Pubblichiamo il trattato sulla "Stronzaggine o sugli stronzi" intesi nel senso comune dell'epiteto.Non si pentirà chi avrà la pazienza di leggerlo fino all'ultima pagina.
Quindi buona lettura.
Se andate sul dizionario enciclopedico Treccani,
se consultate la “ Crusca” a mezzo
internet, o se visitate invece il meno blasonato ma piu diffuso Zingarelli,
troverete sempre piu' o meno la stessa spiegazione: la descrizione fisica di un escremento solido, e nei casi piu dotti, si parlera' anche della etimologia delle
parola, apparentemente di origine germanica , o al massimo di “ personaa
sgradevole etc..”
In Olanda ad esempio, la parola “ stront” veicola esattamente lo
stesso signifcato dell'escremento fisico, senza il siGnificato metaforico che
diamo noi in italia al quale invece nelle varie lingue corrispondono
espressioni con riferimenti disparati:
(in inglese “ ass hole”, in francese “
con” , in tedesco “Arschloch”, in olandese `'klootzack”)
Tra tutti i dizionarii, quello ragionato Devoto Oli (le Monnier 2005) riporta una definizione che ritengo la piu
vicina al concetto che cerco di
enucleare. Il Devoto Oli dice:
Stronzo : 1) Escremento solido a forma di cilindro. 2) fig. Frequente come
ingiuria rivolta a persona incapace o stupida oppure malvagia e spregevole ( in
questo sognificato anche f. -a)
S cretino, bastardo, farabutto, carogna: un coportamento da stronzo; sei stato
veramente uno stronzo; non fare la stronza!
Vicina, ma
resta comunque lontana dal fantasma che cerco di identificare.
Spesso io
mi sono domandato a quale parola protocollare venisse demandato l'incarico di trasmettere quel singolare
significato, specifico ed impreciso al tempo stesso che da' all'ascoltatore una
sintetica descrizione di come un
individuo (stronzo) si comporta nell'
ambito delle relazioni umane, siano esse
di famiglia, di socialita', di lavoro, o di semplice vita comune di
tutti i giorni, come: comprare un giornale, prendere un caffe' al bar, o dare o
no precedenza a chi impegna uno stesso incrocio contemporaneamente.
Questa “ parola” potrebbe essere “psicomalevolo” o
“cacopsicotico”. Si attendono proposte migliori, a fine lettura.
La stronzaggine e' l'elemento caratterizzante
dello stronzo.
E' significativa un battuta ascoltata recentemente:
“ la stronzaggine e' come la bellezza, nessuno
puo' definirla, ma se la si incontra , la si riconosce subito”
E spesso si sente tuonare , con vari accentuazioni
, dal lombardo al romano e poi
napoletano
la parola che icasticamente condanna il destinatario come appartenente ad un classe umana
disprezzata. (gli stronzi o psicomalevoli)
Ma come dicevo prima le mie ricerche del vocabolo
protocollare sono state vane.
Allora, tormentato da questo interrogativo
esistenziale, ho cominciato a pormi il problema. Cosa fosse la stronzaggine,
come la si riconoscesse, classificasse, combattesse, come si generassse, e come definirla.
Mi ricordo una sera di estate all' aperto, a cena
assieme con alcuni chirurghi dell'Universita' di Siena, si avvio' una discussione tra il serio ed il faceto, su un argomento
analogo.
Si parlava
in modo generico di persone il
cui comportamento procurava a noi spesso disagio se non danno; in altre parole si parlava degli stronzi.
Era chiaro che le categorie “ stupidita' ” “
egoismo” “prosopopea” “ noluntas” “intransigenza”, “autoritarismo” non
riuscivano a comprendere ad inglobare
completamente il concetto di “ stronzaggine”, pur includendo la
“stronzaggine” in parte ognuna di tali proprieta' e non solo...
E cosi', quasi per gioco, ho iniziato una ricerca inconsapevole di
tutti quegli elementi che avrebbero potuto consentirmi di dare una
definizione della stronzaggine, che pero' io preferirei chiamare “ stronzitudine” perche´ essa descrive
un atteggiamento o stato (attitudine),
piuttossto che “ stronzita' ” ,
vista come proprieta', in in
similitudine a “ stupidita' ”.]
Nel corso di questa inconsapevole silenziosa ricerca, un giorno un amico mi
regalo' un libro, delizioso, scritto al prof Carlo Maria Cipolla. “ allegro ma
non troppo”
In una divertente ed amaro esame, Cipolla cerca
di stabilire le leggi che governano la
supidita' e definisce chi sono gli stupidi.
Suggerisco caldamente la lettura di questo testo
che tratta con grande saggezza ed amaro
umorismo un argomento che coinvolge tutti noi e
con il quale siamo chiamati a confrontarci ogni giorno,
E tratta,
Cipolla, l'argomento, pur grave, con uno stile tale che quando se ne giunge
alla fine e si dice, come in una nota reclame di un sugo preconfezionato “ ma
ce ne e' ancora?”
Ma torniamo
al mondo “ cipolliano”, o meglio , al mondo degli stupidi.
Questo e' essenzialmente descritto da cinque leggi
fondamentali:
1)Sempre e inevitabilmente ognuno di noi sottovaluta il
numero di individui stupidi in circolazione.
2)La probabilità che una certa persona sia stupida è
indipendente da qualsiasi altra caratteristica della persona stessa.
3)Una persona è stupida se causa un danno a un'altra
persona o ad un gruppo di persone senza realizzare alcun vantaggio per sé o
addirittura subendo un danno.
4)Le persone non stupide sottovalutano sempre il potenziale
nocivo delle persone stupide; dimenticano costantemente che in qualsiasi
momento e luogo, e in qualunque circostanza, trattare o associarsi con
individui stupidi costituisce infallibilmente un costoso errore.
5)La persona stupida è il tipo di persona più pericoloso
che esista. »
|
E' chiaro che la stupidita' e' un “dono” naturale,
direi genetico, su cui nulla si puo', se
non cercando di diminuirne gli effetti, “insegnando” allo stuipdo delle
operazioni rituali, predefinite, all'interno delle quali non deve esistere
spazio per alcuna decisione che , lasciata in mano a lui sarebbe, in ogno
caso foriera di problemi.
A questo punto
ricorrono alla mente certe frasi ripetute piu' e piu' volte, divenute
simboli di una arroganza padronale ed
autoritaria, odiosa e prevaricatrice,
(vissuta come “ stronza” da chi
ne sopportava gli effetti) la quale spesso pero' trovava giustificazione nella
necessita' del “padrone” di difendersi,
e, talvolta, di punire, sperando in tal modo da scoraggiare la ripetizione
dello stesso errore. Un po', mi si perdoni l'accostamento, come si sinsegna ai
cani...
“ Ma io
pensave che LEI......”
“ TU non
sei pagato per pensare...”
Frase brutale
irrispettosa di quel tanto di umanita' che anche lo stupido ha, ma nello
stesso tempo testimonianza della disperazione di chi cerca di difendersi da danni imprevedibili, blindando i
comportamenti in routines quasi meccaniche.
Eppure anche gli stupidi hanno una loro utilita'
Come prima cosa : se non vi fossero gli stupidi,
come si farebbe a riconoscere , se non per differenza, la persona intelligente?
Ed inoltre. Chi se non una persona priva , o
scarsamente dotata, di intelligenza, troverebbe gratificante o per lo meno non
frustrante, la esecuzione meccanica e ripetitiva di azioni senza un apparente
senso, o comunque senza alcuna soddisfazione, se non qulella di ammazzare il
tempo? (non la noia, perche´ la noia
presuppone una aspettativa di stimoli )
Ero un
giovane studente allora, e ci portarono in visita ad una celeberrima
fabbrica di Aereoplani.
La Douglas, Long Beach, California.
Era allora in avanzato stato di realizzazione il
DC 8, che poi entro' in dotazione alla prima flotta jet
intercontinentale dell'Alitalia, quando l'Alitalia aveva ancora le ali
della speranza.
La costruzione della fusoliera di un qualsiasi
aereo, avviene piegando in modo opportuno alcune lamine di alluminio che poi
vengono fatte coincidere giustapponendole le une alle altre e fissandole in modo da dare solidita' alla fusoliera'.
Ma il problema e' che l'alluminio e' un materiale
difficilissimo da saldare se non in condizioni assolutamente non compatibili
con una produzione “di massa” o di grandi dimensioni
Furono quindi inventati negli anni 30
i rivetti. Sono piccoli cilindretti di alluminio, rivetti, che vengono inseriti in due fori
corrispondenti in ognuna delle due
lamine, e poi ribattuti (da cui anche il il nome ribattino ) col martello, in
modo da fissarne saldamente le due parti.
Facile a dirsi, quando si tratta di fare solo
qualche rivettatura.
Pensate ora di dovere nel corso della giornata
lavorativa inserire 2500 rivetti in altrettanti fori, e poi raccontatemi al
termine dal turno di lavoro se non vi sentite
come una macchina voi stessi, privati di emozioni, sensazioni, dialogo, stimoli
persino dei problemi del lavoro da risolvere.....abbrutiti in una meccanica
ossessiva iterazione alienante.
