1 ottobre 2016

SGOMBERATA VIA CUPA




Ieri 30 settembre è stata sgomberata, manu militari, la tendopoli di Via Cupa e posto fine ad una situazione ai limite del decoro e della sicurezza. La polizia ha provveduto all’identificazione dei migranti che lì soggiornavano e li ha trasportati in altre strutture, si spera più idonee. Alla chiusura della struttura di accoglienza migranti  Baobab, in via Cupa,  avvenuta ad opera del commissario Tronca non seguì, come promesso dallo stesso commissario, l’individuazione e il collocamento dei migranti in  una sede dignitosa . Seguì invece una vera e propria occupazione di metà  via Cupa, dove sulle prime i migranti si accamparono alla meglio. Poi diedero vita ad una vera e propria tendopoli. Lo sgombero di ieri è avvenuto a seguito di una situazione di degrado intollerabile e dopo le innumerevoli proteste dei residenti e dei commercianti della zona di cui abbiamo già parlato su questo giornale. Nulla di razzista . I residenti e i commercianti chiedevano dignità e sicurezza  pari a quella offerta ai migranti. In effetti la situazione in questo ultimo mese era precipitata: la tendopoli improvvisata su Via Cupa era diventata tale che oramai nessun automezzo vi poteva transitare. Inoltre i servizi igienici , sei wc chimici , erano posizionati sulla via Tiburtina accanto ai cassonetti dell’immondizia sempre stracolmi. Il combinato disposto di questi due fattori determinavano un puzzo nauseabondo che si propagava per tutta la strada. Inoltre strutture improvvisate sempre lungo il marciapiede sulla Tiburtina, tra Via Cupa e Via S.Ciriaca, fungevano da improvvisate postazioni per  toilette come anche punto svago e riunione  dei migranti, senza che la minima regola di igiene e di rispetto verso il prossimo venisse osservata  dai migranti o comunque “suggerita” da parte dei giovani volontari italiani, che tanto si sono spesi per mantenere un minimo di decoro e assistenza  in quel posto. Ma evidentemente non era abbastanza.

Ora una furgone della polizia di Stato è stato posto di traverso all’imboccatura di via Cupa angolo via Tiburtina e un considerevole numero di poliziotti, mentre scriviamo, presidia il posto. Si teme un’altra occupazione? Non lo sappiamo né ce lo auguriamo, ma non ce ne meraviglieremmo più di tanto visto che non è la prima volta che via Cupa viene sgomberata e poi rioccupata.

Ce lo auguriamo comunque: per il bene dei migranti che hanno diritto alla dignità di cui ogni essere umano in un paese civile ha diritto, per i residenti e i commercianti sulle cui spalle non si possono scaricare le irresponsabilità degli amministratori pubblici, di ogni colore politico.
Piccola curiosità: Non è stata sgomberata l'unica barbona, italiana,  rintanata nel suo antro sulla Tiburtina a pochi metri da Via Cupa. Discriminazione o pietas della polizia?
Raffaele Fischetto

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