7 luglio 2016

L'ASSURDA MORTE DI BEAU


 
                                                                       Ponte Garibaldi


Degrado, sporcizia e abbandono: una zona franca nel cuore della città. Così appaiono gli argini del Tevere popolato da senzatetto e disperati ai margini di una Roma fuori controllo. Accampamenti improvvisati tra i rifiuti dove ha trovato la morte il giovane 19enne americano del Winsconsin Beau Solomon Come tutti i giovani stranieri affascinati dalla Città Eterna si era concesso una serata a Trastevere dove è assolutamente alla portata di tutti divertirsi e andare su di giri. Li vediamo spesso questi gruppi di stranieri  vocianti e sorridenti, un po’ sotto l’effetto dell’alcool, sciamare per le strade del quartiere con una bottiglia in mano .Nulla di più naturale per la generazione dei millenials . Soltanto che il pericolo è sempre in agguato e un minimo di prudenza non guasterebbe. E’ fin troppo facile per chi ha cattive intenzioni carpire la fiducia di uno straniero, giovane e magari un po’ alticcio .E ci può stare anche il furto delle carte di credito , ci può stare anche la rapina, malgrado la città sia blindata e spunta polizia e carabinieri in ogni dove. Ma uccidere è troppo. Un morte ingiusta come quella di Regeni, come quella delle vittime di Dacca,  come tutte le vittime innocenti  della follia umana. Stroncare una giovane vita per futili motivi è un’atrocità che non ha giustificazioni .Per questo gli assassini devono essere assicurati alla giustizia, Perché episodi del genere non si ripetano.

Solo il Papa ha avuto la pietas di ricevere i genitori del ragazzo e piangere insieme a loro la sua morte. Nessun rappresentante del Comune di Roma, a quanto ci risulta.. Né tantomeno sono stati presi provvedimenti per sanare una volta per tutte la zona franca sotto i ponti del Tevere. Ma qui il discorso si allargherebbe troppo. L’impotenza dimostrata dalle istituzioni su questo argomento è da manuale. Staremo a vedere cosa saprà fare la nuova amministrazione.

Per quel poco che può contare, Tre Righe si stringe intorno ai famigliari di Beau e chiede scusa, anche a nome dei Romani.

Raffaele Fischetto

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