all'indomani di una campagna, a dir poco,
becera , ieri sera la Ministra si è
rivelata, in un talk show alla Sette, in cui si contrapponeva un' insipiente
Bianca Berlinguer (più adatta a porre domande piuttosto che a sostenere
argomentazioni evidentemente), il logico prodotto del più sano renzismo d’assalto.
Con un sorriso stampato perennemente in
faccia si attribuiva tutti i meriti, if any, del suo Ministero parlando in
prima persona singolare “io ho fatto” , scaricando invece gli errori , senza tanti complimenti, sui suoi
collaboratori. Ma la cosa più sfrontata l’ha detta quando ha chiesto una mano
da parte di comunicatori esperti, naturalmente gratis, per aiutare lei poverina
circondata com’è da incompetenti.
Ormai questo governo pensa di aver abituato l’opinione
pubblica alle sue performance che sfiorano il ridicolo con la più classica
delle facce di bronzo (escluso forse Padoan che non comprendiamo cosa ci stia a fare
in mezzo a questa compagnia di guitti), oltre che del suo premier anche dei
suoi ministri.
La
Lorenzin forte del 2,5% rappresentato dalla sua formazione politica, se la ride
alla faccia degli italiani e , in questo caso, degli uomini e delle donne che
hanno problemi ad avere bambini.
In un’altra era geologica questa signora non
avrebbe pulito neanche i corridoi di un ospedale, con tutto il rispetto per chi fa questo lavoro.
Averle dato la responsabilità del Ministero
della Salute è pazzia pura.
Domenico Fischetto
Il Marnetto Quotidiano : Lorenz-in, Lorenz-out
L'anticoncezionale più potente è la disoccupazione.
Qualcuno avvisi la Ministra della Salute Lorenzin che i giovani non
fanno figli perché non hanno un lavoro, non per colpa degli ormoni
pigri. E se ce l'hanno è precario o addirittura sottopagato con voucher.
Le donne fertili che fanno i colloqui devono promettere di non fare
figli subito, meglio se simulano la sterilità. Se poi rimani incinta,
addio rinnovo del contratto.
Ma tutto questo la ministra Lorenzin non lo considera. Lei è fuori dal
mondo. Lorenz-out tira dritto, come se la natalità fosse una variabile
indipendente dalla crisi delle tutele, che ha colpito il mondo del
lavoro. Soprattutto i giovani. Che sono arrabbiati per questa
provocazione. Perché non c'è ingiustizia più irritante che far passare
una cosa impossibile, come mancanza di impegno.
Allora speriamo che la Lorenzout - che unisce l'acume della Boschi alla
prudenza di un riccio che attraversa la strada - comprenda che la
natalità richiede un lavoro vero e una filiera di servizi efficienti per
genitori e bambini. Tutto il contrario della politica dei "voucher &
bonus" del suo governo. Coraggio Ministra, ce la può fare.
Massimo Marnetto
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