31 ottobre 2016

APPELLO DI ALESSANDRO BIANCHI PER UN PIANO DI MESSA IN SICUREZZA NAZIONALE

Riceviamo, sottoscriviamo e volentieri pubblichiamo l'accorato appello di Alessandro Bianchi, fondatore dell'associazione ProgettoRoma,  per sollecitare il Governo ad attuare al più presto  un piano di messa in sicurezza nazionale contro i terremoti, che ormai sempre più spesso devastano il nostro Paese causando vittime e danni.
Per sottoscrivere l'appello bisogna inviare una mail di adesione al seguente indirizzo:
 
Grazie
 
Il Direttore di Tre Righe
Carlo Ricchini

                                                 Alessandro Bianchi
 
LA TERRA TREMA. LO STATO DORME

 

La Terra ha tremato ancora una volta con forza devastante in tutto il Centro Italia.

E tremerà ancora al Sud, al Nord, ovunque perché nel nostro Paese il terremoto è un fenomeno endemico, che durerà per sempre.

 

Dunque dobbiamo rassegnarci a vedere crolli, distruzioni e vittime senza poter intervenire se non dopo, per piangere i morti, per proteggere chi è stato colpito e per tentare di ricostruire quello che il terremoto ha distrutto?

No, non dobbiamo affatto rassegnarci a quello che non è un inevitabile destino, perché sappiamo esattamente cosa fare per contrastarlo: dobbiamo mettere in sicurezza il nostro Paese contro gli effetti dei terremoti.

Non potremo mai prevederli né contrastarli, ma possiamo fare in modo che le case, le scuole, i municipi, le chiese, tutto il patrimonio edilizio nel quale viviamo non venga distrutto.

 

Sappiamo come fare!

Lo sanno i sismologi, i geologi, gli ingegneri, gli architetti e gli urbanisti.

Lo sanno e lo dicono da moltissimo tempo ma del tutto inascoltati, perché mentre la Terra trema lo Stato dorme.

Dorme il Parlamento, dormono il Governo e i suoi Ministeri, dormono le Regioni, ossia tutte le Istituzioni che potrebbero e dovrebbero mettere in cima alle loro agende di lavoro la soluzione di questo enorme e non eludibile problema.

 

A tutte queste Istituzioni, e alle singole persone che ne fanno parte, è rivolto il nostro Appello, con il quale chiediamo che escano dal loro fragoroso silenzio e si facciano parte attiva per l’avvio e l’attuazione di un Piano di messa in sicurezza dell’intero territorio nazionale.

 

 

 

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