.....uno torna a casa e nel migliore dei casi si
sbronza, prende a calci il cane, picchia la moglie e nel peggiore si spara.
Ed allora gli psicologi behaviouristi immaginarono di potere usare gli scimpanze'
per un lavoro
che sarebbe risultato inaccettabile per l'uomo.
I primati avrebbero dovuto pedissequamente e senza
inventiva inserire i rivetti negli appositi fori, per cento, mille volte, senza scioperare.
L'esperimento non ebbe seguito. Infatti non se ne
parlo'- piu'.
Io , che non sono psicologo, posso avventurare una
possibile spiegazione:
Mentre una persona anche poco dotata, ma umana, ha
un innato senso del raggiungimento di uno scopo, di un obiettivo, (la
intelligenza si esplica anche nella scelta dell'obiettivo) e quindi e' sede di
una motivazione che a sua volta comporta una qualche forma di disciplina ed
impegno, beh credo che questo in un primate sia inesistente, o se esiste, lo e´
ad un livello molto primitivo, infantile.(io ho fame, mi arrampico sull'albero
e mi mangio la banana)
Ma torniamo alla folgorazione sulla via della
comprensione.
Il discorso a suo tempo fatto a Siena, , letto il
libro di Cipolla, cominciava ora ad essere piu chiaro.
Infatti avendo definito le manifestazioni esteriori del comportamento stupido, (altro e' il
comportamento stupido, altro ancora la
determinazione del quoziente di
intelligenza, o IQ, cosa che lasciamo
agli psicologi) si poteva ora per differenza identificare quale parte del comportamento sgradevole di
altri era imputabile all'una caratteristica
( stupidita') o alla altra (
stronzaggine) e, infine, se vi fosse contemporanea presenza delle tra due.
Appare evidente che la intelligenza, come detto
precedentemente, e' dote eminentemente ereditaria, sulla quale poco si puo'
fare se non affinandone la possibilita' con l'apprendimento la cultura, le
conoscenze tecniche.
Certo e' pero, che tali proprieta´ aggiunte
all'individuo non ne fanno
necessariamente persona capace o
di valore.
Quanti, per
esempio, studiano in universita', conservatorii , accademie figurative etc, e quanti poi usciti da questi corsi di studi mostrano nelle vita eccezionali prestazioni.
Quanti poveri architetti geometri,
ingegneri,violini di fila, cartellonisti e grafici pubblicitari hanno perduto
la strada cercando di divenire
architetti come Nyermayer, Aalto, Piana, Corbusier, pittori come
Picasso, Monet, Gemito, musicisti come Oistrach, Stern , Toscanini, ingegneri
come Von Braun, Eiffel, Watt,Diesel Marconi...
La lista potrebbe essere lunghissima. Elemento
comune a questi Grandi: il dono di natura del GENIO, elemento essenzialmente
genetico, il talento; l'apprendimento
poi fornisce I mezzi per che il genio
espleti e sue potenzialita
Moltissimi altri hanno appreso i mezzi senza
potere mai volare alto, limitandosi, nella loro vita, ad essere dei dignitosi,
anche intelligenti interpereti della cultura del momento, ma nulla di piu' ( ed
a scanso di equivoci, io mi includo in questa categoria di persone
dignitosamente utili ma privi di genio o talento).
Ma allora.... si parlava di stronzitudine (il
latini l'avrebbero chiamata “ struntitudo” o “ struntitia”).
Stavo gia maturando un schema interpretativo
della “ struntitudo'' quando una amica, molto accorta , sapendomi
tormentato da tale rovello, mi regalo' un libro che trovai interessantissimo;
' il metodo anti-stronzi” ( the “No Asshole Rule”), libro che mi
aiuto' a mettere a fuoco quella idea ancora non completamente uscita dalle nebbie della indefinizione.
Mr, Robert j, Sutton (titolare a Stanford della
cattedra di tecnica aziendale innovativa. Laureatosi in psicologia applicata al
posto di lavoro, ha creato lo Stanford Technology Venture Program (STVP),
mirato al pensiero lineare e multidisciplinare all’interno del marketing. E’ o
è stato consulente per le maggiori aziende americane ed europee, dalla Pepsi
alla Nokia, dalla Nike all’IBM. Autore di altri best-seller (già sotto
contratto per Elliot Edizioni), ha rinunciato a pubblicare il suo ultimo libro
con la prestigiosissima Harvard University Press perché i responsabili
editoriali non gradivano il termine “stronzo”- in inglese “ asshole”- n.d.a.-
(che poi è stato addirittura censurato sulla classifica del New York Times!)
aveva spesso prestato la sua opera di
consulente presso diverse aziende ( statunitensi.. ma la cosa e´del tutto
incidentale perche´ di stronzi se ne trovano dovunque) dove aveva constato che
il clima lavorativo si deteriorava e a
volta diventava impossibile, per la presenza di alcuni soggetti coatti
a ripetere certi comportamenti negativi ; i quali facevano emergere “
quel loro particolare punto di vista” quel determinato “ “approccio” in modo
invadente, spesso brutale, sgabello su
cui l' ego del personaggio cercava di
imporsi piu´ o meno come trionfatore sugli altri.
Essendo Mr R. Sutton un serio ricercatore, nel suo
libro cita luoghi e circostanze ( proteggendo l'identita´ dei soggetti
coinvolti) e spesso arricchisce il suo
lavoro con una ricca bibliografia.
Io
purtroppo non posso fare lo stesso, la mia esperienza e' piu´ limitata
e soprattutto, non potendo citare storie
aziendali potrei solo descrivere alcuni personaggi reali conosciuti nel corso
della mia vita, privata e lavorativa, i quali, sentendosi chiamati da me in
causa ed essendo totalmente inconsapevoli delle loro doti nefaste, si riterrebbero offesi e magari mi
citerebbero in tribunale con una querela.
Non parliamo poi degli esempi comportamentali che spesso siamo costretti ad
osservare nel nostro parlamento.
Se si pensa all'idea di Calderoli di mitragliare
le barche dei migranti in avvicinamento, di mostrare il TV la maglietta anti
islam, o del presiente del consiglio che da del
Kapo' al capogruppo dei socialisti , il tedesco, nel parlamento
europeo e tanti altre “ gaffes”
abondantemente documentate, si ha una buona lista di esempi di comportamenti
non esattamente saggi.
Eh, gia', e questo fatto tira in ballo un altro
aspetto dalla “Struntitudo”.
Lo stronzo e' talmente convinto di essere nel
giusto, di possedere virtu' di cui altri
sono o scarsi o privi, che non si rende conto dalla sua condizione, cosi' come
un pesce di un acquario non si rende conto di essere bagnato.
Ma vediamo un po' dopo tutte queste premesse,
intese a chiarire le conclusioni ed a stimolare il lettore ad andare avanti, quali siano le
conclusioni di questo mio ricercare:
CHI E” UNO
STRONZO:
Stronzo è colui che nella vita di tutti i giorni, vive i fatti che gli occorrono non gia' alla luce di una
valutazione dei fatti cosi´come essi
sono, facendone una obiettiva ragionevole interpretazone, tali cioe' da rendere possibile un' eventuale
azione correttiva, o incrementativa che
sia logicamente naturale; ma piuttosto
assoggetta la interpretazione degli
stessi a dei criteri precostituiti,
ideologici, a partire dai quali il
mondo e gli eventi in esso debbono
essere spiegati e successivamente controllati.
A costoro
non si puo mai dire “ ma guarda i fatti
!“.
Impossibile.
Sarebbe come chiedere a chi e'
daltonico di descrivere il colore rosso, o a chi e´sordo dalla
nascita di comprendere un brano di
musica. Al massimo potra' (poverino!) descrivere i verdi delle camice padane.
I buon Dio, per chi ci crede, o la Natura, per chi
crede nella natura, oppure la Evoluzione, non avrebbero mai consentito la
nascita e la riproduzione di una specie stronza, fin dall' inizio.
Infatti la selezione naturale favorisce quelle mutazioni genetiche che diano un
vantaggio aggiuntivo alla specie che
tale dote incarna, in relazione all'ambiente in cui si sviluppa. E una specie emergente di stronzi darebbe
stata sicuramente osteggiata e sconfitta dalle altre, piu' sociali, pratiche e
pragmatiche..
E quindi non ci sono stronzi genetici.
Invece, la Strunzitudine, non essendo un carattere
genetico, piu' subdolamente si infiltra
nell'uomo senza che questo se ne renda conto , molto spesso, quando la giovine
pianta dell'individuo e' ancora fertile terreno per l' impianto di teorie e
principi fuorvianti, insegnati da persone di prestigio e rispetto alle quali
non si osa ne´ si puo, data la relativa immaturita´ del “terreno di semina”
opporre resistenza.
Un po' come fanno alcuni parassiti che
iniettano “l'uovo” nel corpo dell'ignaro
ospite che da quel momento lo nutre ne ne sopporta gli influssi negativi che in
qualche caso portano alla morte dell' ospite.
