Il Marchio del Patrimonio Europeo (EHL – European Heritage Label) viene concesso a siti valutati “pietre miliari” nella creazione dell'Europa attuale. Testimoni degli albori della civiltà oppure dell'Europa così come la conosciamo oggi, tutti questi siti celebrano e simboleggiano gli ideali, i valori, la storia e l'integrazione europei. Dal 2013 essi vengono accuratamente selezionati per il loro valore simbolico, il ruolo che hanno svolto nella storia europea e le attività che offrono per avvicinare l'Unione Europea ai suoi cittadini. Da https://ec.europa.eu/programmes/creative-europe/actions/heritage-label_it l’attuale elenco dei siti che hanno ricevuto il Marchio (uno soltanto in Italia).
Quale sito più significativo del Tevere a Roma? Diacronicamente e per coesistenza di molteplici aspetti storici, culturali e religiosi per l’Europa, di certo non meno importante – per esempio – del <<Cuore dell'antica Atene>>. Inutile avviare un lungo elenco di aspetti del Tevere a Roma, materiali e immateriali, che potrebbe sembrare agiografico.
Una scheda-progetto del “Contratto di Fiume” realizzato sul Tevere a Roma da Ponte Milvio a Ponte Sublicio (comprendente interazioni con altri territori fluviali o perifluviali che siano coerenti e sinergiche agli obiettivi locali e generali) prevede, fra le altre cose, la domanda EHL: cfr allegato PDF. Improntati fortemente gli aspetti ecologici del “Contratto di Fiume” (con la scheda-progetto di ACEA ATO 2, che sancisce interventi per 23 milioni di euro circa per l’eliminazione degli scarichi fognari non a norma attivi sul territorio di Roma Capitale e recapitanti al Tevere, a monte del tratto compreso tra Ponte Milvio e Ponte Sublicio), di certo il lavoro per il Marchio è fra le priorità trasversali nell’ambito “fruizione” del Contratto stesso, anche per le importantissime potenziali ricadute.
La modulistica 2018 è in via di emanazione (http://www.marchiopatrimonioeuropeo.beniculturali.it/index.php?it/143/formulario-di-candidatura), ma sono già stati avviati i primi rapporti col MIBACT. Sulla scorta del Regolamento EHL e dei formulari di candidatura degli anni passati, si sta fin d’ora impostando il progetto da sottoporre all’U.E.. Come da scheda allegata, <<Lo schema da presentare all’Unione Europea richiede un progetto di sensibilizzazione, comunicazione, formazione, didattica, promozione, partecipazione attiva dei cittadini, uso di nuove tecnologie e di mezzi interattivi, attività artistiche e culturali, ciò che è strettamente in linea con il Contratto di Fiume. Lo stesso schema di lavoro più che decennale legato al simbolo “Un ponte sul Tevere” ha teso a consolidare una “visione” condivisa e un interesse sociale diffuso prima ancora di attuare una ricerca di fondi che fosse “tanto per fare”>>.
Numerosi i sottoscrittori del Contratto di Fiume già coinvolti, oltre a Proponente e Partner della scheda-progetto. In aggiunta, come sempre, si vuole procedere con la massima partecipazione civica possibile, non solo – come richiede l’U.E. – nello sviluppo del programma connesso al Marchio, ma anche nell’impostazione.
Si richiede quindi l’opinione dei lettori, attraverso un nuovo sondaggio, chiedendo di indicare dei siti ulteriori sul Tevere a Roma oltre a quelli già finora individuati da Proponente e Partner della scheda-progetto, sotto elencati (le proposte potranno essere inviate a questa casella mail), per creare una sorta di “percorso”, abbastanza fitto, che rappresenti le molteplici valenze del Tevere a Roma nel panorama europeo:
ai due estremi attuali del tratto di Tevere considerato
· Ponte Milvio, luogo della storica battaglia del 312 d.C. (cfr per esempio <<articolo Linkiesta>>),
· Ponte Sublicio, costruito fra il 1914 e il 1918 (periodo ovviamente molto significativo della storia dell’Europa) e che porta il nome del primo ponte della Roma antica, teatro delle eroiche gesta di Orazio Coclite contro il re etrusco Porsenna,
il sito che non c’è ……
· potrebbe essere adottato come simbolo di una costruzione dell’Europa unita ancora lunga e faticosa, il ponte mai costruito, su progetto di Michelangelo, che avrebbe dovuto attraversare il Tevere collegando Palazzo Farnese con le nuove proprietà della famiglia poste a Trastevere (ne rimane solo la prima campata su Via Giulia),
gli altri siti finora individuati
· il Campidoglio, dalla Roma antica ai Trattati europei del 1957 (fra l’altro già inserito nel “vecchio elenco” http://www.marchiopatrimonioeuropeo.beniculturali.it/index.php?it/141/iniziativa-intergovernativa),
· il Palatino, il colle più vicino al Tevere, in posizione strategica, e per questo scelto come luogo dei primi insediamenti di Roma, città che più di ogni altra ha improntato la storia d’Europa,
