Certamente avete presente il tunnel automobilistico che da
via Marsala porta sia a via Giolitti e sia
alle Laziali. Non potete non avere notato che al centro , nella divisione delle
due direzioni sono stati collocati dei grossi blocchi di cemento. Come mai? Che
bisogno c’era? Qualche solerte funzionario avrà pensato che collocando questi
grossi blocchi di cemento si sarebbero impediti i giacigli di fortuna che
ogni sera venivano allestiti da persone bisognose senza altro tetto sulla testa
se non questo spartitraffico. Vicino peraltro alla Caritas dove vengono
somministrati i pasti. . Ma a quanto
pare a nulla è valso questo accorgimento tecnico, perché comunque c’è ancora
qualcuno , come le foto documentano, che lì ci passa la notte. Non và comunque
meglio una volta usciti dal tunnel. Sia a via Gioliti che nelle immediate
vicinanze è tutto un pullulare di negozi etnici e di b&b al limite della
legalità a cui si aggiunge l’ormai consolidata presenza dei cinesi con i loro
negozi stracolmi di merce ma vuoti di clienti. E poi la linea 71. Che c’entra la
linea 71? La linea 71 è quella che porta in centro, a Piazza S.Silvestro presa
letteralmente d’assalto, senza biglietto, dai venditori bangla che lì si riforniscono di ogni
tipo di mercanzia che poi offriranno ai turisti in giro per il centro. Quella
zona è un suk dove difficilmente vedrete mai un vigile o un poliziotto né tantomeno
un controllore ATAC. Ecco in questo contesto arriva la notizia che nei pressi ,
nell’edificio monstre della stazione Termini all’altezza del civico 36 di via
Giolitti sta per essere inaugurato il 5 ottobre il mercato di Roma, sul modello del mercato centrale di Firenze. A parte che a Roma, se proprio volevamo riprendere un modello di mercato avevamo quello storico di Piazza Vittorio e non c'era bisogno di importare un modello da una piccola città come Firenze. Ma questo è il prezzo da pagare quando la città di Roma è governata da piccoli burocrati provinciali influenzati anche, per dire poco, dalla presenza romana di qualche sponsor fiorentino di peso . Comunque siete avvisati:
Dalle 7
a mezzanotte di ogni giorno ci sarà a disposizione del pubblico ogni bendidio
.Mercato e ristoranti sul modello del mercato di Firenze.
Ci complimentiamo con l’ideatore dell’iniziativa e gli
facciamo i nostri migliori auguri. A nostro modestissimo avviso, un’altra cattedrale nel deserto si aggiunge
al panorama romano al pari del modello stazione Ostiense. In un contesto sociale degradato, che avrebbe
avuto bisogno di un’attenzione particolare da parte delle istituzioni, si fa business chiudendo gli occhi o girando
la testa da un’altra parte per non vedere la sofferenza, la povertà , il
degrado che c’ è tutt’intorno. Ormai ci siamo abituati. Il modello stazione
Ostiense dei mondiali del ’90 nulla ha insegnato. La stessa Nuova Stazione Tiburtina sorta in mezzo ad un
degrado indicibile stenta anch’essa a decollare malgrado alcune forzature logistiche da
parte del management delle Ferrovie. Ci auguriamo solo che non siano stati investiti soldi pubblici
in questo neo mercato di via Giolitti .
Perchè ha tutte le caratteristiche di essere un fallimento
annunciato.
Domenico Fischetto
Per approfondire
Il Mercato Centrale Firenze sbarca nella capitale
Finalmente è arrivato il momento dell’inaugurazione. Mercoledì 5 Ottobre aprirà ufficialmente il Mercato Centrale Roma, il progetto voluto da Umberto Montano e Claudio Cardini che porta nella capitale il format del Mercato Centrale di Firenze.Il Mercato Centrale Roma farà rivivere l’ex dopo lavoro ferroviario della Stazione Termini, storicamente luogo d’incontro e di condivisione. Con questo nuovo progetto viene così restituita alla città la Cappa Mazzoniana realizzata negli anni ‘30 dall’architetto Angiolo Mazzoni, che sarà il centro del Mercato.
Alla base del progetto c’è il concetto di semplicità e immediatezza del cibo di qualità, da cui il claim “la bontà è elementare”.
Le botteghe
Ogni bottega avrà il proprio spazio di esposizione e una zona laboratorio per le preparazioni. Ci saranno il pane di Gabriele Bonci, le carni di Roberto Liberati, il pesce di Edoardo Galluzzi, il Trapizzino di Stefano Callegari, i formaggi di Beppe Giovale, la dispensa della Tradizione di Vico Equense… e ancora i fritti di Martino Bellicampi (Pastella), i carciofi di Alessandro Conti, la pasta fresca di Egidio Michelis e molto altro ancora (di cui vi parleremo nel corso dell’inaugurazione).Il Mercato Centrale Roma sarà legato all’originale format fiorentino anche grazie alla presenza di alcune botteghe già in attività a San Lorenzo: dal tartufo di Luciano Savini alle proposte vegane-vegetariane di Marcella Bianchi, dall’hamburgher di Chianina di Enrico Lagorio alle specialità siciliane di Carmelo Pannocchietti di Arà, alla pizza spicchiata di Romualdo Rizzuti.
Co-branding con MondiCaffè
Al centro del Mercato ci sarà l’area caffetteria con le miscele monorigine e i blend di MondiCaffè, storica realtà romana che avvia in questo modo un’operazione di co-branding con Mercato Centrale Roma.Il ristorante
Con Mercato Centrale Roma vediamo tornare alla ribalta il nome di Oliver Glowig, chef affermato con importanti esperienze alle spalle – prima all’Olivo del Capri Palace, poi all’Aldrovandi di Roma – che qui proporrà una cucina tesa a valorizzare la tradizione romana, utilizzando materie prime di assoluta qualità, in un ambiente semplice e informale.Lo spazio
Nei 1900 mq di superficie del Mercato Centrale di Roma ci saranno 500 posti a sedere e 15 botteghe al piano terra, mentre la dispensa, il vino e la tavola del ristorante occuperanno il primo piano. Il progetto di riqualificazione è stato curato dallo studio Q-bic di Firenze.Mercato Centrale Roma
Le botteghe, il ristorante e la spesa tutti i giorni dalle 7 a mezzanotteVia Giolitti, 36 – Roma
info@mercatocentrale.it
www.mercatocentrale.it/roma
www.facebook.com/mercatocentraleroma
Nessun commento:
Posta un commento