Analogia con la “ struzitudine” non poteva essere
piu' calzante
Vi e' anche
un'altra modalita': quando il soggetto si “ infetta “ da solo.
Questo avviene
specialmente in quella eta' in cui il ragazzo (o la ragazza) (o donna) non e' ancora maturo(a), e
crede di poterlo diventare abbracciando con passione una qualche idea ,
spesso anche buona, ma anche cattiva, che poi alla fine diventano cattive per “
esagerazione”
Basta ricordare i gruppi inneggianti al presidente Mao, negli anni 60,
Le brigate rosse, le femministe sfegatate, vestite tutte con gonna lunga,
capelli afro e sigarette a gogo, i gruppi di ultras delle varie squadre di calcio etc
Tutta gente che non riuscendo a cogliere o
addirittura evadendo l'obbligo vitale di vedere e capire la realta si rifugiano
in schemi e corazzze comode prese in
prestito dal mondo estreno gia confezionato da altri
CARATTERISTICHE DELLA STRUNZITUDINE
di essa fanno parte due componenti ben distinte e
coesistenti:
1)
presenza ( come gia descritto) di un fitro cognitivo che consente
solo a certe informazioni della
esperienza quotidiana di filtrare e
raggiungere la sfera cognitiva inalterate, mentre tutta un'altra serie di informazioni verranno distorte e interpretate in modo altrettanto
distorto, con coneguenti azioni “ rifiltrate” in uscita da quegli stessi filtri
che ne avevano consentito l'ingesso.
2)
Carattere di impositivita'. La struzitudine si
attua proprio nella imposizione al mondo esterno di quelle azioni in uscita distorte a livello di ragionevolezza. e´in essenza una
dimostarzione di presunta detenzione di un qualche potere vero da chi ne vorrebbe avere e non ne ha La
impositivita´puo´essere ostentata ed
aggressiva , come quella del sergente di
ferro nell'esercito, o silenziosa e
occulta, come quella dell'impiegato che
seguita a porre in fondo alla fila la pratica di qualcuno che vuole
danneggiare, perche lo osteggia o gli e antipatico. L'struzionismo e´la forma
piu comune di struzitudine ad
aggressivita´occulta
I dispetti sono una delle manifestazione di
struzitudine esercitata in modo spesso
infantile da persone anche adulte. Manifestazioni in campo adolescenziale sono le bande “
pestatrici” , vandalismo e bullismo.
BAMBINI DIFFICILI
Frequentemente si sentono racconti in cui alcuni genitori si lamentano di bambini
presenti o all'asilo o alle elementari,
che si comportano in modo veramente, intollerabile.
In
costoro e' improbabile che il
seme della “ strunzitudine” sia stato gia impiantato, data la tenera eta'; e se si che abbia gia dato i suoi frutti.
Dico improbabile, ma non lo escludo. E
certamente non e´da escludere neppure che vi siano anche dei
bambini nati con una particolare
propensione caratteriale ad atteggiamenti estremi , o nei quali un qualche squilibrio metabolico li
spinga ad una estremizzazione delle loro attivita fisiche impedendo cosi' di
percepire la realta che li circonda (Ipercinesi)
In questi
bambini probabilmente esistono diverse cause all'origine di tali comportamenti, ( spesso genetiche)
Il
carattere, per esempio, e' un fattore fortemente legato alla genetica. Ed un bambino che sia aggressivo di carattere, puo' comportarsi
facilmente in modo fortemente sgradevole
Il carattere , per nascita, puo' essere anche “ chiuso” introverso, facendo nascere nel soggetto la sensazione di essere escluso
( per i giovani essere accettati nel gruppo e' essenziale per il loro
equilibrio ed anche per la loro crescita come esseri sociali) e quindi la
nascita di frustrazione e i comportamenti aggressivi, magari non palesi.
Secondo elemento puo' essere proprio la fisicita',
(ipercinesi)che sprizzano energie da tutti i pori, che non possono stare fermi,
e quindi non riuscendo a contenersi ed essendo costretti a farlo, diventano
indisciplinati e fanno azioni non certo encomiabili.
Ho conosciuto nella mia vita due bambini,
cosiddetti ipercinetici. Erano talmente incontenibili ( essendo la oro energia
incontenibile da loro stessi) che essendo cosi' impegnati a correre saltare
dare spintoni, rubare la palla, che non davano
neppure a loro stessi il tempo di osservare la realta´a loro ntorno o ascoltare
quello che a loro veniva detto. Stavano li fermi per qualche minuto
apparentemente in ascolto, ma la loro mente era altrove, non avevano la
necessaria concentrazione per trasmettere le parole che sentivano, in ascolto
concettuale, e quindi era inutile anche
parlare. Loro.
Uno di essi, ( 8 anni e corporalmente molto
robusto) incontrando mia moglie ( circa
50 kg) la abbraccio' a livello delle gambe e la sollevo' di peso, trasportarla
per vari metri, per poi “ depositarla a terra”, a seguito della di lei
proteste.
Purtroppo ambedue hanno questi bambini hanno reso
se stessi e gli altri a loro vicini
infelici e loro stessi sono stati spesso
fallimenti di vita.
Un ultimo elemento e' la associazione dello
insegnamento e della consapevolezza.
Il bambino per sua natura e' nato per chiedere e
per ottenere.
Il programma inscritto nel suo genoma e'
sopravvivere. In questo e' essenziale il
ruolo dei genitori o di chi ne fa le veci, altrimenti il bambino morirebbe.
Contrariamente a molti mammiferi che partoriscono
dei cuccioli autosufficienti, ed altri i
cui cuccioli debbono essere curati per
periodi comunque relativamente brevi, ll'individuo umano richiede un lunghissimo periodo della vita soggettiva per poter “ crescere ed essere
autonomo”
Per cui un sano egocentrismo e' funzionale alla
sopravvivenza.
Ma anche il sano egocentrismo puo essere modellato
con l'educazione “ posso avere..? Grazie. Prego” “ ma
anche mamma ne ha preso? anche papa', anche Carletto?” il fratellino ?
Gia' questo e'
una guida ad uscire da quel sano
egocentrismo che senza controllo diverrebbe egoismo brutale.
In questo l'esempio dei genitori e' essenziale.
Anche l'esempio cattivo o il non esempio buono da
parte di uno o di ambo i genitori
possono impedire lo sviluppo di quella consapevolezza , autocoscienza, nel
bambino che cosi' impara come certi
comportamenti sono encomiabili e positivi, ed altri da scoraggiare o
riprovevoli.
Per cui in un bambino egocentrico, vivace, con carattere aggressivo, e privo di
esempi guida rischia di comportarsi male fino dall'inizio della sua vita.
GLI ADOLESCENTI
E chi ,
genitore, non si e' mai lamentato di adolescenti impossibili, testardi,
arroganti, dissacratori, insomma ,
ragazz(ini) ai quali verrebbe voglia di dare due ceffoni per rimetterli
in riga?
Ma si sa , la etica del tempo, non consente metodi correttivi che siano “ energici”. E
questo in line di rincipio e' giusto.
Bisogna
pero' stabilire che cosa sia la
correzione “ energica”: se esse e' gratuita, irraginonevole eccessiva ,
reiterata, allora certamente e' da ripudiare; ma talvolta ,come si dice a Roma “
quando ce vo', ce vo'” (io ho due figli maschi ora adulti e solo due volte, uno
per uno, sono ricorso a correzioni corporali, non riuscendo a raggiungerli in
altro modo, ed a esclusiva tutela della loro incolumita´)
Oppure ,
secondo la saggezza popolare napoletanna “ Mazza e panelle fann'e figli belle,
panelle senza mazza fann'e figli pazze”
Pertanto, come dicevo un bel ceffone al momento giusto risolve piu di cento
discorsi.
Ma come mai gli adolescenti sono cosi sgradevoli
(non tutti) e decisamente stronzi ,
nell'arco di tempo che va dai 13/14 anni fino ai 17/18?
Propomgo
una spiegazione possibile, integrativa , forse, della ben nota teoria della ribellione al padre per
conquistare il governo del proprio se, il riconoscere la propria identita'
Ripercorriamo a ritroso la storia
dell'adolescente a partire dalla sua nascita. Ripetero' cose gia note, ma desidero focalizzare l'attenzione non tanto
su singoli momenti, quanto sul loro
sviluppo.
Il bambino nasce del tutto “ ignorante” e dipendente
totalmente dalla madre.
Da essa
impara a riconoscere odori, suoni, a guardre a muoversi.
Crescendo comincera a camminare ed oltre all' affetto e la ammirazione di tutti
cominciera' a sentisi dire una serie di “no, questo non si fa”
Piu' avanti nello sviluppo articolera' azioni che
richiederenno delle linee di indirizzo: “non si mangia dalla ciotola del cane,
ci si lava le mani “etc..
Ancora avanti andra´ a scuola, ed imparera a dire “ buongiorno signora maestra..” ( si
usa ancora?)ossia tutta una serie di rgole sociali basilari e le prime nozioni,
come scrivere leggere etc.
