29 aprile 2018
Dai giornali di oggi 29 aprile
Sul Corriere l’appello di Di Maio ai dem: “Dal lavoro alla povertà, ecco i punti in comune”. Il leader dei 5Stelle, in una lettera al Corriere, rivendica la linea del dialogo con tutti e chiama il Pd: “Uno studio ha individuato i punti in comune tra i programmi: realizziamoli per il bene degli italiani”. Accordi e convergenze possibili sia sulle tematiche europee, che su lotta alla povertà, lavoro, tasse, sanità, giustizia, lotta alla corruzione e legge sul conflitto di interessi. “Se si può fare qualcosa di buono per l'Italia, noi ci siamo – scrive -. L'eventuale contratto verrà sottoposto ai nostri iscritti”. Anche Martina annuncia un referendum nella base in caso di via libera al confronto con il M5S per il governo (Messaggero e tutti). Ma il partito è sempre più spaccato, con Renzi che parla di “accordo impossibile” e attacca: “Dopo anni di insulti, è ridicolo che mi chiedano i voti” (Stampa). “Renzi rispetterà le scelte del partito” assicura ad Avvenire la Serracchiani. Cuperlo sul Fatto: “Ci vuole un'intesa strategica alla Berlinguer”. “Io sono per il dialogo - dice Orlando al Corriere -, ma dovremo valutare nel merito se ci sono le condizioni”.
Il sondaggio di Diamanti su Repubblica evidenzia come gli elettori Pd siano sostanzialmente divisi a metà su un'eventuale intesa con il M5S, mentre tra la base grillina il 56% sarebbe ostile all'accordo con i dem e preferirebbe un accordo con la Lega.. In caso di ritorno al voto, il M5S manterrebbe inalterati i consensi del 4 marzo, mentre la Lega salirebbe vicino al 22%.
In movimento anche il centrodestra. Berlusconi al Corriere: “Se fallisce il dialogo Pd-M5S prevedo un governo di centrodestra che va in Parlamento a chiedere il consenso, o almeno l'astensione, alle altre forze e ai singoli parlamentari su un programma che riprenda quello votato dai nostri elettori”. L'ex premier definisce “un grande e grave problema per il Paese” un eventuale accordo di governo tra Pd e M5S. “Ritorno alle urne? Purtroppo – prosegue Berlusconi - ci sono non poche possibilità che accada, ma resto ottimista”. Mentre su un esecutivo istituzionale: “Non sarebbe giusto un governo non votato”.
Salvini torna a chiudere all'ipotesi sollevata dagli alleati di un governo di minoranza e, di fronte a un possibile accordo di governo M5S-Pd, minaccia: “Pronti a scendere in piazza. Milioni di no, sarebbe un governo non votato” (Repubblica e tutti). Oggi il voto in Friuli: un test per l’unità del centrodestra, scrive il Sole. L’atteso exploit della Lega, potrebbe spingere Salvini a riaprire il confronto con i grillini.
Diversi gli scenari ipotizzati dai quotidiani. “Governo di tregua, il jolly del Quirinale per evitare il ritorno alle urne” titola il Mattino. “Niente incarichi al buio: governo ponte per votare” scrive il Messaggero, secondo cui il Quirinale sarebbe indirizzato al voto in ottobre in caso fallisse il dialogo Pd-M5S, escluso un mandato alla Lega per cercare voti in Aula. Esclusa anche l'ipotesi di un Gentiloni-bis. Ma sulla strada del ritorno al voto c'è l'ostacolo della legge elettorale (Stampa): manca l'accordo tra le forze per le modifiche. “Ballottaggio unica via, così deciderà l'elettore” dice alla Stampa D'Alimonte. Sofia Ventura: “Sogno il doppio turno”. Secondo il Giornale l'ipotesi del doppio turno può accontentare tutti.
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