No, Ilaria, non sei sola. La tua battaglia è la nostra battaglia. Tuo fratello era nostro fratello. Le vittime delle ingiustizie e degli abusi di potere chiedono giustizia, chiedono pene certe, chiedono che i responsabili vengano assicurati alla giustizia e non siano protetti dal silenzio di Stato. Non mollare , Ilaria, tieni duro.
Noi ti sosterremo sempre.
D.F.
Contro ogni tortura: l’Italia approvi la legge entro il 2016 ( petizione lanciata su change.org e diretta al Ministro della Giustizia e al Presidente del Consiglio)
A volte viene voglia di arrendersi. Ma non sono sola, vero?
Ilaria Cucchi
Italia
9 lug 2016 — Sono stata in tribunale, al processo contro i medici. Sono venuta qui per rispetto del procuratore generale. Ma non ce la faccio. Uno degli avvocati delle difese sostiene che mio fratello era in quelle condizioni perché era morto da giorni. Io l'ho visto il giorno della sua morte. Avete visto tutti le foto.
Mentre si dice che Stefano è morto nelle stesse condizioni fisiche che aveva al momento del ricovero, e non si fa ovviamente alcun riferimento al fatto che questo sia stato determinato da un violentissimo pestaggio. Tra pochi giorni a Bari si dirà sicuramente che non vi è stato alcun violentissimo pestaggio, che non vi è stata alcuna frattura della colonna vertebrale e che Stefano è morto semplicemente perché è dimagrito.
Posso solo dire che è dura. È molto dura. Talvolta viene veramente voglia di arrendersi.
Ma non voglio farlo. Qualcosa si muove. Il Pd in Regione Emilia Romagna chiede l'introduzione del reato di tortura con una risoluzione firmata dai consiglieri regionale dem insieme quelli di Sel sulla scia delle vostre firme raccolte con questa petizione e che abbiamo consegnato al ministro della Giustizia Andrea Orlando. E il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, ha appena twittato il suo impegno! https://twitter.com/sbonaccini/status/751694454910816257?lang=it
Il nostro Paese, si legge, "non è immune da questo drammatico fenomeno, come confermano i gravi casi di violazione dei diritti umani, come quelli di Federico Aldrovandi, Stefano Cucchi, Giuseppe Uva e i fatti legati al G8 di Genova".
Scrive il segretario regionale Pd, Paolo Calvano, primo firmatario della proposta: "Discutiamo da 20 anni dell''introduzione del reato di tortura nel nostro paese, a volte senza renderci conto di come questo fenomeno odioso e drammatico riguardi tutti noi e possa toccare le vite di chi ci e'' vicino". Insomma, "è una questione di civiltà', che va ben oltre il mero rispetto degli standard internazionali". L'obiettivo è chiedere alla giunta di attivarsi nei confronti del Parlamento affinché si acceleri l'iter per l'approvazione "di un testo unico che introduca nel nostro paese il reato di tortura".
Continuiamo ad essere sempre di più. Condividete, fate firmare. Qualcosa si muove e non dobbiamo abbassare la guardia fino al risultato!
Ilaria.
Mentre si dice che Stefano è morto nelle stesse condizioni fisiche che aveva al momento del ricovero, e non si fa ovviamente alcun riferimento al fatto che questo sia stato determinato da un violentissimo pestaggio. Tra pochi giorni a Bari si dirà sicuramente che non vi è stato alcun violentissimo pestaggio, che non vi è stata alcuna frattura della colonna vertebrale e che Stefano è morto semplicemente perché è dimagrito.
Posso solo dire che è dura. È molto dura. Talvolta viene veramente voglia di arrendersi.
Ma non voglio farlo. Qualcosa si muove. Il Pd in Regione Emilia Romagna chiede l'introduzione del reato di tortura con una risoluzione firmata dai consiglieri regionale dem insieme quelli di Sel sulla scia delle vostre firme raccolte con questa petizione e che abbiamo consegnato al ministro della Giustizia Andrea Orlando. E il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, ha appena twittato il suo impegno! https://twitter.com/sbonaccini/status/751694454910816257?lang=it
Il nostro Paese, si legge, "non è immune da questo drammatico fenomeno, come confermano i gravi casi di violazione dei diritti umani, come quelli di Federico Aldrovandi, Stefano Cucchi, Giuseppe Uva e i fatti legati al G8 di Genova".
Scrive il segretario regionale Pd, Paolo Calvano, primo firmatario della proposta: "Discutiamo da 20 anni dell''introduzione del reato di tortura nel nostro paese, a volte senza renderci conto di come questo fenomeno odioso e drammatico riguardi tutti noi e possa toccare le vite di chi ci e'' vicino". Insomma, "è una questione di civiltà', che va ben oltre il mero rispetto degli standard internazionali". L'obiettivo è chiedere alla giunta di attivarsi nei confronti del Parlamento affinché si acceleri l'iter per l'approvazione "di un testo unico che introduca nel nostro paese il reato di tortura".
Continuiamo ad essere sempre di più. Condividete, fate firmare. Qualcosa si muove e non dobbiamo abbassare la guardia fino al risultato!
Ilaria.
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