E
comincieranno insegnati e genitori e
spesso insegnti di religione a
racconatrgli cose e' il mondo,le prima storie, le stelle, ad inculcargli principi, si spera , di etica, giustizia,
valori etc., etc.
Quando il
nostro avra raggiunto i 14 anni avra' avuta una infarinature (per noi) di
quella che e' la realta' del mondo che per lui, non avendo ancora avuto esperinza, costituisce la conoscenza
intera del mondo stesso.
E quindi
sulla base di questi effimeri posticci e traballanti concetti, per lui fondamentali, credera' di
potere gestirsi e scegliera´con una presunta
con conoscenza di causa; quindi, oltre a fare le fesserie figlie dell'inespsrienza, avra' la falsa
sicurezza di chi crede di sapere comincera' a contestare tutti, a cominciare
dal padre, madre professori , ed i soli che lo “ accoglieranno” nel loro
universo saranno gli stessi altri adolescenti colpiti tutti dalla stessa
malattia: La stronzaggine adolescenziale.
Per fortuna dopo i 18 anni tale malattia scompare, per lo meno nelle
manifestazoioni esteriori, che per convenienza o per intelligenza vengono moderate.
Questo pero' non implica che il tarlo della
stronzaggine sia definitivamente sconfitto. In tanti resta dormiente per poi
rivelarsi in tutta la sua nefasta potenzialita' quando poi il “ bravo ragazzo”
diventa un bullo adulto , un fanatico, in casi estremi un terrorista o criminale.
Nella
maggioranza dei casi per fortuna l'esperienza delle botte ricevte sul capo
dalla vita lo conducono rapidamente ad una sggezza normale da uomo della strada, e diventera uno
di quegli innumervoli individui che
amano, lavorano, producono, si sposano fanno figli pagano tasse e poi
giocheranno con i nipotini.
LE CAUSE DELLA STRUNZITUDINE
La seminagione, se malefica , avviene ,come
appena illustrato ,fin dall' inizio, in
famiglia.
Un padre autoritario (non autorevole, ma
autoritario) imporra' il proprio modello
comportamentale ai figli i quali per rispetto, paura, affetto, convenienza, non
resisteranno e si faranno permeare dall'esempio del padre; riuscendo in questo
modo a rovinare la propria vita e quella
del futuro dei figli.
Spesso sono proprio i padri che indottrinano i figli nelle teorie
politiche o religiose, creandone poi
spesso dei fanatici intransigenti, che rifiutano di guardare la
realta´(Famiglia Saddam Hussein, famiglia Muhammar Gheddafi etc)
Madri malefiche, che insegneranno alle figlie
schemi comportamentali che le hanno rese prigioniere per tutta la loro vita,
confondendo, e talvolta scambiando, sottomissione ed abdicazione con amore e
dolcezza ,imponendo alle figlie ( ed ai figli futuri maschilisti) modelli
morali che nulla hanno di morale se non
il fatto che, essendo conformi, non
incontreranno ostilita' da una societa'
gretta e conforme.
Recenti
fatti di cronaca hanno riferito di maltrattamenti , ed in un caso di uccisione, di ragazze che non si adeguavano
alla regole tradizionali della loro cultura, in cui spesso le stesse madri rivestivano ruoli detrminanti)
Tali modelli ,per fortuna in progressiva
diminuzione erano, per esempio, la
esposizione del lenzuolo macchiato di sangue dopo la prima notte di nozze, la “
fuitina” il matrimonio riparatore, il delitto d'onore, la cacciata di casa
della figlia restata incinta etc... modelli che sopravvivono ancora in certe
culture mediterranee e medio orientali)
La tragedia di una tale situazione e che , come il pesce non sa di essere bagnato,
cosi' le madri non sapranno di esser(ne)e schiave ; anzi: proprio per non
essere sottoposte a dubbi laceranti a conflitti interni e di famiglia,
imporranno alle figlie quegli schemi proprio per confermare a se stesse che
quelli sono schemi giusti.
Per non parlare della
infibulazione.....acconsentita dalla madre perche´ venga praticata sulle figlie
La
religione, di qualunque religione si tratti.
Subdola chiave di danno e asservimento di
popolazioni intere sottoposte in eta'
acritica ad un servaggio dove oltretutto il tiranno non e' un uomo, ma un onnipotente Dio, qualunque egli sia, non
quello vero, ma quello propagandato da scaerdoti mediocri, nel nome del quale
poi commeteranno le piu feroci
atrocita', e sentendosi inoltre puri, in quanto al servizio di Dio -( “ Deus vult”, “ Gott mit uns”, “ In God we
trust”) con la coscienza pulita come
quella dei babmbini che giocano con il
cagnolino.
E' utile qui ricordare, ma tutti ne saranno al
corrente , che l'etimo della parola “ religione” e' “ LIGO ossia legare,. Ma non solo legare , ma RE ligo, ossia legare a filo doppio.
( E´necessario a questo punto fare una distizione
tra religone intesa come apparteneza ad un gruppo, comunita etc e
qualle intesa come “ relgiosita, viaggio all'interno del proprio spirito)
E chiaro come una tale posizione faccia spesso
correre in avanti le menti inclini al ragionamento teorico, ed al servizio di principi “ esterni” , con deduzioni astratte, completamente disgiunte dalla realta' reale,
pragmatica, fino a giungere , passo logico dopo passo logico, agli assurdi di “
distruggere gli indiani di America perche non hanno anima, in quanto non
credenti” o come la perfidia di mandare al rogo gli eretici e le streghe (
ucciderli sarebbe stato gia abbastanza) per che la santa madre chiesa non
ammetteva che venisse sparso sangue di una persona .
E cosi' per fare salvo il principio, lo si
arrostiva tra inenarrabili sofferenze, con la scusa che arrostendo il peccatore col fuoco si
purificava il corpo dal male che lo aveva occupato: come per Giordano Bruno al
quale , per impedirgli di gridare la sua verita' ed il suo tormento, fu imposta
, sul rogo, la “mordacchia”.
Politica:
nella storia
vi sono stati alcuni tentativi ( encomiabili, in quanto tentativi, di
allontanare la religione dal regno delle decisioni pratiche ed anche politiche, ma rispettandone
il valore e la esistenza nel privato), piu o meno aperti, di eliminare la
religione: il comunismo ed in misura minore il nazifscismo.( Ve ne saranno senz'altro
altri di tentativi, ma qui non si sta facendo storia, ma solo saggezza
spicciola, da tutti i giorni)
Del fascismo poi non parliamo. Invece che
eliminare l'influenza religiosa dalla vita politica, come era nelle premesse,
siamo giunti, per puro cinismo politico, al punto che prelati e gerarchi erano,
usando un'espressione comune a Milano, “ culo e camicia” con lo stato italiano, fino a giungere ai
gloriosi patti Lateranensi per cui l'italia diventava un paese pretamente democtatico.
Ed in misura a volte maggiore, altre minore lo e'
restato tutt'ora.
Ambedue i tentativi fallirono miseramente per
quanto riguarda la eliminazione della componente religiosa Ma non bastava semplicemente uno stato laico?
Laicamente laico?
E regolarsi secondo un brutale detto romano “ e
chi vo' Cristo se lo prega?” (ovviamente al posto di Cristo ci puo essere
Jahave', Allah, Shiva, Vishnu, etc....
Budda no, perche il buddismo non e' una religione, e' una filosofia di vita ed
una disciplina spirituale)
Ed ala
religioni “ istituzionalizzate” si puossono anche aggiungere , come religioni non spirituali,
alcune dottrine politiche, il Comunismo, il Nazismo.
Ma questi tentativi di societa “ laiche” fallirono anche
poiche' nel tentativo di creare societa'
ideali, crearono invece estremi fanatismi che portarono, (ponendo nel caso
della Germania Hitler al posto di Dio) ,
alla Shoah, alle SS, alle deliranti dichiarazioni di Goebbels e Himmler
che seguitavano a parlare della vittoria
della Germania quando anche i
sassi vedevano la catastrofe, ai
fanatici disumani stermni nei
gulag siberiani dello stalinismo, ai massacri da carneficina di milioni di
persone in cambogia nell'inseguimento di un ideale apparentemente migliore, ma
in pratica orribile.
.
Ed ancora se pensa a tutte le atrocita' commesse a
vario titolo in nome di una politica o di una ideologia ci si domanda dove sia
finito il buon senso lasciando il posto
al fanatismo che e' forma somma di stronzaggine. Si pensi alla foibe in
Dalmazia, ai massacri citati di POL POT
in Cambogia, a Sabra e Chatila, ai
Desaparecidos in Argenina, ai massacrati in Chile., ….
Ancora una volta: si rinuncia a pensare con la
proria umanita' e buon senso, e si abdica in favore di principi esterni a noi,
dettati da altri, o, in qulche caso dalla propria presonale follia..
Altri ai quali, in politica, giova che voi seguiate il leader o l'IDEA!
INCROCIO TRA
STUPIDITA' E STRONZAGGINE.
Abbiamo visto , o almeno lo spero, come stupidita'
e stronzaggine siano ( per usare un linguaggio tecnico)' GRANDEZZE” ( o
fattori) tra loro indipendenti.
