20 luglio 2016

Riccardo Magi, i radicali e le Olimpiadi a Roma

 
                                                                 Riccardo Magi
 
Una gran perdita per la democrazia essere privata della presenza di Riccardo Magi in aula consiliare Giulio Cesare. Il segretario del partito radicale infatti non è riuscito a rientrare tra i consiglieri eletti per una manciata di voti. Un vero peccato perché la presenza di Riccardo avrebbe fatto bene a tutti: maggioranza ed opposizione.
Come si sa i radicali sono particolarmente impegnati in questo momento su diversi fronti, tra cui quello della raccolta firme per un referendum sulle Olimpiadi che si dovrebbero tenere a Roma nel 2024. Mentre in campagna elettorale i due candidati si erano schierati per il si Giachetti e per il no la Raggi, quest'ultima ,una volta divenuta Sindaca, ha sfumato di molto la sua posizione sull'argomento. Una situazione che ci fa molto riflettere sulla tenuta e sulla personalità della Sindaca, che sembra quasi prendere tempo  in attesa di ricevere i giusti input dai suoi referenti.
Pubblichiamo il comunicato stampa lanciato  dai radicali ieri ,19 luglio, , mentre rimandiamo i nostri lettori alla lettura di un articolo sull'argomento pubblicato su Repubblica del 17 luglio a firma di Cesare De Seta  dal titolo "Le Olimpiadi a Roma nel Paese a due velocità".
D.F.
 
OLIMPIADI, RADICALI: RINVIARE DECISIONE A OTTOBRE BRUCIA ALTRI 2 MILIONI DI EURO. RAGGI SCELGA SUBITO PER EVITARE SALASSO PER I CITTADINI
Dichiarazione di Riccardo Magi, Segretario di Radicali Italiani, e di Alessandro Capriccioli, Segretario di Radicali Roma.
La sindaca Raggi continua a non avere le idee chiare sulle Olimpiadi: in queste ore, infatti, ha dichiarato che attenderà addirittura ottobre per tirare le somme e prendere una decisione definitiva; ben guardandosi, tra l'altro, dal ricordare che sull'argomento è in corso la raccolta firme dei Radicali per chiedere il referendum che lascerebbe la scelta ai cittadini.
Purtroppo, come abbiamo già avuto modo di sottolineare, questa sua indecisione costerà carissima ai romani: in base ai dati sin qui diffusi, infatti, si può calcolare che il solo fatto di essere candidati alle Olimpiadi costa ai cittadini della Capitale circa 30 mila euro ogni giorno. Decidere a ottobre, quindi, vorrebbe dire bruciare inutilmente altri 2 milioni di euro.
Un vero e proprio salasso per i romani, che andrebbe responsabilmente evitato decidendo subito: senza rimandare a dopo l'estate ciò che sarebbe necessario, per l'ingente costo che comporta, affrontare e chiarire con la massima urgenza.

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