La Nota di Aggiornamento al Def raccontata oggi dal Governo insiste su una linea sbagliata. Un po' di onestà intellettuale avrebbe dovuto evitare la propaganda sui risultati delle cosiddette riforme dei Governi Renzi e Gentiloni. La ripresa ha carattere congiunturale ed è dovuta all'eccezionale segno espansivo della politica monetaria della Bce, non al Jobs Act, non alle de-contribuzioni, non all'iper-ammortamento.
Il Presidente del Consiglio presenta con soddisfazione l'arrivo di una mano che "non danneggia la ripresa". È, invece, necessaria e urgente una manovra espansiva per dare natura strutturale alla ripresa: una manovra che assuma l'urgenza di una stagione di investimenti pubblici in piccole opere per ridurre, innanzitutto, i rischi di dissesto idrogeologico. L'allentamento degli obiettivi di deficit programmato è misurato rispetto a target palesemente irrealistici, mentre il finanziamento di spesa una tantum per investimenti avrebbe potuto spingere la Commissione europea a accettare un programma di finanza pubblica espansivo.
È l'ennesima occasione persa.
-- Stefano Fassina, deputato di SI -- |
|
|
Nessun commento:
Posta un commento