La dottoressa Paola Severino, neo rettore dell’Università
Luiss, ha rilasciato recentemente un’intervista che riportiamo dopo questo articolo .
Ci fa molto piacere che la dottoressa Severino menzioni nella sua
intervista Università prestigiose nel mondo e sottolinei l’importanza del
processo di internazionalizzazione che la Luiss ha intrapreso e che il rapporto
diretto con queste Università certamente
contribuirà ad arricchire l’ esperienza
dell’Università da lei guidata. Tra queste, per ultima, la visita alla Columbia
University nella città di New York , più precisamente situata nella parte ovest
di Harlem.
Peccato che la dottoressa e il suo staff, che immaginiamo l’abbia
accompagnata nella visita, abbiano
approfondito, come dire, solo l’aspetto didattico , scusateci per l’approssimazione,
e non altri aspetti che caratterizzano l'integrazione
della Columbia University con la città di New York. Ne avrebbero scoperto delle
belle e magari si sarebbero posti degli
interrogativi. Infatti il rapporto tra la Columbia University e la città è ottimo sotto tutti
i punti di vista : l’Università è vista dalla città come un partner che mette a
disposizione le sue strutture e i suoi servizi al servizio suo e dei
suoi abitanti .Non si è chiusa a riccio, non ha alzato barricate e steccati. Non è un corpo a sé, estraneo ma fa parte integrante del territorio e della comunità che lo ospita. L’accesso
è libero e non si crea imbarazzi o altre idiosincrasie di cui invece la LUISS in tutti questi anni ha
pervicacemente dimostrato di soffrire.
Il nostro pensiero và naturalmente alla vicenda di Villa
Blanc. Un polmone di verde che fa parte integrante del territorio e che
invece viene precluso ai romani in nome e per
conto di un diritto di proprietà che non tiene conto della sua storia, dei vincoli e delle prese
di posizione ufficiali del governo di prossimità e del Comune di Roma .
E allora si erigono muri , steccati, divisioni purchè si
impedisca “che la mamma con la carrozzina importuni il passeggiare "meditabondo"
del premio Nobel nel parco della Villa”, come ebbe a dire un mai
rimpianto direttore generale della LUISS . Una visione miope al limite del
razzismo che però non è stata abbandonata dagli attuali vertici della LUISS e
che la dottoressa Severino non ha avuto imbarazzo ad abbracciare non rendendosi
conto nell’intervista rilasciata delle grandi differenze di civiltà che corrono
tra l’Università da lei guidata e l’Università presa a riferimento.
Ma si sa : spesso si capisce solo quello che conviene capire. E la LUISS è maestra in questo.
Domenico Fischetto
da http://www.radio24.ilsole24ore.com/programma/america24/universita-pilastri-costruire-futuro-122513-gSLAyssw3B
Le università, i pilastri su cui costruire il futuro
Intervista con il rettore della Luiss, Paola Severino.
In una società che vive una fase di profondo cambiamento, sono ancora le università i pilastri solidi su cui costruire il futuro culturale, politico ed economico di una nazione. Su queste fondamenta la città di New York ha deciso di investire; la Columbia University ha finanziato un campus interdisciplinare nel quartiere di Harlem, nella periferia a nord di Manhattan, mentre la Technion e la Cornell University sono già nel pieno dei lavori per realizzare un nuovo polo universitario iper tecnologico su Roosevelt Island, un'isola nel fiume che scorre ad est di Manhattan. La Columbia ha investito quasi 7 miliardi di dollari per il suo progetto, e nel nuovo hub culturale c'è anche la firma dell'architetto italiano Renzo Piano, che ha disegnato alcuni edifici.
Per spiegare l'importanza di continuare ad investire sulle università e su un istruzione sempre più internazionale e interdisciplinare interviene ai microfoni di America24 Paola Severino, ex ministro della giustizia e da poco diventata rettore della Luiss di Roma. Severino racconta i progetti futuri della Luiss e prova ad analizzare il conteso italiano delle università nel suo complesso. "Guardo al presente, per proiettarlo nel futuro", afferma con ottimismo il rettore. "La Luiss ha già realizzato degli investimenti straordinari" prosegue, riferendosi ai due poli universitari di viale Romania e di Villa Blanc, dove sorgerà la Business School della Luiss.
Paola Severino e i vertici dell'università romana sono venuti a New York con uno scopo preciso, siglare un accordo proprio con la Columbia University. "Credo che tutto questo porterà a costituire delle intese veramente importanti" nell'ottica di una sempre maggior internazionalizzazione, spiega l'ex ministro: si va dall'interscambio di studenti e professori fino all'opportunità di istituire una vera e propria doppia laurea. La Luiss e l'Italia si muovono dunque, nonostante il contesto storico non sia dei più incoraggianti, con il dilagare di una cultura improntata al pressappochismo e di una politica dominata dal populismo. Paola Severino invita però a non arrendersi: "E' proprio in momenti di difficoltà come questi" - spiega - "che si deve coltivare il merito".
In una società che vive una fase di profondo cambiamento, sono ancora le università i pilastri solidi su cui costruire il futuro culturale, politico ed economico di una nazione. Su queste fondamenta la città di New York ha deciso di investire; la Columbia University ha finanziato un campus interdisciplinare nel quartiere di Harlem, nella periferia a nord di Manhattan, mentre la Technion e la Cornell University sono già nel pieno dei lavori per realizzare un nuovo polo universitario iper tecnologico su Roosevelt Island, un'isola nel fiume che scorre ad est di Manhattan. La Columbia ha investito quasi 7 miliardi di dollari per il suo progetto, e nel nuovo hub culturale c'è anche la firma dell'architetto italiano Renzo Piano, che ha disegnato alcuni edifici.
Per spiegare l'importanza di continuare ad investire sulle università e su un istruzione sempre più internazionale e interdisciplinare interviene ai microfoni di America24 Paola Severino, ex ministro della giustizia e da poco diventata rettore della Luiss di Roma. Severino racconta i progetti futuri della Luiss e prova ad analizzare il conteso italiano delle università nel suo complesso. "Guardo al presente, per proiettarlo nel futuro", afferma con ottimismo il rettore. "La Luiss ha già realizzato degli investimenti straordinari" prosegue, riferendosi ai due poli universitari di viale Romania e di Villa Blanc, dove sorgerà la Business School della Luiss.
Paola Severino e i vertici dell'università romana sono venuti a New York con uno scopo preciso, siglare un accordo proprio con la Columbia University. "Credo che tutto questo porterà a costituire delle intese veramente importanti" nell'ottica di una sempre maggior internazionalizzazione, spiega l'ex ministro: si va dall'interscambio di studenti e professori fino all'opportunità di istituire una vera e propria doppia laurea. La Luiss e l'Italia si muovono dunque, nonostante il contesto storico non sia dei più incoraggianti, con il dilagare di una cultura improntata al pressappochismo e di una politica dominata dal populismo. Paola Severino invita però a non arrendersi: "E' proprio in momenti di difficoltà come questi" - spiega - "che si deve coltivare il merito".
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