22 luglio 2016

APPELLO PER UN DOCUMENTO DI CONDANNA DELLA REPRESSIONE IN ATTO IN TURCHIA

Pubblichiamo una sollecitazione che proviene dal  Presidente  di ProgettoRoma , Alessandro Bianchi, stimolata dagli eventi drammatici che stanno accadendo in Turchia in questi giorni , per reazione ad un ventilato golpe che si sta rivelando sempre più invece  l'occasione per Erdogan di imprimere una svolta autoritaria alla Turchia.
La repressione e le epurazioni in atto infatti non stanno riguardando solo coloro che si sono resi protagonisti del fantomatico golpe, ma si sta allargando a macchia d'olio su tutte le categorie e gli ordini professionali, compreso quello accademico.
Bianchi  sollecita ad una riflessione e ad un contributo perché non si rimanga fermi e silenti davanti a queste atrocità.
 
Domenico Fischetto



 
Roma 21 luglio 2016
 
 
 
Cari Amici,
 
mi rivolgo a voi che nel tempo ho avuto occasione di conoscere – anche condividendo molte esperienze - e che ho tuttora occasione di incontrare, ma vorrei che attraverso di voi questo messaggio giungesse anche ai molti, moltissimi, di cui ho perso le tracce ma che voglio pensare siano sensibili a quanto vorrei proporre.
Si tratta di questo.
Probabilmente non sapremo mai come si è effettivamente svolta la vicenda del fallito golpe in Turchia, ma sappiamo con certezza che un dittatore fascista e fondamentalista ha colto al balzo (ammesso che non l’abbia costruita) l’occasione per mettere in atto una ignobile e violenta campagna di depurazione contro i suoi avversari politici, di cui da tempo aveva preparato le liste.
Tra gli altri ha preso di mira il mondo universitario, destituendo rettori e professori come premessa a quella che, con ogni probabilità, sarà l’abolizione di qualsiasi forma di autonomia delle università, che verranno ricondotte ad essere emanazione della cultura religiosa fondamentalista di cui il novello satrapo è portatore.
Purtroppo credo non sia molto quello che noi possiamo fare per opporci a questa insopportabile deriva autoritaria, e tuttavia ritengo che non ci possiamo esimere dal far sentire la nostra solidarietà ai colleghi delle università della Turchia, che in questi giorni stanno vivendo la più terribile delle esperienze: l’umiliazione del sapere scientifico da parte del fondamentalismo religioso.
Allora quello che vi propongo è la stesura di un documento-appello di netta condanna delle efferatezze del regime fascista di Erdogan e di solidarietà con i nostri colleghi delle università turche.
Possiamo costruirlo insieme scambiandoci messaggi e chiedendo poi a chi di noi ne ha la capacità, di usare gli strumenti più efficaci per garantirne la più ampia diffusione.
Non è molto ma è il minimo che possiamo fare, per cui mi auguro che questo messaggio non cada nel vuoto e aspetto con fiducia riscontri da parte vostra.
Un caro saluto a tutti.
Alessandro Bianchi
 
 
 
Quello che segue è il comunicato stampa del rettore di Roma Tre 
 
Turchia. Il rettore Panizza: «Interruzione del collegamento tra studenti e docenti»

COMUNICATO STAMPA 
TURCHIA. UNIVERSITA’ ROMA TRE, PANIZZA: «INTERRUZIONE DEL COLLEGAMENTO TRA STUDENTI E DOCENTI»
«Il mondo accademico vive con forte apprensione le recenti vicende che stanno colpendo il popolo turco»
Roma, 20 luglio 2016. Anche le Università sono colpite gravemente da quel che sta accadendo in Turchia. «Il mondo accademico, per definizione senza confini, assiste con dolore e preoccupazione alle recenti vicende di un Paese con il quale lo scambio di studenti, docenti e ricercatori è continuo», osserva Mario Panizza, rettore dell’Università degli Studi Roma Tre. «Assistiamo impotenti al precipitare della situazione anche nel nostro ambito. Gli studenti che avevano scelto la Turchia per svolgere un periodo di studio all’estero hanno deciso di restare in Italia e temo che i ragazzi turchi avranno, almeno per qualche tempo, difficoltà a uscire dai loro atenei. Quanto ai docenti, abbiamo appreso proprio ieri notizie che viviamo con forte apprensione. Il collegamento tra Turchia ed Europa, al vertice come alla base, è importante e vitale per l’unità del mondo accademico».



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