E' quindi
possibile che esse si incrocino
formando un variegato universo di combinazioni'.
Tali possibilita' possono essere schematizzate in
un diagramma nel quale in ordinate vi sia rappresenta in positivo la saggezza (
che poi nell'asse negativo diventa stronzaggine) ed in ascissa l'intelligenza,
che nella parte negativa, ovviamente, rappresenta la stupidita'.
E chiaro quindi che un individuo qualsiasi puo ´ “ cadere” in uno
dei seguenti quattro quadranti:
1)
saggi intelligenti
2)
stronzi intelligenti
3)
stronzi stupidi
4)
saggi e stupidi
___________________________________________________
Alcune di queste categorizzazioni stupiranno,
eppure esistono.
Per esempio si dira' : “ ma come si fa ad essere
saggi e mediocri? ( o stupidi).... e' una contraddizione”
Qui si fa una confusione tra due concetti: una
cosa e' comportarsi saggiamente per
comune buon senso, natura pacifica,
senza che questo comportamento sia
necessariamente il risultato di una maturazione di consapevolezza.;
altra cosa e' comportarsi saggiamente avendo consapevolezza delle proprie
scelte e del proprio agire, avendo maturato valori e comportamenti dopo
una introspezione alla ricerca del
proprio “Se´ ”
Senza assolutamente voler diminuire
nessuno, ma con rispetto, un
povero pastore che vive nelle montagne ,magari analfabeta, quando viene in
paese , sa di non essere nel suo ambiente e cerca di agire cautamente per
timore di commettere errori.
Pur non essendo
“ di mondo” (o per genetica o per
mancanza di istruzione ) si comportera´ con prudenza, senza volere attrarre la
attenzione, sfuggendo dal protagonismo, o da atteggiamenti aggressivi,
derivanti da un sentimento di perecepita inadeguatezza, chiedendo gentilmente
come puo', in caso di dubbio.
Costui si
sta comportando , in modo istintivo, saggiamente. La paura del danno fisico od economico, e la
paura del ridicolo, e´ spesso, ma non sempre,
suggeritrice di compotamenti
saggi e non avventati, non aggressivi.
,
Altra posizione di colui che dopo avere raggiunto
, con intellgenza, la consapevolezza di cose
e´il proprio io maturo, si comporta saggiamente. Spesso costui fu in passato anche egli influenzato
negativamente da padri, religione, politica etc; ma poi con la verifica dei
fatti che la vita avra' presentato si sarao sempre piu avvicinati ad un
comportamento saggio..
Cioe' un comportamento “ saggio” e consapevole
richiede intelligenza , maturita' ed introspezione.
In questa categoria vi sono anche alcuni soggetti
che , nati fortunati, sono riusciti a raggiungere comportamenti saggi senza
doversi scrollare di dosso tutta una serie di condizionamenti imposti al
bambino dall'ambiente.
Ve ne sono, e ve ne saranno certamente.
Io propendo invece a pensare che quasi tutte le
persone che nascono vengano quasi 'PUNZONATE in qualche forma dalla societa' in
cui si vive, e che normalmente la persona saggia e' quella che ha compiuto un
lungo cammino di ricerca interiore,
cammino punteggiato da innumerevoli difficolta' che “ il saggio” ha imparato , divenendo saggio,
a riconoscere queste come occasioni di
apprendimento e crescita, piuttusto che a caricar loro del peso di
malevoli dispetti posti sul
cammino da una natura matrigna.
“Ahi, natura matrigna, questi i diletti sono che
tu porgi ai mortali, uscir di pena e' diletto fra noi”
Poeta ,e forse filosofo , cosi´il nostro Giacomo Leopardi. Ma
certamente non saggio. (o non saggio a sufficienza)
Devo pero' ammettere che la natura, nel caso suo,
non era poi proprio stata generosa...e che di conseguenza aveva sviluppato una
profonda amarezza esistenziale derivante
dalla frustrazione di essere “estraneo”,
non normale, emarginato ed autoescluso.
L'INTELLIGENZA:
vi sono vari modi di definirla e valutarla: in
modo tecnico, con il quoziente di intelligenza, con tests attitudinali, quali capacita'
meccaniche, grafiche , matematiche , linguistiche etc.
Se ne possono valutare gli effetti :“ tizio e' una
persona capace “ “ Caio e' uno che sa fare”
“Sempronio e' un inconcludente”
Se ne puo dare una valutazione intuitiva, dicendo
semplicemente “ Tizio e' intelligente” o comparativamente, “Tizio e' piu
intelligente di Caio”
Ma queste valutazioni a noi non interessano se non
marginalmente.
Quello che interessa e' guardare alla intelligenza
come uno strumento per ottenere un risultato;
Un po' come
dire: La pialla e' uno strumento del falegname, la chiave inglese del meccanico, il nastro
isolante dell'elettricista, l'intelligenza dell' uomo
Insomma la intelligenza ci serve per ottenere
quello che vogliamo, sia esso un risultato tangibile ( guadagnare di piu') che
un accreditamento presso amici (quant'e' simpatico! Quanto e colto! Quanto e interessante!) o
presso il capo o presso ...la moglie del
capo,; o una promozione, un maggior potere.... in Sicilia dicono “ cummannari
e' megghiu ca futtiri”
Si piuo capire quindi come spessissimo la
intelligenza venga messa la servizio del nostro obiettivo.
Gratificazione o volonta', e spesso potenza e
comando..
E qui che scatta il meccanismo.
Chiarito che la strunzitudine e' un atteggiamento
psicologico, e non genetico, e che ha a che fare con le motivazioni, e'
chiarissimo che tali motivazioni useranno gli strumenti dell'intelligenza
disponibile nel soggetto affetto da tale atteggiamento .
Per cui, ritornando ai quattro quadranti di prima,
ora ci limiteremo all'esame di due di essi:
Gli stronzi
stupidi e quelli intelligenti.
E da tempo ormai noto che i danni causati dagli
stupidi sono di molto maggiori di quelli causati dai criminali ( che una loro
intelligenza, anche se distorta, la
hanno, e quindi in certa misura sono prevedibili).
Ma qui non
si discute di stupidi, ma di stronzi, che, come detto precedentemente possono
essere stupidi od intelligenti.
Ambedue le categorie sono perniciosissime, anche
se in forma diversa.
Lo stronzo
stupido e' senz'altro piu frequente., essendo la stupidita' largamente diffusa.
Normalmente, essendo, per lo meno fino a poco
tempo fa, bassi livelli di efficienza
associati anche a bassi livelli di qualifiche professionali, capitava
frequentemente che alcuni di questi
personaggi entrassero nei bassi livelli delle amministrazioni, ritenendosi il
loro lavoro non eccessivamente impegnativo intellettualmente.
I problemi nascevano quando appariva un qualche
tipo di contenzioso dal quale si poteva uscire col buon senso e non con la
regola.
Ma per definizione lo stupido/stronzo non sa
utilizzare il buon senso,( se cerca di usarlo, il suo di buon senso, fa danni)
e quindi causa , specie se in una pubblica amministrazione, nell'altro che
richiede un servizio reso, una irritazione, che cresce tanto piu quanto piu impervio diventa il funzionario
(stupido e stronzo) che si oppone.
Ne deriva un confronto serrato in cui il
funzionario, in questione, sentendosi a disagio e privo di mezzi, ricorre come
spesso avviene alla sua autorita'. Al suo grado, al suo potere.
In altre parole si chiude la porta del
ragionamento, del pragmatismo e si apre quella della autoritarismo, della
raegola rigida, della ideologia.
Da quel momento in poi il discorso diventa
impossibile a.... a meno che....
Non si ricorra alla psicologia.
Gran parte di questo genere di persone, pur non
dotate eccezionalmente, hanno pur sempre
una primitiva percezione delle loro limitatezze; un po' per la constatazione
che spesso le loro azioni non sortono il risultato voluto, un po' perche' colleghi e clienti li avranno
piu' e piu' volte messi difronte alla loro inadeguatezze.
E chiaro quindi che un personaggio del genere
portera' la sconfitta stampata nel cuore ed un senso di debolezza esistenziale.
La sola cosa che lui pensera' che potrebbe
proteggerlo sara' la applicazione meticolosa e letterale delle regole e leggi,
poiche' cosi' avra assolto al suo compito
senza avere corso il rischio di errori.
Un funzionario in questa condizione sara' il piu
irragionevole degli impiegati e non arretrera' di un millimetro da quella
corazza burocratica data a lui dalla regole e procedure; Una specie di carapace
che lo protegge.
E se per caso
vi dovessero scappare frasi che incrinano il carapace di autorita'
costituita, si scatenera' su voi la rabbia repressa da sempre per le
frustrazioni subite.
Da quel momento i regolamenti e leggi verranno
branditi come una spada vendicatrie,
nella maniera piu codina e restrittiva.
Un tale individuo e' necessariamente condannato, e
sara' fortuna nostra e sua se seguitera' a fare solo un lavoro banale e
routinario, uscendo dal quale rischia di creare danni.