· l’Isola Tiberina, il guado dove era più agevole attraversare il fiume prima della costruzione dei ponti,
· Castel Sant'Angelo, in origine costruito per essere il mausoleo dinastico dell'imperatore Adriano e gradualmente trasformato in fortezza, castello dei papi e anche prigione destinata agli oppositori politici (non potendo coinvolgere direttamente la Santa Sede nel progetto, il luogo è simbolico del collegamento fra Vaticano e città, anche per esempio in relazione alla così detta “Via Papalis”, di cui alla nostra http://www.060608.it/it/eventi-e-spettacoli/visite-guidate-e-didattica/la-via-papalis-da-ponte-s-angelo-a-piazza-pasquino-amici-del-tevere.html, considerando quindi nel sito anche il Ponte degli Angeli),
· il Tempio Maggiore di Roma (la Sinagoga) e la Moschea di Roma (la più grande d’Europa), entrambe urbanisticamente affacciate sul Tevere, come simboli di dialogo inter-religioso,
· il Quartiere del Ghetto e il Portico d’Ottavia, quest’ultimo come luogo-simbolo della drammatica lotta per la democrazia e contro ogni genere di persecuzione e discriminazione,
· l’Ospedale di Santo Spirito in Sassia, uno dei primi ospedali costruiti a Roma (nel 1472), a ridosso del Vaticano e del fiume, luogo di ricovero e di accoglienza anche per i pellegrini malati e stremati che giungevano a Roma da ogni parte d'Europa,
· l’asse fra Foro Italico, Ponte della Musica, MAXXI - Museo nazionale delle arti del XXI secolo, Auditorium di Roma - Parco della Musica, luoghi di una città che nell’architettura aspira ad essere metropoli europea, anche recuperando all’uso di tutti i simboli di una retorica antidemocratica,
· i galleggianti sul Tevere, invenzione “tutta romana” scaturita dopo la costruzione dei Muraglioni per mantenere il rapporto col fiume, copiata in tutto il Mondo, luoghi anche idonei per sviluppare alcune delle attività a carattere ambientale da inserire nel progetto per il Marchio del Patrimonio Europeo,
e i molti altri luoghi della “grande cultura europea” e della “grande storia europea” che di certo saranno segnalati.
Grazie per la collaborazione!
Scheda n. …. nel Programma d’Azione
OGGETTO
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“Fare comunità” in un progetto di
prossimità e coesione a Roma sul Tevere: il progetto di Fondazione di
Partecipazione “F.A.RE TEVERE – Fondazione Amici del Tevere”
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CONTRAENTE PROPONENTE
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ASSOCIAZIONE
AMICI DEL TEVERE Codice fiscale
97504650587
|
ALTRI
PARTECIPANTI / PARTNER DEL CONTRAENTE
|
CONSORZIO
TIBERINA
|
IMPEGNI IN
TERMINI DI
RISULTATI
ATTESI E
MODALITA’
PREVISTE
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PREMESSA SULLE POTENZIALITA’ DI
VEICOLAZIONE DEL PROGETTO E DI “IMPATTO” ATTESO
Il
presente progetto ha già avuto una precedente diffusione on-line sul portale http://www.unpontesultevere.com/ cogestito da
Associazione Amici del Tevere e Consorzio Tiberina; il referente è il comune
Presidente Giuseppe Maria Amendola (http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=70843,
http://www.uniroma2.it/didattica/ENAS/programma.html, http://www.unpontesultevere.com/images/pdf/profili.pdf).
E’ stato
anche veicolato a mailing list “fidelizzata” da anni sui temi del Tevere a
Roma e della regione Tiberina, di oltre 75.000 indirizzi (60.000 circa
verificati formalmente dall’Ufficio Stampa di Roma Capitale già nel 2011,
come da http://www.unpontesultevere.com/images/pdf/Roma.pdf); in indirizzario non soltanto Persone Fisiche, ma anche
Persone Giuridiche, fra cui un grandissimo numero di Soggetti no-profit. Esso
può dirsi l’affinamento conclusivo del progetto di coesione rappresentato
dalla metafora “UN PONTE SUL TEVERE”, lanciata fin dal Novembre 2007, prima
della costituzione di Associazione e Consorzio, nell’occasione pubblica di
cui per esempio a http://www.canottaggio.org/the_news/2007/07_11/01a.htm.
L’Associazione
opera prevalentemente in attività culturali, come per esempio da http://www.060608.it/it/cultura-e-svago/istituzioni-culturali/struttureculturali/amici-del-tevere.html.
Il Consorzio (Partner nella presente scheda-progetto) ha
attualmente più di 50 Consorziati, pubblici e privati, fra cui l’Associazione
Amici del Tevere stessa. In esso sono rappresentate le quattro Università
Statali di Roma e inoltre, direttamente o indirettamente (tramite
Partecipate), altre quaranta Università italiane circa; alcuni Consorziati
(p. es. il Consorzio di Bonifica Tevere e Agro Romano, su quasi 500.000 Ha e
con oltre 32.000 Ditte) hanno vaste compagini. Anche il Consorzio Tiberina –
pur se secondariamente rispetto all’Associazione Amici del Tevere – già
promuove attività culturali, turistiche, ricreative con Roma Capitale: cfr
p.es. http://www.turismoroma.it/cosa-fare/2700.
