Massimo D’Alema ormai è un fiume in piena.
Dopo aver chiamato il mese scorso a
raccolta al cinema Farnese di Roma i suoi uomini e donne ed aver creato un
comitato per il NO alla cui guida ha messo il giurista Guido Calvi (SCELGO NO),
dopo aver radunato sempre a Roma al Residence Ripetta qualche giorno fa il
meglio ( o il peggio a seconda dei punti di vista) della prima e seconda Repubblica, oggi
domenica 16 ottobre si è riproposto sul grande schermo intervistato da Lucia
Annunziata. E’ uno scontro epocale quello che vede il NO di D’Alema al SI del
premier Renzi. Tale da oscurare tutti i pur autorevoli rappresentanti delle opposte
fazioni . Qual è il vero disegno di D’Alema? Quali sono i suoi obiettivi? Una
sacra alleanza per scalzare il toscano sconfiggendolo al
referendum ma anche e soprattutto sostituendolo alla segreteria del decimato
PD per una sua rinascita anti grillo ed anti destra??
Staremo a vedere . In effetti è una battaglia avvincente.
Fino al 4 dicembre non mancheranno i
colpi di scena . L’opinione pubblica nel frattempo è teleguidata dai canali
unificati della RAI schierati a ventre basso e senza vergogna per il SI, mentre i canali
Mediaset soffrono delle spaccature evidenti in seno a Forza Italia, più
schierata per il NO invece la Sette (ma tanto non la vede nessuno). E poi c'è la rete dove a ben cercare uno un'opinione se la fa senza essere plagiato: ma bisogna saperla usare, saper distinguere ed avercela. E non tutti in Italia ce l'hanno !Tra i leader vecchi e nuovi poi registriamo l'assenza di Berlusconi per motivi di salute e
non proprio lucidissimo, l'attivismo di Stefano Parisi che sta girando come una trottola in
lungo e largo l’Italia per farsi acclamare dal popolo di Forza Italia (if any)
leader e non solo dal suo capo, le dichiarazioni di altre mezze tacche che si contendono lo zero
virgola di consensi pur di restare a galla. E poi c’è
Grillo che incita le folle, le artiglia con la sua voce . le titilla con le sue battute e dietro di lui il suo
piccolo esercito di miracolati : i Di Maio, i Di Battista, le inconsistenti
Sindachesse di Roma e Torino. Un’armata Brancaleone, si
sarebbe detto in altri tempi , e che avrebbe fatto rivoltare i morti se non fosse
per il vero obiettivo di dire NO il 4 dicembre: fermare una riforma costituzionale rabberciata e faziosa votata da un Parlamento fuorilegge e dare un buffetto, non tanto amichevole, al caro leader che
ormai senza vergogna si permette di tutto e di più. Evitare questa riforma anche perchè con il combinato disposto della legge elettorale cd italicum regalerebbe la maggioranza parlamentare ad una minoranza. Quindi l'obiettivo comune costringe a tapparsi il naso nel caso che alcuni compagni di lotta oggi siano stati gli avversari di ieri. E poi vuoi mettere la soddisfazione di far abbassare la cresta al caro leader ? Il timore è grande: una sua pur sempre probabile vittoria si potrebbe trasformare in una catastrofe per
tutti noi . E allora avanti tutta!!!!
Per questo “baffetto malefico” è tornato in campo.
E noi lo ringraziamo perché ha reso questa competizione sicuramente più velenosa e quindi più comprensibile alla gente comune, che poi è la maggioranza .
Domenico Fischetto
Per approfondire
Referendum, D’Alema attacca: “Renzi è circondato dai ‘Bravi’…E poi governa con
Alfano e Verdini: impressionante”
ROMA – “Lei ha citato una persona che mi ha insultato. Potrei citarne diverse altre che mi hanno insultato. Io non ho insultato nessuno, sono oggetto di insulti. Il presidente del consiglio e’ circondato da un certo numero di uomini di mano, ognuno ha i suoi ‘bravi’…“. Cosi’ Massimo D’Alema a In Mezz’ora, risponde a chi gli ricorda lo “scontro aspro” con il sottosegretario alla presidenza del consiglio Luca Lotti sul referendum.
D’ALEMA: PD GOVERNA CON ALFANO E VERDINI, IMPRESSIONANTE
“Se si mette nella stessa sala quelli che fanno il governo oggi, e cioe’ il Pd con Alfano e Verdini, ci si impressiona, perche’ quelli governano il Paese. Che si possa condividere con un avversario politico una opinione sulla Costituzione, puo’ accadere, ma che si governi insieme e’ molto piu’ grave“, dice D’Alema replicando a chi gli obietta di aver radunato esponenti della Prima Repubblica spesso di differente orientamento politico.
“La nostra non era una riunione. Era come una conferenza stampa dove presentavamo la nostra proposta di riforma. Doveva venire anche il capogruppo del Pd al Senato Zanda, che e’ stato poi trattenuto da impegni parlamentari”, aggiunge D’Alema.
D’ALEMA: E’ UNA FINANZIARIA ABBASTANZA ELETTORALE
La manovra “prevede molte distribuzioni di bonus, in qualche caso giuste, positive, come ai pensionati. Si da’ qualcosina ai pensionati e tantissimo agli industriali. Ma del resto Confindustria si era gia’ schierata per il si’ quindi e’ anche giusto che avesse i suoi ritorni, diciamo. E’ una finanziaria abbastanza elettorale”. E’ il giudizio di Massimo D’Alema sulla legge di bilancio. Secondo D’Alema la manovra si basa su “previsioni incerte” “e lascia abbastanza perplessi, basata com’e’ su previsioni di crescita che il governo ha fatto e che non sono state convalidate ne’ da Banca d’Italia ne’ da nessun organismo internazionale”.
ITALICUM. D’ALEMA: COMMISSIONE DI MODIFICA? DISCUSSIONE ACCADEMICA
“Nessuno potra’ modificare l’italicum prima del referendum. E meno che mai potra’ farlo una commissione di partito. Si tratta per ora di una discussione accademica. Si tratta di impegni per il futuro. Mi fa piacere che Cuperlo partecipera’ a questa commissione, sono interessato a capire quali impegni saranno assunti per il futuro”.
D’ALEMA: GIOVANI VOTANO NO, SONO ELETTORI DEL M5S
“La grande maggioranza dei giovani votera’ ‘no’ al referendum, anche perche’ sono elettori del Movimento Cinque Stelle. L’elettorato medio del Pd ha 55 anni. Quando Renzi parla a nome dei giovani, non c’e’ riscontro statistico. I giovani non sono rappresentati”.
D’ALEMA: IL PSE DOVREBBE FARSI I FATTI SUOI
“Il Pse si e’ schierato per il si’ al referendum costituzionale, buon ultimo dopo l’ambasciatore americano, Jp Morgan, Confindustria e la signora Merkel. Tutti questi signori, compreso il Pse, dovrebbero rispettare il popolo italiano che e’ chiamato a pronunciarsi sulla costituzione e dovrebbero farsi i fatti loro”.
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