“Premier e leggi: il Presidente non è un notaio”: su Sole e tutti l’ultimatum di Mattarella a Di Maio e Salvini. Lo spunto viene dal ricordo di Luigi Einaudi, che nel ’53 nello scegliere il premier si smarcò dalle indicazioni della Dc, ma la lezione è attualissima e segna quello che il Sole chiama il “risveglio” del Capo dello Stato. Per Repubblica il messaggio di Mattarella è un richiamo preciso ai due leader: vuole una rosa di nomi di alto profilo per il governo e non scelte di “low profile” per lasciare mano libera ai big. Torna l’ipotesi di un premier tecnico: potrebbe essere Guido Tabellini, ex rettore della Bocconi, il cui nome è in circolo anche per il ministero dell’Economia, ma non sarà una scelta secca. L’ipotesi è comunicare entro stasera una terna di nomi al Quirinale, prima che Di Maio vada in tv da Fazio. Mattarella vuole entro domani sera la soluzione o tornerà sul governo di garanzia (Messaggero). Parallelamente continua la trattativa tra Lega e M5S sul programma: nuovo tavolo oggi a Milano, per presentarsi domani al Colle con un accordo. Salvini: “O si chiude oppure alzo le braccia” (Corriere). Grillo ostenta freddezza:”Non mi occupo di queste cose”. Di Battista tace (Corriere). Becchi, l’ex ideologo del M5S passato alla Lega: “Io credo che alla fine ce la faranno – dice alla Stampa – La via migliore sarebbe stata la staffetta tra Di Maio e Salvini, ma Salvini risponde anche a Berlusconi e quindi non può farlo. A questo punto se ne esce con un premier terzo e non necessariamente un economista: diranno il nome direttamente a Mattarella”. Libero scatenato: forza Salvini, mandali tu Aff… che c’entri tu con Di Maio?
Ma la riabilitazione di Berlusconi – stabilita dal Tribunale di sorveglianza di Milano – spariglia le carte. Doris a Repubblica: “Silvio ha più vite di un gatto, si rialza sempre. Chi lo sottovaluta commette un errore. Ma Salvini non deve preoccuparsi, Berlusconi è leale, mantiene la parola”. “Forza Italia tornerà a guidare l’alleanza e con Berlusconi alle Europee sarà un trionfo” dice al Mattino Brunetta.
Per ora il Cavaliere sceglie il profilo basso: nessun festeggiamento né dichiarazioni ufficiali. Ma sui quotidiani fioriscono le indiscrezioni sulle sue prossime mosse. “Tutto è cambiato, se fossi Salvini prima di prendere una decisione definitiva ci penserei bene”, il retroscena riferito dal Corriere. “Partano pure, poi li faccio schiantare”, il retroscena di Repubblica. Il Messaggero parla invece di Berlusconi e Salvini pronti a convergere sul piano B: senza intesa con Di Maio meglio tornare al voto con il centrodestra unito. Berlusconi potrebbe comunque tornare in Parlamento subito, attraverso elezioni suppletive. L’occasione potrebbe arrivare a settembre, con la scelta dei membri laici del Csm. Sul Corriere parla la Gelmini: “Con Berlusconi in campo cambierà tantissimo. L’unica cosa che resta è la decisione di Berlusconi di lasciare il campo libero al governo Lega-M5S, con Forza Italia all’opposizione. La parola data resta: nasca pure un esecutivo ma non ci sarà fiducia FI resta convintamente all’opposizione”.
In movimento anche Fratelli d’Italia. “Lega attenta, M5S è più a sinistra” dice la Meloni al Corriere. “I voti di Fdi per un governo guidato dai 5 Stelle non ci saranno mai. Penso che Salvini si debba interrogare. Sul programma M5S su questioni centrali è schierato più a sinistra che con noi. E il M5S pesa il doppio della Lega”. Intervista della Meloni anche sul Tempo: “Con Silvio bisogna tornare in campo”. Spera in un ritorno al voto presto? “Mi interrogo se non sia meglio tornare a votare, introducendo il premio di maggioranza alla legge elettorale, cosa che si può fare senza governo. Meglio perdere altri due mesi ma avere per cinque anni un governo di persone che hanno fatto assieme la campagna elettorale”. Fastidio per l’uscita di Mattarella: “Mi ricorda vagamente Napolitano”.
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