26 ottobre 2016

LA SINDACA E I FRIGORIFERI ABBANDONATI

A proposito dei vanneggiamenti della eterea Sindaca Raggi , ascoltata in un'audizione pubblica, che attribuisce l'abbondanza di frigoriferi e, perché no, di altri elettrodomestici abbandonati per la strada ad una congiura contro di lei , ecco qui che il Trilussa del PD sforna un'altra delle sue poesie in vernacolo romanesco. Veramente divertente ,bravo Roberto.
Tornando alla nostra Sindaca, ci chiediamo se questa signora si è resa conto della responsabilità che ha assunto quando è stata eletta Sindaco di Roma. Da come si comporta, ci sembra che non lo abbia ancora capito. Perché continua a dire sciocchezze ed amenità. Non si rende conto che quando parla lei , parla il primo cittadino di Roma non" una pizza e fichi" qualsiasi. E parla non a titolo personale, ma parla a nome di tutti i romani, anche di chi non l'ha votata ma ha accettato democraticamente la sua elezione. Quindi la invitiamo serenamente ad accendere il cervello prima di aprire bocca, ma soprattutto a compenetrarsi nel ruolo che nel bene e nel male ricopre.
Cinque anni sono lunghi da passare. E finora sono passati solo quattro mesi dalla sua elezione.
Domenico Fischetto
 
ER FRIGORIFERO
A Roma la monnezza ormai straripa.
Li mucchi de lerciume 'n de le strade
So monumenti da Torbella a Ripa.

Se dicono su questo gran cazzate.
Ognuno dice er suo senza pudore.
Ner mentre che la puzza tutto invade.
N'è uscita nartra mò, da poche ore.
La storia de li frighi diroccati
Buttati pe dispetto e senza core
Solo pe rompe er cazzo a li stellati
E a la stellina che fa da puntale
Sur colle augusto. "Stamo arovinati,
Ce sta er complotto e questo ormai è papale
Li frighi ce li buttano pe sfreggio
Pe fa sembrá che lavoramo male!"
Certo che so ncivili e pure peggio
Quelli che te stracanneno sta robba
E usano la strada come appoggio.
Però so mesi che Nettezza snobba
La gente cor servizio a camioncino
E questa poi se mette su la gobba
La cose più ingombranti e ner casino,
Der ciclo disastrato dei rifiuti,
T'ammolla tutto ar secchio più vicino.
Allora sbaj se per aria sputi
Governi ormai. Nun dá la corpa all'artri.
Fate le cose o statevene muti.

Roberto Morassut
L'immagine può contenere: spazio all'aperto


 

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