Non essendo neppure particolarmente dotato non
riuscira' neppure a capire la ragione dei suoi errori e sara' inevitabilmente
condannato a ripeterli.E a non evolvere verso stadi di maggiore consapevolezza.
Quest'uomo,
piccolo e timoroso dell'essere scoperto
avra´una sola ambizione`; di essere iconosciuto per quello che lui vorrebbe
essere: bisognera blandirlo, elogiare il
suo fare, implicare ceh nessuno ha riconosciuto I sui meriti etc,,
“ Non dite mai a una stronzo che ´uno stronzo;
potrebbe fare o stronzo”
(Ppaolo Pasolini)
Ben altro sogetto e´ lo stronzo intelligente.
Costui invece normalmente avra' come motivazioni
5)
il desiderio di primeggiare
6)
il desiderio di essere riconosciuto come detentore
di un qualche potere o diritto.
7)
il desiderio di esercitare, spesso in modo
'pressorio” il potere conferitogli
8)
Spesso puo “ godere” del potere di mettere gli
altri in sofferenza
Di questo atteggiamento se ne
conoscono alcuni stereotipi`; il mobbing, lo stalking, il bullying i quali sono
tutti manifestazioni di vigliaccheria secondo il detto “ deboli con i forti e
forte con i deboli”.
Quello che
e´tragico e´che spesso I “tiranni” di oggi, garzie al potere acquisto per
intelligenza e meriti, si trasformano da sofferenti “ subitori” in feroci
incalzanti persecutori!!!
La presenza di individui tali all' interno di un
gruppo sociale ha poteri dirompenti nel contesto sociale stesso, spesso perche'
il “capo” e' contento dei risultati del funzionario, ,
anche se
aggressore, e quindi ignora il problema, ed i sottoposti invece vengono portati
all'orlo della crisi nervosa e talvolta al suicidio.
Costoro, stronzi intelligenti (ma non saggi in quanto stronzi), utilizzano
tutte le loro conoscenze acquisite e la loro ( malformata, ancorche'
tecnicamente funzionante intelligenza) per emergere , schiacciare, negare con
sillogismi e menzogne la realta', il tutto giocato sul filo dell' equivoco sul
filo del rasoio, in modo che una ispezione dall' alto difficilmente troverebbe
materia di procedimenti disciplinari.
Questi tipi
di stronzi sono piu' dannosi dei primi nel senso che colpiscono la societa´
nel
profondo, in modo attivo, direi propositivo in senso negativo, distruttivo.
I primi ( gli stupidi) invece colpiscono la
societa' passivamente e solo nell' inefficiente funzionameno della macchina
sociale.
E' veramente materia di congetture chi sia di piu´ dannoso e chi meno.
Un cosa pero c'e da dire a favore delle stronzo intelligente: che
spesso, essendo intelligente, comincia a considerare che gli schemi mentali che usano per affrontare
la realta´lo hanno ocndotto in situazionii difficili, in cui vi e´sofferenza;
che invece che scaricare la responsabilta´del
disgio sul mondo circostante forse
sarebbe opportuno rivedere alcuni atteggiamenti; la responsabilita' dei suoi
contrasti e fallimenti non sta tutta dall'altra parte, che se avesse agito,
forse, in altro modo,... che ormai tanti amici gli dicono che....e che talvolta
il gioco stronzo non ha portato frutti, ma solo avversione e disprezzo.
Coraggiosissima ammissione di questo fondamentale cambiamento e maturazione la si
trova nel libro di Bocca, (una delle
intelligenze giornalistiche piu acute e profonde degli ultimi sessanta anni), “Il provinciale”. Cresciuto in ambiente fascista ed inconsapevomente
indottrinato , scrive testuamente:
“Qundo comincio' il nostro antifascismo? Difficile dirlo.......Non era un ntifascismo
ideologico per la democrazia, per I partiti...... ma una costante crescente fatica e sofferenza per le
menzogne, la presa in giro del militarismo, .. che aveva minacciato il mondo
intero ed ora mandava I nostri soldati
in guerra , sulle Alpi, letteralmente in brache di tela''.
Una tale
“conversione” puo´ generre un
completo disorientamento: si sonoperse le cooprdinate rifutate e non si hanno ancora le maturita´necessarie
per vivere scegliendo. Si rischia di entrare in un modo ostile da ubriachi.
Mentre prima aveva solo regole, leggi e certezze,
arroganza, prevaricazione etc...ora comincia a domandarsi se per caso non ci
sia del vero in quello che a lui e' stato detto e che lui stesso ha
constato......
Ed allora, gli angeli in cielo canteranno
Alleluja, perche' un essere umano condannato dalla societa' ad essere uno
stronzo, comincia a realizzare che forse
comprendendo meglio le cose e gli altri si puo vivere im maggiore armonia e...
non lo sa, ma potrebbe addirittura raggiungere una qualche forma di saggezza.
E' certmente un po' come il film pasoliniano “
Accattone” in cui quest'essere umano,passa. con grarnde impegno e dolore, da
una ignominia ad una minore, ma sulla via del miglioramento.
INDOTTRINAMENTO
e' chiaro
che in questa disciplina la fase di indottrinamento e' essenziale/esiziale.
Esistono categorie a rischio.
Esse sono;
9)
figli di padri autoritari , intransigenti e non
autorevoli, politicizzati
10) figli di madri bigotte frustrate e sessuofobe
11) ragazzi inviati in seminari a 10 anni
12) ragazzi vissuti in ambienti militari ( esercito, polizia, finanza; marina e aereonautica sono meno a rischio essendo il rapporto piu
personale e meno funzionale)
13) appartenenza a un corpo militare, di polizia ,di finanza
14) appartenenza a ordini religiosi rigorosi ( domenicani, gesuiti, opus
dei, comunione e liberazione)
15) appartenenza a scuole religiose coraniche , cristiane , ebraiche
16) a sette piu o meno legali ( massoneria, opus dei , testimoni di jeovah
)
17) appartenenza a gruppi politici rivoluzionari
18) adepti a sette negromantiche o
sataniche,
19) burocrati delle amministrazione dello stato o del parastato
20) Appartenenti a gruppoi sportivi “ultras”
individui comunque ai quali viene affidata la
gestione di un potere, un qualsiasi potere anche minuscolo (pulire le strade, o
guidare la tifoseria) i quali dimentichino di dovere agire al servizio del
cittadino e della comunita' e non gia' nel tentativo di ottenere un potere ed
un riconoscimento finora negato loro dalla vita.
Gruppi “ a
rischio”, come detto, e quindi gruppi
nei quali le manifestazioni di stronzite estrema ( struzitudo in fase acuta)
sono piu frequenti, ma` per fortuna gli
individui infettati dal virus sono proporzionalmente relativamente pochi, ma
che bastano ad avvelenare la vita agli altri.
CIRCOSCRIZIONE DELLA STRONZAGGINE.
Non e' assolutamente detto che un irritante
impiegato postale, pignolo sino all'iverosimile nel controllare pesi
imballaggi, legature, piombini o cere lacche,
compilazione dei moduli completa
ed esauriente, con tutte le lettere in stampatello e tutti i campi
correttamente riempiti anche quelli in pratica irrilevanti ai fini della
spedizione, in grado di respingere tre o
quattro volte una spedizione in quanto non compilata ed eseguita perfettamente,
e a costringere il malcapitato cittadino a fare tre volte la stessa fila, non
e' detto che quello stesso impiegato postale, uscito dall'ufficio non si
trasformi in una persona assolutamente normale, che parla a voce alta al bar,
che parcheggia la sua auto a spina, o in doppia file, pur avendo un parcheggio libero, che si fermi ed aiuti la vecchietta ad
attraversare la strada etc, ossia che si comporti, a volte anche male, ma come
fanno gran parte dei cittadini normali.
Sono stati prodotti vari documentari che
mostravano come alcuni dei piu' feroci fanatici persecutori nazisti, eran poi
amorevoli padri e mariti, che si occupavano del cane o del canarino.
Perche?
E' semplice, perche nelle azioni normali essi non
rilevavano ( ma altri si) la possibilita' di esercitare sul prossimo la loro
azione di potere.
Ossia: la strunzitudine in ogni individuo (
perche' ognuno di noi ne ha un poco e
per qualche tempo) non e' a 360 gradi comprendente tutto lo spettro
delle attivita' dell' individuo.
Esistono settori in cui quel particolare soggetto
si comporta da stronzo, mentre poi in
altri settori della vita risulta essere una persona assolutamente normale ed
accettabile,
Facendo un esame di coscienza io stesso mi
sono riconosciuto colpevole di
atteggiamenti “ da stronzo”, spesso per stanchezza, stress frustrazione...
e veniamo al prossimo capitolo,,,
STRONZITUDINE' CONTAGIOSA.
Quante volte vi sara' capitato di dovervi
scontrare con qualche funzionario (pubblico o privato) che si comporta con voi
(esercita su di voi un potere ) in modo scortese, scorretto e quindi vessatorio,
ossia: stronzo.