Dal Quirinale, oltre a diversi messaggi (fin dal 2007),
l’attività spesso congiunta di Associazione e Consorzio ha raccolto sei Alti
Patronati e una Medaglia; numerosissimi i Patrocini da Commissione Nazionale
Italiana UNESCO, Ministeri, Regioni, altri Enti. L’Associazione ha anche
organizzato dei “Tiber Days” alla Tenuta Presidenziale di Castelporziano (cfr
p.es. da
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Ai “Rapporti”
pubblicati dal Consorzio Tiberina hanno contribuito:
Università degli
Studi di Torino - Università degli Studi della Tuscia - Università degli
Studi di Perugia - Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” - Università
degli Studi di Roma “La Sapienza” - Università degli Studi del Molise -
FO.CU.S. Centro di Ricerca sulla valorizzazione e gestione dei centri storici
minori e relativi sistemi paesaggistico-ambientali - IBAF CNR Istituto di
Biologia Agro-ambientale e Forestale del Consiglio Nazionale delle Ricerche -
IRAT CNR Istituto di Ricerche sulle Attività Terziarie del Consiglio
Nazionale delle Ricerche - Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile - FEE
Italia - Autorità di bacino del fiume Tevere - Consorzio di Bonifica Tevere
Nera -
Slow Food Italia - Associazione Ambientalista Marevivo -
ANCI Res Tipica - Associazione Internazionale Iter Vitis - Associazione Città
del Vino - CAIRE Cooperativa Architetti e Ingegneri Urbanistica -
Associazione Amici del Tevere - Associazione Amici dell’Auditorium - Centro
di Studi per il Patrimonio di S. Pietro in Tuscia - Soc. Europrogetti &
Finanza - Soc. ICQ Holding - Centro Studi Silvia Santagata EBLA - Ass. Cult.
EOLO Etnolaboratorio per il Patrimonio Culturale Immateriale - UNPLI Unione
Nazione Pro Loco d’Italia - FederBio Fed. It. Agricoltura Biologica e
Biodinamica - “Alta Scuola” co-stituita fra Regione Umbria e Comuni di
Orvieto (TR), Spoleto (PG) e Todi (PG) - Weyes Team - singoli esperti.
Decine di pagine
su Google denotano anche – fra le altre cose – gli intensi continui decennali
rapporti con le diverse Istituzioni aventi competenza sul Tevere, soprattutto
a Roma (iniziative comuni, documenti congiunti, tavoli tecnici, progetti
validati): Autorità di Bacino, Capitaneria di Porto (per la navigazione fra
Castel Giubileo e la Foce), Regione Lazio, Roma Capitale, Città Metropolitana
di Roma Capitale, Soprintendenza Capitolina, Soprintendenze Statali, Agenzie
Regionali, etc.
Ciò consente di:
-
promuovere programmi d’azione condivisi,
-
supportare soluzioni a problemi che richiedono una
“cabina di regia” e rapporti stretti fra gli attori coinvolti (anche a favore
delle iniziative dei privati).
Facilmente
rilevabili on-line anche i legami con vari Centri di Ricerca nazionali (CNR,
ISPRA, Società Geografica Italiana, etc) e internazionali (ISO, UARK, etc),
nonché con i media. Numerose interviste del comune presidente Amendola (di
Associazione e Consorzio) – su carta stampata, televisioni, radio, web –: per
esempio a RAI
(http://www.raiplay.it/video/2017/01/Tevere-la-deriva-della-burocraziadel-100117-9eb54782-93f5-452c-811e-0d78b93aef93.html), Adnkronos (http://www.adnkronos.com/fatti/cronaca/2017/07/22/favelas-teverepugno-allo-stomaco-nel-cuore-roma_00PT0vytrRHFoK4oS5MsjN.html),
fanpage.it
(anche il Ministro Franceschini in https://youmedia.fanpage.it/video/aa/V0dZXuSwGRIr1wpW), Mediaset,
LA7, etc. Fra i
contributi a prodotti culturali, artistici, documentari: supporto a France 3
per realizzare le due ore di
https://www.youtube.com/watch?list=PLr6OfubI_SIKSiPXxcPYkej3W9dJa7k8&time_continue=3&v=m2p4gS08bds, alla Radio Svizzera Italiana (https://www.rsi.ch/rete-due/programmi/cultura/la-storiascorre/reportage/Il-Tevere-padre-patrigno-di-Roma-7895678.html), al New York Times, etc.
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Gli ulteriori
spunti:
-
il grandissimo recente interesse sul Tevere a Roma,
-
alcune ricorrenze storiche su cui finora nessuno ha
iniziato a lavorare concretamente.
Queste ultime
cadranno fra fine 2020 e inizio 2021. Delle tre appresso elencate, due hanno
rilevanza nazionale:
-
i 150 anni dalla Presa di Roma (Breccia di Porta Pia e
giornate seguenti), del Settembre 1870,
-
i 150 anni dalla Proclamazione di Roma a Capitale
d’Italia, nel Febbraio 1871 (Legge 33/1871),
-
fra i due eventi, la disastrosa piena del Dicembre 1870,
in occasione della quale Vittorio Emanuele II, dalla Capitale transitoria
Firenze, si recò per la prima volta nella sua vita a Roma (per portare
conforto alle popolazioni alluvionate) anche a rimarcare l’unificazione
italiana, e a seguito della quale furono successivamente costruiti i
“Muraglioni” sul Tevere del Centro Storico di Roma.
La Presa di Roma, con l’annessione dello Stato Pontificio
al Regno d’Italia, assume un forte simbolismo: 150 anni dopo si ribalta
l’approccio in chiave di integrazione e dialogo. Si può anche sviluppare un
discorso culturale vasto, pensando alla “visione” di Papa Francesco (sociale,
ambientale, etc), con il Tevere sia luogo di sviluppo sostenibile sia
simbolo, nella dialettica metaforica fra “sponda laica” e “sponda cattolica”.
Oltre al Vaticano, anche la Grande Moschea e la Sinagoga di Roma si orientano
urbanisticamente verso il Tevere.
