Se c’è ancora qualcuno che si illude che le promesse fatte
in campagna elettorale vengano mantenute alzi la mano.
Ma si può essere più polli? “Sai chi voti “era una campagna promossa nel
periodo elettorale che impegnava i
candidati alle poltrone di Sindaco di convocare audizioni pubbliche per le
nomine delle partecipate pubbliche una volta vinte le elezioni.
Tutti in fila a
firmare ci mancherebbe. E poi una volta eletti …..marameo!
Non è da meno l’eterea
Sindaca di Roma che sta a sentire solo il suo ex datore di lavoro , i di lui soci e la rete del M5S
quando se ne ricorda.
E le nomine? Secondo le antiche regole della casa, come
avevano proceduto anche i suoi predecessori. Ne più né meno. E allora dove sta la differenza ?
Ma ancora ne vogliamo parlare? Veramente pensavamo che questa
giovane avvocatessa segnasse il rinnovamento? Che una volta firmato l’impegno ed
incassato il voto avrebbe mantenuto la parola? Ma di chi stiamo parlando? Di
una signora, pardon, di una dottoressa che ancora non si è calata nel ruolo di
Sindaca di tutti i romani, che và in giro con la maglietta del M5S , che fa i
festini con i suoi compagnucci di movimento e per autocelebrarsi filma pure l’evento a vanto e
gloria degli amici di fb?
POVERA ROMA COME SEI CADUTA IN BASSO.
Domenico Fischetto
PER APPROFONDIRE
da Carte in Regola
Saichivoti: 2 sindaci promossi e 10 bocciati che non hanno mantenuto la promessa elettorale
RAGGI BOCCIATA. NON HA MANTENUTO LA PROMESSA ELETTORALE SOTTOSCRITTA ADERENDO ALLA CAMPAGNA “SAI CHI VOTI”
La campagna “Sai chi voti” chiedeva di introdurre nei primi 100 giorni di mandato le audizione pubbliche per le nomine nelle municipalizzate
Roma, 17 ottobre 2016 – Bocciati 10 sindaci su 12 aderenti alla campagna “Sai chi voti”, promossa da Riparte il futuro, Transparency International, Associazione Pubblici Cittadini, Action Aid, Movimento Consumatori, Carte in regola e altre organizzazioni della società civile. Solo i Sindaci di Savona e Novara hanno dato attuazione alla promessa elettorale di introdurre una norma che preveda audizioni pubbliche nelle municipalizzate.
Diverse le situazioni venutesi a creare con i neo Primi Cittadini: si passa dal Sindaco di Torino – Chiara Appendino – che ha proceduto con nomine “tradizionali” (per il Presidente AMIAT e per un Consigliere TRM), a Virginio Merola – Sindaco di Bologna – che ha proceduto anch’esso con nomine tradizionali non tenendo neanche in considerazione il rilievo di una consigliera di una lista civica che faceva memoria degli impegni presi.
Non di meno la Prima cittadina della Capitale Virginia Raggi che per ATAC ha proceduto con nomine vecchio stampo, sino a giungere ai silenzi di Davide Galimberti Sindaco di Varese e alle indicazioni del Sindaco di Gallarate Andrea Cassani che ha testualmente dichiarato come “le audizioni pubbliche non sono la nostra priorità”.Ad oggi il Comune di Latina ha comunicato che sta procedendo alla stesura di Indirizzi per la nomina di rappresentanti nelle municipalizzate, mentre il Consiglio Comunale di Trieste ha sì approvato una delibera per nuove norme per le nomine nelle municipalizzate, ma in essa non si fa alcun riferimento a audizioni pubbliche. Anche i Sindaci di Caserta, Brindisi e Vittoria hanno indicato che stanno approvando un regolamento nomine che si dovrebbe ispirare alla Campagna “Sai chi voti”, ma non vi è traccia e in ogni caso tutto avverrà dopo i 100 giorni di promessa elettorale.
“Raggi è bocciata -come tanti sindaci vecchi e nuovi- perché non ha mantenuto un’elementare promessa sottoscritta e visibile a tutti visitando la campagna www.saichivoti.it.È la conferma che le parole trasparenza e onestà per molti Sindaci sono solo orpelli mediatici. Tra politici di vecchio e nuovo conio nessuna differenza: lo stile pare proprio lo stesso” , dichiara Federico Anghelé di Riparte il Futuro.
“E’ sconsolante verificare come una richiesta sottoscritta pubblicamente nel corso della Campagna elettorale aderendo a http://www.saichivoti.it/ (visitando il sito è possibile trovare i documenti pervenuti)venga non presa in considerazione e, anzi, in alcuni casi pubblicamente confutata. I silenzi, le nomine secondo le vecchie regole non differenziano alcuna forza politica,anche quelle che hanno conquistato il proscenio politico gridando all’onestà e alla trasparenza. Ma gli elettori hanno la memoria lunga e noi continueremo la nostra battaglia per raggiungere l’obiettivo di audizioni pubbliche nelle nomine nelle municipalizzate”, conclude Anghelé.
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