Oggi,18 maggio, i 5 stelle hanno dichiarato guerra alla Casa delle donne. Contro le proteste del movimento delle donne e delle opposizioni e' stata votata la mozione della consigliera 5 stelle Guerrini. Che fare? Il Tavolo con le assessore dovrebbe esserci lunedì. Non credo che possiamo andare alla trattativa senza avere una mobilitazione adeguata. La Casa non si svende!! Dobbiamo costruire un evento forte per lunedì, un evento pubblico, politico, di tutta la città . Facciamo girare l'appello alle giovani, alle artiste, chiediamo solidarietà a tutti sindaci e ai consiglieri che in tutti questi anni hanno conosciuto il valore e l'esperienza della Casa. Se ci sarà l'incontro del Tavolo con le assessore, in piazza deve esserci la città!!! La Casa siamo tutte? E tutte e tutti dobbiamo parlare, fare, esserci. Se non ora, quando?
Maura Cossutta
Il like non basta! Aspettiamo tutte le persone che hanno a cuore la Casa Internazionale delle Donne e la comunità il sociale il no profit i laboratori che fanno politica accoglienza diffusione di cultura e occasioni di incontro e crescita LUNEDÌ 21 MARZO ALLE 18,00 AL PRESIDIO SOTTO AL CAMPIDOGLIO PIAZZA MONTE GIOVE 3 PER FAR SENTIRE LA NOSTRA FORZA ALLE ASSESSORE DEL COMUNE CHE INCONTRERANNO UNA DELEGAZIONE DELLA CASA DOPO L'IGNOBILE CONSIGLIO COMUNALE DI IERI!
Sì è concluso da poco il Consiglio Comunale : tra le forti proteste delle donne presenti è stata approvata con i soli voti 5 stelle la mozione per la chiusura della Storica Casa Internazionale delle donne di Roma. Tutte le opposizioni si sono rifiutate di votare. È un brutto giorno per la democrazia di questo paese.
Assenti la Sindaca e tutti gli assessori.
Un solo commento .: VERGOGNA!
RIPENSARSI e RIVITALIZZARSI per RIMANERE
La Casa internazionale delle donne di Roma è in un contenzioso con il Comune, ed è in gioco la sua permanenza nel complesso cosiddetto del Buon Pastore, in via della Lungara.
Sono ore convulse in cui una mobilitazione di donne che hanno contribuito a fondarla, di chi la considera un simbolo, di chi si avvicina solo ora a conoscere e a capire il valore di un presidio per le donne in una grande città ha acceso un dibattito.
Ed è un bene perché, a 35 anni dalla fondazione della Casa, questo ritrovarsi impone a noi donne e a noi donne di sinistra di fare il punto guardando e riguardandoci. E a ripensarci.
Ne siamo obbligate.
Personalmente penso che una battaglia semplicemente identitaria e di difesa non ci compete più. Dovremmo usare questo momento per rimetterci in gioco e in una identità conoscitiva fare proposte alternative di rilancio della funzione della Casa, che sia più incisiva in una società in profondo cambiamento, magari proprio ridiventando bandiera di questo cambiamento.
Una proposta alternativa a quella che prospetta la mozione del Comune e così necessaria da non poter ricevere un rifiuto o talmente coinvolgente che, se rifiutata, si trasformerà in lotta. Una proposta frutto della collaborazione di questo movimento, così vivo in queste ore, può essere una scintilla rivoluzionaria. Approfittiamone per realizzarla.
Giulia Urso
Inondiamo la Sindaca con questo messaggio
inoltra a lasindaca@comune.roma.it.
LA CASA INTERNAZIONALE DELLE DONNE NON SI RIALLINEA
Alla Sindaca di Roma, Virginia Raggi
Le scrivo perché sono preoccupatissima per l’attacco che il Comunedi Roma sta portando contro la Casa Internazionale delle donne e con essa contro la libertà di tutte le donne.
Sei la prima Sindaca donna di Roma. Sei lì anche perché milioni di donne, anche quelle che hanno creato e tengono viva la Casa Internazionale, hanno cambiato se stesse e il mondo.
Non dimenticartene nell’esercizio delle tue funzioni.
Io non lo dimentico
_22 mag 16:20 - Dire_
La Casa internazionale delle donne di Roma è in un contenzioso con il Comune, ed è in gioco la sua permanenza nel complesso cosiddetto del Buon Pastore, in via della Lungara.
Sono ore convulse in cui una mobilitazione di donne che hanno contribuito a fondarla, di chi la considera un simbolo, di chi si avvicina solo ora a conoscere e a capire il valore di un presidio per le donne in una grande città ha acceso un dibattito.
Ed è un bene perché, a 35 anni dalla fondazione della Casa, questo ritrovarsi impone a noi donne e a noi donne di sinistra di fare il punto guardando e riguardandoci. E a ripensarci.
Ne siamo obbligate.
Personalmente penso che una battaglia semplicemente identitaria e di difesa non ci compete più. Dovremmo usare questo momento per rimetterci in gioco e in una identità conoscitiva fare proposte alternative di rilancio della funzione della Casa, che sia più incisiva in una società in profondo cambiamento, magari proprio ridiventando bandiera di questo cambiamento.