Alle prime noi, persone presumibilmente normali ed
equilibrate facciamo finta di non
cogliere, tiriamo innanzi, sperando che quella puntata sia solo una puntata
occasionale,
I problemi cominciano quando alla prima segue una
seconda puntatina e d una terza, fino a che noi non ci spazientiamo e diciamo
dentro da noi ah si? Vuoi fare lo
stronzo? Ed allora faro' lo stronzo pure io” ed inizia uno scontro di volontà
negative che dopo poco si sviluppa in urla, minacce, denunce reclami, viene
pronunciata la famosa frase : “ Ma lei non sa chi sono io!” alludendo ad un
potere che l'offeso normalmente esercita nell'ambito delle sue attività'
professionali, ora chiamato in causa in maniera del tutto impropria'
E amaro constatarlo: spesso alcuni di noi,
altrimenti del tutto normali, tirati per i capelli, si comporteranno infine
forse peggio del provocatore.
Basta considerare quante volte nei giornali di
cronaca si legge “ accoltellato per futili motivi”
Eh no! Cari cronisti. E come dire che la polveriera
e' esplosa per una futile scintilla.
La scintilla ci sara´ stata, e pure futile,
ma c'era anche la polveriera che aspettava solo di essere esplosa!
Pasolini ha detto: “ Non dite mai a una stronzo
che ´uno stronzo; potrebbe fare o stronzo”
(Ppaolo Pasolini)
si potrebbe chiosare su questa frase dicendo:
“ Non dite mai a una stronzo che e´uno stronzo;
potresti cominciare a comportarti da stronzo pure tu”
COMPORTAMENTO DELLO STRONZO.
Come dicevo all'inizio, quando si dice “ quello e'
uno stronzo” ci si riferisce essenzialmente al comportamento che si evidenzia nei rapporti sociali od
interpersonali.
Il libro di
Stutton ne fornisce una abbondante serie di esempi, specialmente
bell'ambito lavorativo aziendale. Ma essi possono essere rilevati
frequentemente nella vita comune di
famiglia o fra amici.
Non e' possibile per l'autore (io) citare
esempi dalla sua vita vissuta, per ovvi motivi , anche se numerosai ed
alcuni dei quali passati a miglior vita ( per noi).
Vi e pero' nelle filmografia una vasta messe di
esempi di personaggi che non agiscono in
modo maturo o saggio.
ESEMPI DA FILMOGRAFIA
IL VIGILE
(italia 1964?)
Il film prese spunto da un fatto di cronaca di una quarantina di anni fa.
Un vigile motociclista della polizia municipale
romana, elevo' contravvenzione ad un automobilista, il quale, seduta stante
contesto' al vigile di avere lui
parcheggiato la sua moto di servizio
in luogo non consentito.
Arso dal sacro fuoco del rigore legale,(
dimostrazione paradigma del rigororso rispetto
delle leggi) il vigile elevo'
contravvenzione alla sua stessa moto, suscitando un vespaio nella
amministrazione capitolina e sui giornali (stronzo stupido)
Ne fu creato un personaggio, impersonato da
Alberto Sordi che, in quanto vigile, diventa un feroce “ applicatore” del
codice, incappando poi nel solito parlamentare che gli fece passare un sacco di
guai.
Tipico esempio di colui che invece di applicare le
regole con ragionevolezza, le applica in modo intransigente e stupido.
DONNE SOLE SENZA UOMINI (Iran 2008)
Amarissima
storia sulla condizione della donna iraniana.
Il periodo e' quello della rivoluzione iranica
contro le multinazionali del petrolio.all'epoca di Mossadeq.
Vi sono tre donne;
La prima di alta borghesia, e moglie di un
generale.
Conduce una vita
decisamente da alta borghesia, ma ad essa fa riscontro in casa una
situazione di oppressione. Lei deve solo ubbidire al dettato del marito ( stronzo forse anche capace,ma privo di
intelligenza umana) che sindaca anche sui di lei vestiti e coiffure, per non
menzionare altro, succubo di paradigmi autoritari e maschilisti.
Stanchissima del situazione, incontra un suo ex
amore, che le fa credere di offrirle una vita diversa di affetto e rispetto.
Lei lascia il marito, si trasferisce nella su casa
di campagna e fa una festa alla quale si presenta l-ex fidanzato che la ha tentata, accompagnato dalla sua “
nuova fidanzata”
Qui vi e' l' esempio di due stronzi emeriti: Il marito, (paradigma autorita e machismo) che pur di esercitare il
dominio distrugge la vita della moglie (stronzo si; se stupido o no dipende dal
fatto che se il generale ne abbia
acquisito un vantaggio- liberta'- o svantaggio- immagine del marito
abbandonato)
L'amante invece e' stronzo di prima grandezza:
colpisce duramente ed inutilmente un
essere umano ( stupido che non ottiene nessun vantaggio) che non lo aveva mai colpito, per fare mostra
delle sue doti di galante tombeur de femmes.( paradigma : macho vincente)
Sempre nello stesso film, sorella e fratello. La
sorelle e sottoposta ad un controllo strettissimo dal fratello. ( paradigma :
condizonamento social-religioso)Non puo visitare se non amiche conosciute, e
viene accompagnata dal fratello ( paradigma : esercizio del potere). Viene
promessa in isposa ad un uomo non amato, piu' anziano,imposto dal fratello.
Per fuggire si finge morta, e scappa via
raggiungendo la moglie del generale, dove con lei inizia una vita di donna
normale. In grande semplicita'.
Ma il fratello la scopre, la trascina via
brutalmente in casa e lei si uccide.
Esempio di stronzaggine generata dall'integralismo
religioso.
Terza storia. Una fragile ragazza e costretta a
prostituirsi in un bordello.
Tra gli
altri riceve un uomo che poi rincontrerà. Infatti la ragazza fugge e vene
accolta nella casa della generalessa,
dove comincia a recuperare da una anoressia grave.
Ma avvenne che il custode della proprieta' e
proprio l'uomo che per ultimo la ha posseduta nel bordello; costui la ricatta
psicologicamete fino a che la anoressia riprende e lei muore.
Il custade e ancora un esmpio di stronzaggine
grave. (paradigma :non puo astenersi dal far vedere ed esercitare il suo
potere di macho fino alla morte della
ragazza. Stronzo stupido)
L'ARPA BIRMANA, ( Giappone forse 1960)
riferimenti bibliografici non disponibili
1959
regia Ichikawa,
una guarnigione giapponese e' intrappolata in una grotta circondata
dalle truppe inglesi. Non esiste scampo. La alternativa e': o ci si
arrende o si combatte fino alla morte.
Discussione accesissima:
gli uni
dicono: la guerra e' persa! Che senso combattere e morire per
nulla?(pragmatismo)
Gli altri dicono “ bisogna combattere perché i
compagni che sono morti lo sarebbero stati invano!
(Ideologia)
Quindi
dobbiamo combattere e morire pure noi per il loro e nostro onore” ( Ideologia)
Moriranno tutti, meno uno.
Chiarissimo
esempio . ( Paradigma: Stronzaggine
ideologica al limitite della follia):
Distaccatamente costoro preferirono morire una
morte inutile trascurando la vita utile
in ossequio ad un principio sterile,
TRAVOLTI DA
UN INSOLITO DESTINO NELLAZZURRO MARE DI AGOSTO (1974)
Regia Lina Wertmüller. With
Giancarlo Giannini, Mariangela Melato, Riccardo Salvino.
Due i personaggi, la signora “bene” di ricca
famiglia imprenditrice milanese,( Mariangela Melato) ed il marinaio siculo al
servizio.(Giannini).
Si
allontanano dallo yacht sul gommone per capriccio della signora, sconsigliata
dal marinaio. A causa di una panne al
fuoribordo i due approdano ad un ' isola
deserta.
Nella prima fase prevale il complesso di superiorità' delle “ padrona” che bistratta e
pretende di essere servita come a bordo. ( Paradigma . Complesso di
superiorita´di classe che si manifesta
in comportamenti arroganti e poco
rispettosa della umanità' dell'altro e sopratutto della situazione reale)
Poi il marinaio si ribella, e consapevole di
essere in grado di sopravvivere da solo , al contrario di lei, le impone una
tirannia maschilista ( paradigma: potere del piu forte e del maschio) alla
quale lei si assoggetta finalmente
capendo con intelligenza che le conviene adattarsi e lo fa fino al punto di innamorarsi di lui. (amore da dipendenza,
non da apparteneza)
Salvati da un elicottero, e ritornati alla viita “
civile” la signora ritorna al suo
schema, con delle sfumature di tenerezza nei confronti di lui; lui invece
e´completamente dissociato e non riece ad accettare questo nuovo e vecchio
risvolto della vita,
In questo film si osserva la lotta tra due tipi di
stronzitudine : quella dello stronzo intelligente :snob, da superiore, della
Melato che poi intelligentemente viene
ridimensionata dalla realtà pragmatica per sopravvivere, e Lui, che da quasi schiavo diventa maschio padrone che stronzeggia alla grande per maschilismo e
revanchi
IL SORPASSO (1962)
Un film di Dino Risi con Vittorio Gassman,
Claudio Gora, Jean-Louis Trintignant, Catherine Spaak
Il
faccendiere truffaldino e senza scrupoli ( v. Gassman) travolge nel vortice
impetuoso di una vita godereccia un
giovane e serio nuovo amico (J.l.Trintignant).