Fra l’altro, i Muraglioni, insieme ad altre opere
idrauliche di Roma di rilevanza storica, sono esplicitamente menzionati nella
“Dichiarazione di Valore Universale Eccezionale (Outstanding Universal
Value)” relativa all’iscrizione de “Il Centro Storico di Roma, le proprietà
extraterritoriali della Santa Sede nella Città e San Paolo fuori le Mura”
nella Lista UNESCO del Patrimonio Mondiale, con dichiarazione retrospettiva
(Retrospective Statement of Outstanding Universal Value) approvata nella
trentottesima sessione del Comitato Patrimonio Mondiale svoltasi a Doha in
Qatar dal 15 al 25 giugno 2014. Il testo del documento approvato è
disponibile al link http://whc.unesco.org/archive/2014/whc14-38com-8E-en.pdf; la dichiarazione retrospettiva di V.U.E. ha lo scopo di
fornire una visione chiara e condivisa delle motivazioni alla base
dell’iscrizione del sito e di ciò che è necessario per mantenere il V.U.E.
stesso a lungo termine. Si vedano anche http://whc.unesco.org/en/list/91 e http://whc.unesco.org/en/list/91/gallery/.
Su riqualificazione e valorizzazione del Tevere a Roma si
può costruire un grande progetto partecipativo, contemporaneamente “dal
basso” e “dall’alto”, importante in sé e simbolico di una rinascita della
Capitale. Roma – fra l’altro – è nata sul Tevere circa 2.750 anni or sono (e
proprio nel 1870 era stato designato il così detto “Natale di Roma” del 21
aprile come Festa Nazionale).
Studiosi,
testimonial, “opinion leader”, sponsor e mecenati coinvolgibili, una volta
strutturato il progetto, anche mettendo a frutto vari rapporti, convenzioni,
protocolli, etc di Associazione e Consorzio con – per esempio –
Accademia
Nazionale di Santa Cecilia e Auditorium di Roma, CONI, Federculture, Musei
vari (Ara Pacis, etc), Casa della Città, Pro Loco di Roma, Zètema Progetto
Cultura S.r.l., Confederazioni varie, etc etc.
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Quanto precede
si ritiene coerente e sinergico con alcuni degli obiettivi generali del
Contratto di Fiume del Tevere a Roma nel tratto fra Ponte Milvio e Ponte
Sublicio nei Municipi Primo e Secondo di Roma Capitale.
MODALITA’
ATTUATIVE
A regime si
prefigura una migliore operatività attraverso una Fondazione di
Partecipazione,
come anche ulteriormente specificato al punto successivo. Associazione e
Consorzio vi potrebbero conferire gratuitamente – fra l’altro – anche
immobilizzazioni immateriali, fra cui marchi registrati: cfr p.es. http://www.unpontesultevere.com/images/pdf/Brochure.pdf; non è da escludere la trasformazione diretta
dell’Associazione.
Alcuni obiettivi
possibili già condivisi con le Istituzioni coinvolte (seppur informalmente):
-
supportare la “cabina di regia” istituzionale e il Tavolo
Tecnico permanente del Contratto di Fiume (di cui non si richiamano gli
obiettivi nella presente scheda), sia per il coordinamento delle attività sia
per lo snellimento delle azioni private;
-
ricerca strutturata di mecenati, donatori medi e piccoli,
fino a singoli cittadini, al cui gradimento sottoporre i futuri ulteriori
progetti (oltre a quelli iniziali del Contratto di Fiume) prima del varo, ivi
compresi eventuali recuperi di aree e manufatti presso il Tevere;
-
potenziamento della piattaforma on-line sia per la
partecipazione pubblica sui progetti elaborati sia per le segnalazioni di
fatti e situazioni rilevanti, in negativo e in positivo (anche in linea con
quanto previsto nel Contratto di Fiume);
-
eventi specifici legati all’avvicinamento ai 150 anni
dalla Presa di Roma e di Roma a Capitale d’Italia, nonché ai numerosi “segni”
nella città della piena del 1870 (fra cui circa 50 targhe su edifici civili e
di culto);
-
rete di solidarietà ecologica e di educazione ambientale
coinvolgendo tutti i territori del bacino idro-grafico (i 17.500 kmq circa
della regione Tiberina, che producono effetti a Roma e fino al Mar Tirreno),
-
rete di sostegno alla povera gente accampata sulle
sponde, che richiede assistenza e ricovero,
-
coinvolgimento di Università, Enti di Ricerca,
progettisti, artisti, testimonial, verso una grande Mostra multisettoriale
che attragga l’interesse mondiale sul Tevere,
-
percorsi culturali, turistici, ricreativi, sportivi, etc
da/verso Roma lungo le vie dell’acqua del Tevere e degli affluenti (cfr per
esempio http://www.unpontesultevere.com/images/pdf/MEMO.pdf),
-
nuova creatività, con coinvolgimento da un lato di grandi
artisti (come è stato il caso di William Kentridge), dall’altro di giovani,
anche con approcci diversi da quelli tradizionali, spesso agiografici,
-
usi e accessibilità diffusi, con strutturazione tecnica
(sicurezza, mobilità, navigazione, smart city, energie rinnovabili, etc) e
soprattutto organizzativa (Concessioni spondali in ottica “open” per i
cittadini).
I risultati sarebbero di grandissima visibilità nazionale
e internazionale, “impattando” sulla città nel suo complesso, attorno ai
luoghi presso i quali Roma è nata e che costituiscono tuttora assi e poli
urbanistici principali (si pensi a tutta l’architettura romana attorno al
Tevere e ai Lungoteveri).
