4 settembre 2017

Chi governa l'Asia, governa il mondo

Il VI test nucleare coreano ha avuto ad oggetto l'esplosione di una ogiva termonucleare ,un ordigno atomico molte volte più potente di una bomba atomica convenzionale ,basti pensare che la sua detonazione avviene per tramite dell' innesco ed esplosione di precedente bomba atomica. Quella fatta detonare da Pyongyang era ben sei volte più potente di quella che ha spazzato via nel II conflitto mondiale Nagasaki. Questa esplosione ha prodotto il più potente terremoto artificiale di sempre. Alcuni  sostengono che i nord coreani che hanno raggiunto il loro scopo: dimostrare di aver i mezzi ( bombe e vettori missilistici intercontinentali ) per spazzare via i loro nemici ,addirittura per infliggere un colpo micidiale agli USA, che adesso vogliano trattare. Certo è che nessuno ha la palla di vetro per sapere ed indovinare cosa accadrà, cosa potrebbe accadere. Io credo che, la situazione nel Pacifico, in Asia orientale in questi ultimi dieci anni almeno ,si sia modificata . Occorre prendere atto che la supremazia geopolitica ,strategica degli USA, costruita sui successi della vittoria contro il Giappone nella II guerra mondiale ,appartenga oramai alla Storia. In Asia si è fatto oramai strada il Gigante Cinese. Occorre rendersi conto che al di là delle apparenze contingenti ,la Corea del Nord,che dipende al 92% dall'aiuto economico cinese è un strumento mediato (per procura) dei Cinesi per "ridimensionare " ," contenere " l' hard power USA nel Pacifico e quindi in Asia. Chi governa l'Asia governa il mondo, sembra che stiamo per assistere ad un cambiamento politico di leadership mondiale . Gli USA oramai possono per davvero fare poco o nulla contro il dittatore di Pyongyang. Egli potrebbe in caso di attacco comunque colpire con le armi di distruzione di massa di cui dispone in numero sufficiente, la Corea del Sud, lo stesso Giappone ,forse adesso la parte occidentale degli stessi USA. La Corea del Nord cioè dispone della cd " DETERRENZA " per inibire qualsiasi aggressione militare ai suoi danni. Non ci sarebbe nessun vantaggio per chi colpisse anche in modo devastante la Corea del Nord . Infatti la certa reazione di Pyongyang comporterebbe dei danni collaterali inimmaginabili ed inaccettabili che,nessuna nazione può permettersi . La questione quindi è politica. In queste ore stiamo assistendo alla frantumazione politica del fronte composto dagli USA e dai loro allestì ,Giappone e Corea del Sud in testa. Possiamo dire con sicurezza di non essere smentiti che gli USA hanno gestito questa crisi nel peggior modo possibile . Qualcuno dirà addirittura che trattandosi di uno Stato dive vige un potere centralizzato assoluto non si debba temere un "possibile colpo di testa " di Kim Jung-an e che più pericoloso sarebbe un Paese come il Pakistan  anch'esso dotato di armi nucleari dove risulterebbe che una buona parte dei servizi segreti sarebbero già inquinati e controllati dal terrorismo islamico . Posso con certezza dire che in questi scenari tutto è possibile e nulla vada escluso . Le guerre non scoppiano sempre e solo per calcolo freddo e cinico . Non sempre la guerra è la continuazione della politica fatta con altri mezzi,come sosteneva Carl Von Clausewitz. Talvolta le guerre esplodono anche sulla base di eventi di per sé inimmaginabili . Pensiamo un attimo all' attentato di Sarajevo ,che come ricorderete, innescò la Prima Guerra Mondiale che scaraventò il mondo negli orrori della prima guerra fatta con strumenti di morte preparati con modalità industriali . Provocò oltre  dodici milioni di morti e cambiò per sempre la nostra vita. Oggi un semplice errore nel lancio di un missile ,la morte non voluta ma prevedibile di vittime innocenti ,potrebbe innescare un conflitto di cui è difficile immaginare le conseguenze . Gli USA infine provocati in questo modo potrebbero non sopportare ed ammettere oggi che sono ancora estremamente potenti di dover "passare la mano ".Temo sia questo il pericolo davvero più grande, quello che ci deve far temere al di là delle apparenze che potremmo trovarci ,nostro malgrado innanzi ad una tragedia di cui non riusciamo a cogliere i contorni reali .
Luca Giordano

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