10 ottobre 2016

ORA TUTTI SONO CON MARINO

 

 
Continua la produzione di poesie del nostro Roberto. Questa volta ha scritto una poesia in italiano che ricorda la vicenda clou che mise alla porta il Sindaco Marino: la famosa deposizione dal notaio. Molto puntuale e divertente la poesia, però ci rimane un dubbio. Se l'autore, che non dimentichiamo oltre ad essere stato segretario dell'allora PDS, poi consigliere  comunale ed assessore ai lavori pubblici nonché padrino del Nuovo Piano Regolatore ed attualmente deputato alla Camera sotto il gonfalone del PD, se  veramente condivide quello che scrive perché non ha espresso questi concetti ,così ben chiari nella poesia, allora quando succedevano i fatti, pubblicamente? Allora sì che  avrebbe dimostrato coraggio e coerenza. e avrebbe fatto una bella figura, magari non con il commissario ed il premier , ma avrebbe dimostrato di avere gli attributi davanti a tutta Roma.
Ora  è fin troppo facile fare dell'ironia e far riflettere con un sorriso sull'accaduto. Marino è stato dichiarato innocente da tutte le accuse e se ne andrà libero e giulivo per tutt'Italia a fare promozione per il NO al referendum costituzionale del 4 dicembre .
Per questo ci permettiamo di dargli un consiglio: continui a scrivere poesie in romanesco magari prendendosela con  quelli che comandano al Campidoglio. Ha potenzialmente materiale su cui scrivere per cinque anni e vedendo come maldestramente hanno iniziato sicuramente  la sua vena poetica non si inaridirà. Ma per favore non si imbarchi in situazioni  pericolose scrivendo versi che gli si potrebbero ritorcere contro . Lo diciamo perché lo apprezziamo sinceramente ma le vesti del critico a posteriori non gli si addicono né tantomeno ci fa una bella figura, visti i suoi precedenti e non solo. I romani non dimenticano.
Domenico Fischetto
 
 
Roberto Morassut

IL NOTAIO
Sereno nel suo studio era un notaio
Quando bussò alla porta un messaggero
"Porto notizia di un sì grosso guaio,
...
Il colle s'e dimesso per intero
Ti chiedono di andare a registrare.
Certificare che il tracollo è vero."
"Ma - disse il leguleio - non mi pare
Sia giusto dare a me tale incombenza.
Politica e non carte da bollare
Occorrono a trovar la ripartenza."
"Ma sembra che il priore sia inquisito
E che gli si contesta la coerenza
Il capo del consiglio è imbufalito
Non c'è altro modo che firmar le carte
Tutto il sistema pare ormai impazzito."
Chiese il notaio, allor:" Ma dov'è l'arte
Della politica quando discioglie
I duri grumi di chi si fa parte
E col confronto i punti veri coglie
Affronta responsabile lo scontro
Anche se questo muove molte doglie?"
Rispuose il messaggero in tono pronto
"Politica? Fuggita in quel partito!
Sparita ormai. Venduta con lo sconto".

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