Gli obiettivi
quindi si integrano naturalmente con quelli del Contratto di
Fiume, in una
formula aperta che non prevede “leadership”
(visto che la
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composizione
iniziale dell’eventuale Fondazione è tutta da definire).
L’interesse sarebbe legato a vari aree e “mondi”: oltre
all’ambiente e alla risorsa fluviale, storia, paesaggio, arte, archeologia,
architettura, tradizioni popolari, turismo, sport, viver sano, … : tutte le
caratteristiche di Roma sono di fatto sul Tevere!
Come
caratteristico nell’ambito del mondo delle Fondazioni, si può prefigurare un
interesse specifico di Gruppi Bancari o Fondazioni di riferimento (con
eventuali propri Istituti o comparti specializzati nel noprofit), in ottica
sinergica e di vantaggi per i cittadini, per la Capitale, per i soggetti
economici, per essi stessi:
-
comunicazione ad hoc agli oltre 75.000 lettori mail di
Associazione Amici del Tevere e Consorzio Tiberina, che, ormai “fidelizzati”
da anni, ben gradirebbero un impegno a vasto spettro a favore del
Tevere, su fronti di diverso genere
(sociale, ambientale, urbanistico, economico, ricreativo, etc); -
facilitazioni ai clienti così raggiunti, generali o ad hoc (fidelity card,
sconti, condizioni di favore, etc legati al “progetto Tevere”, magari anche
indicando una quota in % da destinarsi a finalità ambientali o sociali), che
si tratti di Soggetti Bancari esclusivamente rivolti al no-profit o no,
-
possibile campagna di immagine sicuramente di altissimo
livello nelle Filiali romane,
-
osservatorio culturale (formazione di un Comitato
Tecnico-Scientifico, etc),
-
legami da stabilire con vasti “gruppi” fin qui non
avvicinati strutturalmente da Associazione e Consorzio, in un progetto di
grande respiro per la città (a titolo di esempio: rapporto con le squadre
calcistiche, che per esempio donino una cifra simbolica, anche di pochi
centesimi di euro, su ogni biglietto),
-
crowdfunding canalizzato (donazioni via sms, bancomat,
altri mezzi), - premi nelle Scuole, mostre, cataloghi, attività sul
territorio, etc, oltre a quanto già su indicato.
Il progetto
dovrebbe autosostenersi (salvo uno “spunto” iniziale) attraverso le sinergie
delle diverse reti coinvolte, con benefici comuni generalizzati.
Una delle principali chiavi di lettura in termini di
rapporto con il territorio è la non-conflittualità con l’azione pubblica, e
anzi l’integrazione con la stessa e della stessa, vista una serie di “vuoti”
di competenze in merito alla gestione del Tevere soprattutto a Roma.
Rispetto a
un’operazione come il restauro recente del Colosseo finanziato da privato
donatore, l’“adozione civica del Tevere” avrebbe un impatto comunicativo,
mediatico e sociale probabilmente assai maggiore, anche dal punto di vista
delle conseguenze positive ambientali, urbanistiche, di fruibilità, di
rapporto con la Città, etc, non soltanto in meri termini di fondi spesi, ma
anche di collaborazione civile. Un modo per “fare comunità” nella
Città.
Lo strumento
definitivo a lungo termine, come accennato, potrebbe essere una Fondazione di Partecipazione, operante
per esempio sullo stampo della Central Park Conservancy di New York (http://www.centralparknyc.org), nata nel 1980.
Sull’importanza dei simboli: a inizio anni ‘70, in piena crisi finanziaria
dalla metropoli statunitense, era stata ripresa in una campagna di promozione
turistica la locuzione “The Big Apple”, risalente ad alcuni decenni prima ……
e da allora New York è per tutti “La Grande Mela” (*). Dalle crisi
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nascono stimoli
e idee …… nel nostro caso sulla linea d’acqua che attraversa Roma e attorno
alla quale Roma si è sviluppata. Seguono ulteriori dettagli sull’ipotesi
relativa alla Fondazione di Partecipazione.
Da non trascurare infine, come ricaduta positiva, i
potenziali forti indotti economici, occupazionali e sociali in genere.
(*): cfr p.es. http://www.nytimes.com/1995/12/06/nyregion/charles-gillett-80-thecreator-of-the-big-apple-ad-campaign.html.
IL
POSSIBILE STRUMENTO DELLA FONDAZIONE DI PARTECIPAZIONE
Come sotteso in
quanto sopra, per la programmazione degli interventi si è fatta sempre più
strada negli anni l’idea della costituzione di un nuovo Soggetto, nella forma
di Fondazione di Partecipazione, per mettere a sistema beni e risorse, il
contributo delle Istituzioni e quello di mecenati e cittadini, valorizzando
l’esistente e promuovendo l’innovazione: <<F.A.RE TEVERE – Fondazione
Amici del Tevere>> è la denominazione proposta, che incarna allo stesso
tempo attivismo e passione per un bene ambientale e culturale, patrimonio
dell’Italia e del Mondo, così importante e così – attualmente – maltrattato.
Sia la formula
d’intervento attraverso al Fondazione di Partecipazione sia i principali
scopi enunciati nella presente scheda sono stati oggetto di sondaggi
attraverso il citato portale di Associazione e Consorzio: cfr http://www.unpontesultevere.com/index.php/news/160-sondaggio-sultevere-a-roma.
