25 ottobre 2016

NEWSLETTER COMITATI SCELGO NO


                           

Carissimi,
inauguriamo oggi la Newsletter dei Comitati Scelgo NO. Sarà un modo di tenerci stretti in vista del Referendum del 4 Dicembre.
Mancano 41 giorni.
Siamo avanti nei sondaggi: il nostro gruppo è cresciuto da quell’inizio di settembre in cui ci siamo ritrovati e abbiamo iniziato il nostro cammino. Alla nostra si sono unite molte delle forze sane del Paese, e lo hanno fatto in modo spontaneo, allertate da una posta in gioco che, man mano che il Presidente del Consiglio è diventato onnipresente, si è palesata agli occhi di tutti.
Dalla nostra abbiamo molti giovani e meno giovani. Non è però uno scontro generazionale quello che ci proponiamo: al contrario, la nostra sfida è quella di tenere il Paese unito e non dividerlo più di quanto già non lo sia. Le immagini di ieri da Palermo ci preoccupano e non poco per la violenza e la mancanza di diritto al dissenso che esprimono. Ma non ci facciamo intimidire da una propaganda asfissiante che ci racconta un’Italia che non esiste, un fantomatico scontro tra il Vecchio e il Nuovo.
Il Presidente del PD stia sereno come gli direbbe – credo – il Presidente del Consiglio dei Ministri: gli anziani, come dice lui, si alleeranno con i propri nipoti per dire NO a questa Nuova Costituzione. Luigi Ferrajoli ci ha recentemente ricordato che questa non è una riforma, ma una Nuova Costituzione Napolitano-Boschi-Renzi-Verdini, visto che ci propongono di cambiare 47 articoli in un colpo solo.
Vorrei condividere con voi tre pensieri quest’oggi:
1 - SI o NO, non c’è l’opzione Ritenta sarai più fortunato
Vero, non esiste in un Referendum senza quorum l’opzione 1, 2, X come nelle schedine del Totocalcio di una volta. Questo significa che chi andrà a votare deciderà del destino del Nostro Paese. Non lasciamo che lo decida qualcun altro. Invitiamo il fronte del “ni”, di chi ancora non è convinto, di chi medita di non andare a votare, gli indecisi che aspettano l’ultimo giorno, ad informarsi, conoscere i dettagli della riforma e fare la loro parte insieme a noi. Il dubbio è sempre cosa buona e giusta, ma il tempo di dire NO è adesso.
2 - La nostra Europa
Ci dicono: «Cambiamo l’Italia per Cambiare e contare di più in Europa». Federica Mogherini sul Corriere delle Sera e Michele Serra nella sua Amaca di ieri ci spiegano che non si possono addossare le sconfitte e le inadempienze che furono della vecchia politica a un gruppetto di trenta-quarantenni che non ha responsabilità rispetto a ciò che è già ampiamente avvenuto, ovvero il trasferimento della sovranità dal popolo ai mercati. Verissimo. Ma queste derive le vogliamo costituzionalizzare o combattere? La generazione Erasmus di cui faccio parte ha un’idea molto diversa dell’Europa: non è certo quella che consegna in bianco 6 miliardi ad Erdogan per “gestire” la questione migranti. La Nostra Europa non vuole questo pasticcio di Costituzione Boschi Renzi, che ne dicano i burocrati renziani a Bruxelles, sia chiaro, e chi lo racconta si assuma le proprie responsabilità di fronte ai propri figli.
3 – Voi 2,8 milioni (di Euro), Noi la forza dei cittadini comuni
La propaganda costa, si sa. Per «giocarsi tutto», come ama ripetere, il Presidente del Consiglio ha potuto attingere a 2,8 milioni di euro e 400.000 euro solo per aver raccolto le firme per realizzare la campagna Bastaunsì: rischia tutto sì, ma con i soldi nostri. Dobbiamo essere realisti: non abbiamo gli stessi mezzi. Per continuare in questa battaglia abbiamo bisogno di ciascuno di voi. Nessuna fondazione, nessun partito, banca, lobby, televisione, giornale muovono i fili del Comitato Scelgo No. Per questo motivo vi chiediamo di offrirci un caffè che ci tenga svegli fino al 4 dicembre. Sul nostro sito www.scelgono.it è possibile, infatti, contribuire anche solo con 1 euro, il costo di un caffé: basta andare qui e fare una donazione a sostegno delle nostre iniziative. Si vota anche così.
Noi il 4 dicembre scegliamo NO. E tu?
Grazie per tutto quello che state facendo e che continuate a fare per il bene della Nostra Costituzione. W l’Italia, W la Repubblica parlamentare italiana.
A molto presto.

Vostro,
Stefano

Coordinatore nazionale
Comitati Scelgo NO

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