Si potrebbe intitolare così un articolo ,che volesse raccogliere e riflettere sul tema di quale formazione culturale e tecnica dovrebbe connotare il candidato politico nell'orizzonte attuale . La questione è a ben vedere datata .Se è vero ,come è vero che lo stesso titolo: Il Principe Filosofo ,riporta come ricorderemo addirittura a Platone . Guidare una Comunità sia questa una piccola componente politica territoriale ,oppure una grande Nazione, richiede non solo passione e determinazione ma anche competenza e preparazione culturale e tecnica . Non a caso in Francia ,bella patria della madre della Nazione Moderna è prevista per i funzionari pubblici e coloro che hanno l'ambizione di dirigere la Cosa Pubblica una speciale l' ENA.In Italia, dove era forte una tradizione socialista e poi marxista, si arrivò ,sopratutto grazie al Partito Comunista, alla istituzionalizzazione di vere e proprie scuole di formazione politica. Basterebbe pensare ad es. alla scuola politica organizzata dal P.C.I dalla quale per oltre 50 anni sono usciti quadri e dirigenti politici del più grande ed importante partito comunista dell'Occidente . Quanto è importante la formazione culturale e politica per un aspirante leader ? Moltissimo direi .Basti pensare un attimo al pensiero ed ai consigli che uno dei massimi geni del Rinascimento Italiano ,l'autore "del Principe " dava agli aspiranti leaders del suo tempo. Oggi in Italia a causa purtroppo di un generalizzato declino complessivo del nostro piano culturale ,l'esigenza che la prassi politica sia sorretta e strutturata su una solida base culturale e politica ,sembra entrata in crisi .Si vanno affermando così delle strambe teoriche per cui :" tutti potrebbero fare tutto " ,senza mezzi e strumenti tecnici e culturali . Si tratta come è ovvio di una "leggenda metropolitana " un non sense ,antistorico e metà razionale. Un delirio . Ci sono nella storia e nei suoi corsi e ricorsi ,come insegnava il Grande Maestro Italiano, dei momenti in cui la società civile ,il corpo elettorale perde il buon senso e la ragione e per paura ,irrazionalità od altro ,si affida a dei mestatori e demagoghi che inevitabilmente in forza della loro limitata natura strutturale conducono la Nazione ed il Paese che a loro stupidamente si affida ad un inevitabile disastro. Oggi in Italia ,temo stiamo con leggerezza commettendo come popolo per l'ennesima volta questo pericoloso errore . Il clima attuale ,forse indotto da "menti raffinatissime ,che vogliono privarci delle nostre libertà repubblicane e dei nostri diritti sociali " ci ha indotto a dare credito a movimenti e leaders politici che vengono dal nulla o quasi ,che non hanno alle spalle tradizione politica , pensiero ed elaborazione e prassi democratica, che ignorano nella loro ideazione e prassi politica i grandi temi ed i grandi principi che riguardano e proteggono la Dignità e la Libertà della Persona Umana e del Cittadino. È ovvio e va da se', che con questo incipit la prassi politica che ne segue non può non produrre niente di buono ,niente di giusto ,niente di utile. Una volta fino a qualche anno fa ,in Italia ad es .avevamo nella prassi politica almeno tre od oltre matrici politico culturale : il Pensiero e la Prassi Cristiano-sociale, il Pensiero e la Prassi Socialista ,Azionista ,Repubblicana ,Liberale e Radicale ,Il Pensiero Marxista Comunista Democratico e Repubblicano. Oggi cosa è rimasto di quel ricco passato ? Poco o niente ,direi.Oggi infatti prevale un diffuso e capillare sentimento anti politico ,un confuso e torbido sentimento anti Casta che sta svolgendo il suo terribile compito di avvelenamento ,che sta esautorando le nostre libertà repubblicane ed i nostri diritti civili e sociali .Basta osservare lo stato comatoso della nostra politica attuale ,per rendersi conto ed aver misura della nostra sciagura . Gli Italiani in questi anni si sono fatti convincere che il sistema del finanziamento pubblico alla politica ,fosse il male assoluto .Si sono fatti convincere che i tradizionali partiti popolari di massa ,fossero il male assunto .Si sono fatti convincere che l'intervento pubblico nell'economia ,fosse il male assoluto . C'è mancato poco che si facessero convincere che le Istituzioni Repubblicane codificate dalla Costituzione Repubblicana Italiana ,fossero il male assoluto! Se davvero vogliamo bene alla nostra Nazione ,se davvero vogliamo bene a Noi stessi e ai nostri cari ,allora è necessario ,rimboccarsi le maniche e tornare a studiare ,riflettere e pensare come costruire un Paese ed un Mondo più giusto ,ed accogliente per tutti che dia a ciascuno una ragione almeno che valga la dignità e la opportunità di vivere una vita che sia degna di essere vissuta.
Luca Giordano per Tre Righe.
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