Il nome era
stato lanciato già nel 2015, poi ripreso in occasione di una serie di
iniziative per il Natale di Roma 2016 concomitanti all’inaugurazione del
grande fregio "Triumphs and Laments" alla così detta “Piazza
Tevere” (fra Ponte Giuseppe Mazzini e Ponte Sisto), avvenuta alla presenza
dell'autore William Kentridge. Fra di esse, una pulizia spondale finanziata
con un piccolo fundraising e realizzata con il supporto di Soprintendenza
Capitolina (operando anche sullo sbocco della Cloaca Massima, in sponda
sinistra fra
Ponte Garibaldi,
Ponte Palatino e Ponte Sublicio), Capitaneria di Porto di
Roma, etc: video-servizio su
https://www.youtube.com/watch?v=ykZrH8LmnLk. Negli stessi
giorni, coorganizzati dal Consorzio Tiberina: la Mostra
http://lazio.inu.it/blog/2016/04/22/roma-attraversa-il-tevere-roma-nascedal-tevere-e-il-tevere-la-fa-moderna%C2%94/ alla Casa della Città, il Seminario http://www.efrome.it/la-recherche/agenda-et-
manifestations/actualite/roma-tevere-litorale-3000-anni-di-storia-le-sfidedel-futuro-2.html all’École Française de Rome (contributo scientifico del
consorziato http://croma.uniroma3.it/ dell’Università
degli Studi “Roma Tre” proprio sul fregio di Kentridge), etc.
L’“agenzia”
ADNKRONOS del Luglio 2015 sull’incontro pubblico <<FARE TEVERE>>:
ADN0085 7 CRO 0
DNA CRO NAZ RLA
ROMA: VENERDI' AL CIRCOLO CANOTTIERI
LAZIO INCONTRO SU
RIQUALIFICAZIONE
TEVERE =
Roma, 21 lug. (Adnkronos/Labitalia) -
'Fare Tevere - La riqualificazione del
Tevere dall'iniziativa civica e imprenditoriale'. Questo il titolo
dell'incontro in programma venerdì 24 luglio mattina,
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al Circolo
Canottieri Lazio di Roma (lungotevere Flaminio 25a).
Un incontro promosso dal Circolo
insieme all'Associazione Amici del
Tevere e al Consorzio Tiberina, con la partecipazione dell'Autorità di
bacino del fiume Tevere, della Regione Lazio e di Roma Capitale, oltre
all'Associazione dei Circoli storici di Roma.
Amici del Tevere e Consorzio Tiberina,
rappresentati dal comune presidente
Giuseppe Maria Amendola, annunceranno i primi risultati del fundraising
lanciato per il decoro e la riqualificazione del Tevere, gli interventi già in programma e le
prospettive per la realizzazione di
una Fondazione che, "attraverso la partecipazione civica e di sponsor, si occupi permanentemente - si
sottolinea - di tutte quelle azioni
che le pubbliche amministrazioni, sia per la frammentazione normativa di obblighi e competenze sia per
la mancanza di fondi, non sono
attualmente in grado di svolgere".
(segue)
(Lab/Adnkronos)
21-LUG-15 09:32
ADN0086 7 CRO 0
DNA CRO NAZ RLA
ROMA: VENERDI' AL CIRCOLO CANOTTIERI
LAZIO INCONTRO SU
RIQUALIFICAZIONE
TEVERE (2) =
(Adnkronos/Labitalia) - "Credo che
in un processo del genere - spiega
Raffaele Condemi, presidente del Circolo Canottieri Lazio - i
Circoli storici non possano e non
vogliano tirarsi indietro, visto che da
sempre si occupano della cura del Tevere. Più volte abbiamo dimostrato
l'interesse per
lo stato del fiume anche al di fuori dei nostri confini di concessione, come nella recente
iniziativa di Ri-Circolo, insieme ad
Anci, Ancitel Energia & Ambiente, Ama, Ardis, Associazione Amici del Tevere e Consorzio Tiberina.
Questi ultimi hanno già messo insieme
vari donatori, e credo riusciranno a fare grandi cose". "Come Canottieri Lazio abbiamo
già ospitato la costituzione del
Comitato promotore civico per il contratto di fiume del Tevere nell'area urbana di Roma, su cui
successivamente la giunta capitolina
si è formalmente impegnata, con una memoria a febbraio, a costituire un Osservatorio. Di questo non abbiamo
avuto più notizia, ma, pur con tutte
le difficoltà del momento della città, da parte nostra non si può certo rallentare l'azione, anche perché
autunno e inverno si avvicinano, e la
natura non sta certo ad aspettarci", conclude.
(Lab/Adnkronos)
21-LUG-15 09:32
I cittadini Soci
della Fondazione potrebbero usufruire di tutta una serie di agevolazioni,
collegabili anche al ruolo degli eventuali Gruppi Bancari partecipanti
all’operazione. Agevolazioni sia generali sia legate alla “rete” di F.A.RE
TEVERE (ingressi a luoghi d’arte, sport, corsi, turismo, enogastronomia, etc
etc).
Ulteriori tipologie di Soggetti con cui stabilire
Convenzioni a favore dei Soci di F.A.RE TEVERE (in aggiunta ad eventuali
Gruppi Bancari o Fondazioni di riferimento):
-
enti culturali,
-
esercizi, negozi, etc collegati all’industria culturale,
-
associazioni ambientali,
-
società sportive, federazioni CONI, enti di promozione
sportiva (con particolare riferimento alle specialità sul fiume, ma non
soltanto),
-
operatori nel “turismo di prossimità” da/verso Roma in
rapporto alla regione Tiberina,
|
|
-
operatori nel campo dell’enogastronomia della regione
Tiberina,
-
istituzioni aventi in gestione siti storici, artistici,
documentari (in particolare se collegati al Tevere).
