Domani 11 ottobre Giovanni Malagò, presidente del CONI, terrà una conferenza stampa al CONI alle ore
12.
In un’intervista radiofonica stamattina
su radio 1 Giovanni Malagò ha anticipato parzialmente i temi che tratterà
domani nella conferenza stampa, in cui in buona sostanza annuncerà che la
candidatura di Roma alle Olimpiadi 2024 verrà presentata al CIO malgrado l’opposizione
del Comune di Roma. Questa sarà una vera e propria dichiarazione di guerra non
solo all’eterea Sindaca e alla sua Giunta ma a tutti i Romani che volenti o
nolenti sono rappresentati dalla Sindaca. Un atto clamoroso mai successo che
Malagò si può permettere con la complicità del premier che non è un segreto non
aver digerito la decisione del Consiglio comunale del Campidoglio e della
Regione Lazio. Tecnicamente la candidatura può essere presentata, ha dichiarato
per telefono alla radio Malagò, non accennando al piccolo giallo della lettera
di rinuncia inviata in ritardo dal Comune di Roma al CIO. Un’intervista ben orchestrata quella
di oggi con domande pilotate in cui Malagò ha avuto buon gioco a presentarsi quasi
come il salvatore della Patria, minimizzando l’impatto degli impianti che si
costruiranno ex novo, il 30%, e quello del Villaggio Olimpico, vera chiave di
volta di tutto l’affaire, che una volta terminate le Olimpiadi potrà
essere riutilizzato dagli studenti e dall’ospedale.
Se si dovesse verificare un’eventualità
del genere, Malagò e compagni di merende dovranno essere pubblicamente
sconfessati. Ma non solo dalla giunta capitolina ma da tutta la cittadinanza
romana. Non si può permettere nessuno, fosse anche il Papa, ad intromettersi
nelle decisioni prese dal Consiglio Comunale, piaccia o non piaccia il colore
della sua maggioranza.
Sarebbe un precedente e un atto
gravissimo .
Domenico Fischetto
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