23 maggio 2018

Dai giornali di oggi 23 maggio


Bufera sul curriculum di Conte. Il Colle frena. Lega e M5S: avanti
(Corriere e tutti). Il giurista aveva scritto di aver “perfezionato” la
sua laurea in prestigiose università, tra cui la New York University,
che però ha smentito di averlo avuto “come studente o membro di
facoltà”. E pesano anche i presunti legami imbarazzanti con il caso
Stamina (Stampa e tutti). Spunta anche un contenzioso con Equitalia,
risolto con una multa da 52 mila euro. Repubblica segnala anche una
consulenza in conflitto di interessi di 9 giorni fa: il 14 maggio ha
firmato un “pro veritate” a un azionista di Retelit in guerra per il
controllo. Il documento indica una condotta al governo che lo stesso
giurista potrebbe guidare. Pd e Fi attaccano, mentre Lega e M5S
avvertono: nessun ripensamento. “Un laureato così non lo merita neppure
l'Italia” attacca Feltri su Libero. Il Fatto lo difende: vanitoso ma non
scorretto, la New York University conferma la sua versione, sostenendo
che “ha fatto ricerche qui dal 2008 al 2014”. “Mi sembra di essere in un
film surreale, forse una leggerezza, ma sono in buona fede” si sfoga il
premier designato (Messaggero e altri). Ma ora può saltare tutto
(Fatto). “Se salta lui si vota” avverte Salvini, che tiene duro su Conte
per stoppare Di Maio (Libero). Infatti, il M5S sta cercando di
rilanciare Di Maio premier (Messaggero).
Il Colle prende tempo, domani dovrebbe arrivare il conferimento
dell'incarico nel caso si superasse la bufera su Conte (su tutti). Ma
Mattarella si prepara anche a un piano B sul candidato premier, vista la
necessità di valutare se la credibilità di un esecutivo affidato al
professore è a rischio. Il suo esame potrebbe far slittare di un altro
po' la scelta (Corriere). Secondo Libero il capo dello Stato non ne può
più e sarebbe pronto a riaprire i giochi per un premier politico.
Mattarella “congela” Conte, ma l'obiettivo è la testa di Savona: secondo
il Fatto il vero nodo è la casella del leghista all'Economia.
Economia, Esteri, Difesa: tanti i nodi da sciogliere per la squadra di
governo (Libero). Vacilla il nome di Savona per l'Economia, ma la Lega
fa muro, mentre scendono le quotazioni di Massolo agli Esteri
(Corriere). Tra le ipotesi, in crescita le possibilità di Giorgetti al
Tesoro, mentre Castelli “perde” le Infrastrutture, dove si fa più
insistente l'ipotesi Bonomi. Intanto, il Quirinale intenzionato a
vagliare “scrupolosamente” non solo il premier ma tutti i ministri
(Stampa). Secondo il Messaggero Savona, nonostante le polemiche, resta
il candidato numero uno per l'Economia: la presenza di nomi europeisti
nei dicasteri-chiave viene ritenuta sufficiente per riequilibrare
l'immagine di euroscettico cucita attorno a Savona nell'ultimo periodo.

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