L’aspetto
rilevante peculiare, rispetto a qualunque trita e generica forma di
“convenzionamento” con valenza economica fra Persone Fisiche e/o Giuridiche
finalizzato al beneficio esclusivo dei contraenti, consisterebbe nel fatto
che una parte del “benefit” sarebbe destinata alla cura del Tevere a Roma,
attraverso modalità regolamentate all’interno degli accordi con la Fondazione
di Partecipazione. Possibili (veritieri!!) slogan del tipo: <<Un decimo
di euro del tuo sconto alla cura del Tevere>>.
In ogni caso per
i cittadini non si tratterebbe solo di scontistiche. Per esempio “aperture
speciali” in siti di Roma, corsi che tipicamente sono poco accessibili per
motivi logistici (canoa, canottaggio, etc), organizzazione a richiesta di
attività presso le Scuole, premi, incontri con testimonial, lezioni, etc (in
maniera diffusa urbana, qualcosa di analogo a quanto fa capo al Parco della
Musica – Auditorium di Roma).
Il
coinvolgimento del mondo finanziario, lì dove avvenisse, dovrebbe riservare
una particolare enfasi sul ruolo del no-profit. Viste le alte finalità
dell’operazione, ovviamente la funzione di supporto da parte di Istituti
Bancari potrebbe essere valorizzata a fini di servizio e di pubblica utilità,
attraverso l’eventuale Fondazione.
Il “settore
Convenzioni” non avrebbe importanza in sé – rispetto alla valenza mondiale
del progetto di rivalorizzazione del Tevere – quanto per contribuire ad
accostare il maggior numero possibile di cittadini alla comunità formatasi
per un’alleanza strategica a favore della Città di Roma.
LA
CANDIDATURA DEL TEVERE A ROMA AL “MARCHIO DEL PATRIMONIO
EUROPEO”
Come da https://ec.europa.eu/programmes/creative-europe/actions/heritagelabel_it, i così detti siti del patrimonio europeo sono pietre
miliari nella creazione dell'Europa attuale. Testimoni degli albori della
civiltà oppure dell'Europa così come la conosciamo oggi, tutti questi siti
celebrano e simboleggiano gli ideali, i valori, la storia e l'integrazione
europei. Dal 2013 essi vengono accuratamente selezionati per il loro valore
simbolico, il ruolo che hanno svolto nella storia europea e le attività che
offrono per avvicinare l'Unione europea ai suoi cittadini.
Che cosa rende unico il Marchio del patrimonio europeo e
in che cosa si differenzia dalla Lista del Patrimonio Mondiale dell'UNESCO?
Dalla descrizione, le differenze fondamentali sono tre:
• i siti del
patrimonio europeo danno vita al discorso narrativo europeo e alla storia che
esso racchiude;
•
l'obiettivo è promuovere la dimensione europea dei siti e
garantirne l'accessibilità. Questo implica l'organizzazione di un'ampia gamma
di attività didattiche, specialmente per i giovani;
•
i siti del patrimonio europeo possono essere visitati
individualmente o come parte di un circuito. I visitatori possono toccare con
mano la vastità e la portata di ciò che l'Europa ha da offrire e dei
traguardi che ha raggiunto.
|
|
Il Marchio in
generale è anche un forte attrattore turistico. Se richiesto e ottenuto,
potrebbe inoltre enfatizzare la necessità di preservare, recuperare e
valorizzare il Tevere a Roma come vero e proprio “patrimonio”, oltre a
quant’altro già contribuisce a tale definizione, creando una rete di
fruizione attraverso la riqualificazione e la rigenerazione urbana, evitando
nel contempo interventi che – se decontestualizzati dalla realtà del fiume –
potrebbero essere previsti (come già avvenuto molte volte in passato) in
qualunque altro luogo di Roma.
La proposta sul
Marchio, quindi, si integra strettamente con il “Programma d’Azione” del
Contratto di Fiume.
Lo schema da
presentare all’Unione Europea richiede un progetto di sensibilizzazione,
comunicazione, formazione, didattica, promozione, partecipazione attiva dei
cittadini, uso di nuove tecnologie e di mezzi interattivi, attività
artistiche e culturali, ciò che è strettamente in linea con il Contratto di
Fiume. Lo stesso schema di lavoro più che decennale legato al simbolo “Un
ponte sul Tevere” ha teso a consolidare una “visione” condivisa e un
interesse sociale diffuso prima ancora di attuare una ricerca di fondi che
fosse “tanto per fare”.
Partendo dal
tratto fra Ponte Milvio e Ponte Sublicio oggetto del Contratto di Fiume, si
potrebbero coinvolgere altri territori fluviali o perifluviali in città (i
siti possono includere: monumenti, siti naturali, subacquei, archeologici,
industriali o urbani, paesaggi culturali, luoghi della memoria, beni
culturali e il patrimonio immateriale associato con un luogo). E’ già insito
in questo Contratto di Fiume lo sforzo di unire le azioni anche coinvolgendo
territori legati al Tevere a Roma al di fuori di quello di avvio.
