31 maggio 2018
Fronte repubblicano
Senza retorica e con sincera onestá vi domando: come si può fare un fronte repubblicano a difesa delle istituzioni quando le istituzioni repubblicane e il patto democratico su cui fondano, la stessa costituzione, sono state profondamente e ripetutamente tradite con la restrizione della sovranità popolare, politiche antisociali che hanno impoverito e umiliato il nostro paese, pratiche di governo sempre più autoritarie? Con quale credibilità possono proporlo quelli che stanno in ascolto dei mercati più che dei cittadini, che hanno votato il pareggio di bilancio in costituzione, che hanno promosso il jobs act, buona scuola, lo sblocca italia, che hanno regalato miliardi alle imprese in decontribuzione e alle banche per salvataggi, ma non hanno avuto la stessa premura (per fare un micro esempio) per i ricercatori precari delle università?
Mi pare che ci siano due ordini di problemi.
Il primo di lettura del presente. Le istituzioni repubblicane vanno rifondate e rilegittimate perché sono state percepite come nemiche e ostili. Perché il sistema di compatibilità incardinato sul progetto neoliberale, che governa in modo straordinariamente bipartisan da diversi decenni, ha massacrato il nostro paese e incrinato profondamente il rapporto di fiducia tra cittadini e stato, fratturando per sempre le famiglie e le categorie politiche del passato.
Il secondo è una piccola osservazione di buon senso: chi è stato corresponsabile della frattura di quel patto di fiducia, con quale faccia, dico con quale faccia, oggi si candida a ricostruirlo ?
R.M.
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