Una proposta alternativa a quella che prospetta la mozione del Comune e così necessaria da non poter ricevere un rifiuto o talmente coinvolgente che, se rifiutata, si trasformerà in lotta. Una proposta frutto della collaborazione di questo movimento, così vivo in queste ore, può essere una scintilla rivoluzionaria. Approfittiamone per realizzarla.
Giulia Urso
Inondiamo la Sindaca con questo messaggio
inoltra a lasindaca@comune.roma.it.
LA CASA INTERNAZIONALE DELLE DONNE NON SI RIALLINEA
Alla Sindaca di Roma, Virginia Raggi
Le scrivo perché sono preoccupatissima per l’attacco che il Comunedi Roma sta portando contro la Casa Internazionale delle donne e con essa contro la libertà di tutte le donne.
Sei la prima Sindaca donna di Roma. Sei lì anche perché milioni di donne, anche quelle che hanno creato e tengono viva la Casa Internazionale, hanno cambiato se stesse e il mondo.
Non dimenticartene nell’esercizio delle tue funzioni.
Io non lo dimentico
_22 mag 16:20 - Dire_
*CASA DONNE. FASSINA: NEANCHE ALEMANNO ERA ARRIVATO A TANTO*
"NECESSARIO RIVEDERE DELIBERA 140" (DIRE) Roma, 22 mag. - "La sindaca Raggi fa disinformazione, perche` e` evidente che lo stabile rimane nell`ambito del patrimonio capitolino e magari gli conservano pure il nome, pero` loro si appropriano del progetto fatto dalle donne che lavorano in quell`ambito da 30 anni e poi decideranno a chi affidarlo.Quindi e` un progetto che esclude coloro che l`hanno pensato e realizzato per 30 anni. Nella mozione approvata dall`Assemblea c`e` la fine dell`esperienza della Casa internazionale delle donne, questo e` un fatto, far finta che non si stia facendo niente e` una presa in giro". Lo ha detto Stefano Fassina, consigliere comunale di Sinistra per Roma, intervenuto ai microfoni della trasmissione `Ho scelto Cusano - Dentro la notizia`, condotta da Gianluca Fabi e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell`Universita` Niccolo` Cusano. "Ci sono due problemi- ha aggiunto Fassina- il primo e` l`accanimento ideologico di una parte del M5S che non sopporta la cultura delle donne portata avanti da quell`esperienza, il secondo e` che la Casa delle donne rientra nell`ambito della delibera 140 del 2015 che comporta l`espulsione di centinaia di associazioni che operano nel patrimonio del Comune, come ad esempio l`Angelo Mai e il Grande cocomero. Quella delibera andrebbe riscritta, noi abbiamo fatto una proposta e non e` stata ancora calendarizzata ne` in commissione ne` in Aula. Quei servizi sono importanti, fanno assistenza, bisogna riscrivere la delibera riconoscendo il valore sociale di quei servizi e si trova una soluzione nella legalita`. Altrimenti il M5S porta avanti gli stessi interessi che diceva di voler contrastare". Secondo Fassina "neanche Alemanno ci aveva pensato a toccare quelle associazioni. Alemanno aveva un background che gli richiedeva particolare attenzione, mentre i 5 Stelle dicono di non essere ne` di destra ne` di sinistra quindi si sentono legittimati a fare battaglie di destra". (Com/Dip/ Dire16:20 22-05-18 .
ALLA SINDACA DI ROMA
VIRGINIA RAGGI
Le scrivo perché sono molto preoccupata per l’attacco che il Comune di Roma sta portando avanti contro la Casa Internazionale delle Donne e, con essa, contro la libertà di tutte le donne.
Lei è la prima Sindaca donna di questo Comune, e se è lì lo deve anche a milioni di donne, tra cui quelle che hanno creato e mantengono viva la Casa delle Donne, hanno cercato di cambiare il mondo e se stesse.
Non si dimentichi nell’esercizio delle sue funzioni.
Io, come tante altre donne che lavorano nelle Istituzioni universitarie, da sempre sensibile e a favore della differenza femminile, sono vicina alla Casa Internazionale di Roma nella difesa della sua autodeterminazione e autonomia.
Ritengo che il lavoro svolto dalla Casa in favore dei diritti delle donne, e di tutte le iniziative culturali, sia incalcolabile e che sopravanzi abbondantemente quanto dovuto al mercato.
Firmato Ghisi Grütter
VIRGINIA RAGGI
Le scrivo perché sono molto preoccupata per l’attacco che il Comune di Roma sta portando avanti contro la Casa Internazionale delle Donne e, con essa, contro la libertà di tutte le donne.
Lei è la prima Sindaca donna di questo Comune, e se è lì lo deve anche a milioni di donne, tra cui quelle che hanno creato e mantengono viva la Casa delle Donne, hanno cercato di cambiare il mondo e se stesse.
Non si dimentichi nell’esercizio delle sue funzioni.
Io, come tante altre donne che lavorano nelle Istituzioni universitarie, da sempre sensibile e a favore della differenza femminile, sono vicina alla Casa Internazionale di Roma nella difesa della sua autodeterminazione e autonomia.
Ritengo che il lavoro svolto dalla Casa in favore dei diritti delle donne, e di tutte le iniziative culturali, sia incalcolabile e che sopravanzi abbondantemente quanto dovuto al mercato.
Firmato Ghisi Grütter
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