Da segnalare che
precedentemente all'istituzione dell'Azione dell'Unione Europea per il
"Marchio del Patrimonio Europeo", nel 2006, era stata avviata
un'iniziativa intergovernativa cui avevano preso parte, su base volontaria,
diciannove Nazioni, selezionando dei siti che sottolineassero la dimensione
europea del patrimonio culturale comune, sviluppando il senso di appartenenza
all'Europa: per l’Italia erano stati selezionati Case dei musicisti Puccini,
Rossini, Verdi, (Lucca, Pesaro, Roncole), Casa natale di Alcide De Gasperi
(Pieve Tesino), Campidoglio (Roma), Isola di Ventotene (Ventotene).
L’idea della
richiesta del Marchio è stata “lanciata”, proprio in attesa di strutturare un
idoneo Soggetto civico; sono stati presi alcuni contatti procedurali con il
MIBACT. Fra l’altro, nonostante il fondamentale ruolo del Paese nella storia
europea, in Italia è stato ottenuto il nuovo Marchio soltanto per un sito, ad
oggi, il Museo Casa Alcide De Gasperi
(https://ec.europa.eu/programmes/creative-europe/actions/heritagelabel/sites/casa-alcide-gasperi_it, http://www.degasperitn.it/en/museo-degasperi/), gestito dalla
Fondazione Trentina Alcide De Gasperi (http://www.degasperitn.it/en/fondazione/). Un recente
comunicato richiama, piuttosto che triti rituali mediatici celebrativi o
elogiativi dal tono agiografico o imbonitorio, alcune valenze civiche essenziali:
ADN0787 7 CRO 0
DNA CRO NAZ RLA
ROMA: AMENDOLA, TEVERE CANDIDATO PER
'MARCHIO PATRIMONIO EUROPEO' =
Roma, 15 nov. (Adnkronos/Labitalia) -
Avviati i rapporti con gli uffici del ministero dei Beni e delle Attività
Culturali e del Turismo per candidare il Tevere a Roma all'ottenimento del
'Marchio del Patrimonio europeo'. Lo comunica il promotore dell'iniziativa,
|
|
Giuseppe Maria
Amendola, presidente di Associazione Amici del Tevere e Consorzio Tiberina.
"Il metodo partecipativo che
adottiamo - spiega - con progetti e programmi redatti non certo in maniera
verticistica, ha fatto sì che, in occasione dei 10 anni del nostro marchio
'Un ponte sul Tevere', giungesse in Redazione l'idea di lavorare per ottenere
un importante riconoscimento, che è sicuramente alla portata, anche
aggregando contributi diversi, e che abbiamo subito fatto nostro. L'assai
esigua presenza di siti italiani al contrario di quanto ci si potrebbe
attendere, anche rispetto agli alti scopi del Marchio in chiave di
valorizzazione del patrimonio comune (della 'cultura europea'), di conoscenza
reciproca fra i cittadini europei, di rafforzamento del senso di appartenenza
all'Unione e di promozione del dialogo interculturale, non può che far crescere
l'ambizione di potenziare anche in questa maniera il programma di
scoperta/riscoperta del Tevere
attorno alle due
polarità della prossimità (i cittadini che lo 'vivono') e della comunità
allargata, che riconosce i valori della sostenibilità, della partecipazione,
della faticosa costruzione del bene comune partendo da un territorio e da
valori da salvaguardare".
"L'identità europea nasce anche dal Tevere, evidentemente, insieme
a quella romana e a quella italiana, e la richiesta di riconoscimento
sottende una punta di misurato orgoglio, su cui lavorare costruttivamente
senza retorica, rispetto a un oggettivo rischio di marginalizzazione",
conclude.
(Lab/Adnkronos)
ISSN 2465 - 1222
15-NOV-17 15:17
|
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TEMPI
DI
ATTUAZIONE /
MODALITA’
ATTUATIVE
/ EVENTUALI
FASI FINO AD
APRILE
2021
|
Sulla base delle
azioni pregresse, su richiamate, si ipotizza
Fondazione entro il 2018. L’Associazione Amici del
Tevere, coadiuvata dal Consorzio Tiberina, svolgerà le azioni propedeutiche.
Parallelamente (soprattutto nell’eventualità di una
Fondazione)
verranno sviluppate alcune delle attività su descritte in continuità fino ad
Aprile 2021.
Sono già avviati i contatti con il MIBACT per la
candidatura al Marchio del Patrimonio Europeo.
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la nascita della
trasformazione Associazione à
COSTITUZIONE
FONDAZIONE DI
PARTECIPAZIONE
ATTIVITA’ A FAVORE
DEL TEVERE A ROMA
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RISORSE
TOTALI
(FINANZIARIE,
UMANE,
STRUMENTALI
, ETC) E FONTI
DELLE STESSE
|
Le risorse
saranno essenzialmente umane, attraverso Soci e/o personale dell’Associazione
e del Partner Consorzio Tiberina: stimate circa 450 ore-uomo/anno di soggetti
qualificati.
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LINK
PERTINENTI,
BIBLIOGRAFIA,
ETC
|
Tutti i link nel
testo che precede.
Inoltre, sulle
Fondazioni di Partecipazione si possono consultare ad esempio:
|
Contributo al perseguimento delle finalità di
cui alle direttive
2000/60/CE
(direttiva quadro
sulle acque),
2007/60/CE
(direttiva alluvioni)
e
42/93/CEE
(direttiva
Habitat) e delle
altre direttive
pertinenti, ove
specificamente
particolare oltre
a quanto indicato nell’Atto di Impegno Formale.
|
Indiretto.
|
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