Il Gassman, gasato dalla apparenze che riesce a
proiettare come uomo di successo, lo trascina Trintignant in una serie di
avventure apparentemente allegre ma
intimamente squallide, fino a che in questo delirio di onnipotenza fa una manovra
errata che porta alla morte il suo giovane amico.
Anche qui
la stronzitudine si rivela nello smodato desiderio di apparire di essere
riconosciuto ammirato, di far credere. ( paradigma: potere dal fatto di essere riconosciuto, famoso di
(apparente) successo e totale non
curanza degli altri)
Ma essendo
intelligente al vedere il cadavere
dell'amico morto ripensa silenziosamente la suo modo di vivere in stonzitudine.
( stronzo intelligente)
Resta da vedere se gli effetti shoccanti della
tragedia avranno sul personaggio l'effetto catartico che ne dovrebbe derivare.
Ma qui entrano in gioco gli stamina e la consapevolezza.
UNA GIORNATA
PARTICOLARE (1966)
Regia di Ettore Scola. With Sophia Loren, Marcello
Mastroianni, John Vernon.
Case popolari costruite dal fascismo per
alloggiare i senza tetto della Roma
sventrata.
Un capo famiglia, imbevuto di retorica fanatica
fascista (presumibilmente il fascismo gli aveva dato la casa), in divisa con
camicia nera e fez, lascia la casa a
passo militaresco ( stronzo ideologico e
stupido) seguito dai figli indottrinati dal padre, a rendere omaggio a Hitler
in visita a Roma. mentre ovunque risuonano da altoparlanti inni per
l'occasione
In sua assenza, la moglie, lasciata sola
materialmente e affettivamente, trova rifugio nelle barccia di un
disadattato omosessuale che le
restituisce un senso alla sua umanita' e femminilità' fino a che il marito non
ritornerà'.
Tragiche le due figure: il marito che non sa di
essere un oggetto nelle mani del potere, e che , ancor peggio , sconfinato nel
fanatismo maschilista, installa nei figli lo stesso malefico seme( stronzo
stupido); e della moglie una splendida e convincente Sophia Loren, che
annullata nella sua identita' di donna, trova il solo rifugio tra le braccia di
un omossessuale (M.Masrtroianni) reietto dalla societa' autoritaria, il solo
che riconosca la sdi lei umanita' .
Chiaramente un esempio di stronzitudine,
ovviamente quella del marito.
E, in un certo senso, anche quella della moglie
che si e' comportata fino a quel momento secondo lo stereotipo imposto dalla
societa': madre ed amante forzata, senza diritti ne' voce.
Regia di Daniele Luchetti. With Elio Germano,
Riccardo Scamarcio, Angela Finocchiaro.
Storia di due ragazzi nati in provincia ( Latina,
originariamente Littoria, fondata dal fascismo e abitata da ex reduci della I
guerra mondiale) vivono con la madre in un un ambiente povero culturalmente.
Lo zio, sfegatato fascista, indottrina il fratello
piu giovane che diventa col crescere un
fanatico picchiatore. ( paradigma:
stronzo indottrinato ed inconspevole) . Ma col passare del tempo si
rende conto quella non essere una vita vissuta in positivo, e si allontana
dall'estremismo mentre il fratello maggiore diventa un membro di una
organizzazione di lotta armata di sinistra.( paradigma: stronzo ideologico
politico, intransigente)
Anche qui il seme dell' intransigenza politica
seminata fin da presto sviluppa comportamenti “ stronzi” che poi vengono
corretti dall'uso delle intelligenza e del buon senso che guarda alla realta'
per quella che e'.
.
SALVEZZA E RISCATTO.
Dagli esempi riportati, che rappresentano in maniera forse leggermente
forzata realta' esistenti nella vita reale,
si posso ricavare semplici conclusioni,
riportabili benissimo alla vita
vissuta.
Mentre lo stronzo stupido non ha alcuna
possibilità' di salvezza, lo stronzo intelliegente puo' redimersi, salvarsi.
Infatti essendo intelligente cominciera' , ( come
gia´illustrato) piano piano a percepire che la verita' non e' solo la sua, che
il torto non e' solo degli altri, che forse egli stesso poteva fare di meglio, che dopotutto l' “altro”aveva fatto quello che aveva
potuto, che , insomma la realta' delle cose non era solo quella che lui pensava
essere vera, ma che forse, esisteva anche un altro modo di vedere la vita ed i
rapporti interpersonali e di lavoro.
E che talvolta la ragionevolezza suggerisce di
rinuciare a certi obiettivi che ci siamo proposti, se non sono esiziali, a
fronte di una maggiore pace sociale,
E questo movimento di apertura alla critica sia
esterna che interiore richiede un grosso coraggio. Infatti in quel momento si
comincia a minare il castello di quelle “certezze” che ci hanno permesso di essere assertivi
arroganti, privi di dubbi e quindi apparentemente forti e dominatori.
Cominciamo a guardarci all'interno per scoprire
che poi, dopo tutto non siamo molto meglio degli altri se non altro per il
fatto che riconoscendoci come imperfetti cominceremo a cercare di miglioraci.
E' per questo che penso che lo stronzo
intelligente, che nella sua fase virulenta e' certamente molto piu' dannoso
dello stronzo stupido, in quanto usera' i suoi strumenti intellettuali per
conseguire il risultato che gli
suggerisce la sua motivazione ( distorta); ma quando poi inizia il cammino
di riemersione dalla vita “immaginaria” a quella reale ha delle ottime
possibilita' di diventare una persona matura,
equilibrata che puo'
contribuire alla vita degli altri e
della stessa societa', con sua personale sodddisfazione per la maturita´e i risultati conseguiti.
STRONZAGGINE DA ESPERIENZA.
Da tuto quanto descritto si evince che e´l'esperienza
che conduce la persona intelligente ad
allontanarsi dal pericolo di Cadere in
compotamenti poco saggi.
Ma vediamo
cosa e´un'esperienza: non e´altro che
un evento le cui conseguenze ci fanno riflettere e ne traiamo delle conclusioni
che saranno poi , se non regole di vita,
dei forti orientamenti per le scelte future.
Anche qui si cela pero' un pericolo, se tali “
regole “ invece di essere interpretate come
criteri informatori, diventano invece criteri decisionali discriminanti.
In tal caso la persona , nel cammino della
( sua ) vita saggia, diventa intransigente ed inavvicinabile, per lomeno
su quei punti nei quali ha raggiunto una
decisione finale.
In realta bisognerebbe, come si fa negli
aereoplani con gli equipaggimenti, verificare ciclicamente le prorie convinzioni, a meno che queste non siano
assolutamente immutabili.
Io non ho usato droghe se non in una breve storia
( costituita da tre episodi).
Un amico, tornato dal VietNam mi propose di
provare una “ canna” di mariuana.
Inesperto, fumai come fosse una sigaretta e mi
sentii male, malissimo.
A distanza
di anni, attribuendo la “colpa” al mo amico che non mi aveva avertito, ci
riprovai , con calma, e con una
erba leggera.
Mi sentii
dinuovo male.
Non ci credevo: Possibile che tutti la fumano
e trovano che e´un' esperienza
gratificante e io no?
Allora , una terza volta, da solo in casa, accesi una paglia e ne
trassi una boccata, una, una sola. E mi sentii male.
Trassi la
conclusione non demolibile che io e la mariuana non potremo mai andare
d'accordo.
E nessuno
potra´ mai farmi cambiare idea.
Ma tornando al generale, molti uomini di grande
successo, “ self made men” partiti dala gavetta,
intelligenti, dotati di spirito
imprenditoriale eccezionale cadono poi nelle ttrappola di credere che la
sola verita´, la sola esoerienza valida sia quella da loro acquisita, che ,del resto, li ha portai al successo.
Uno famoso ,Borghi , creatore dell'ignis, che poi
ha dovuto cedere l'azienda, perche le sue idee non andavano piu bene in un mondo industiale organizzato, Rossi ( Comau) anche
lui ha percorso la stessa strada. Per non parkare di Enzo Ferrari che, pur
essendo un grande, spesso faceva
soffrire per indisponibilita´ed intransigenza i suoi collaboratori.
PERDIZIONE E FANATISMO.
Se invece
il soggetto in questione dovesse progressivamente spostarsi verso forme estreme per impersonare una idea, una qualsiasi idea, si avrebbero
fenomeni di vero e proprio fanatismo.
Non e' detto che il fanatismo in quanto tale debbe
essere necessariamente pernicioso.
Vi sono forme di “ fanatismo” che sono
relativamente pacifiche, anche se spesso dannose.
Esempio sotto gli occhi di tutti: un concetto
validissimo, come la difesa dell'ambiente,
e' poi diventato in mano a gruppi estremisti un impedimento ideologico
intransigente per anni alla
realizzazione di opere di grande utilita'per la comunita', causando, di
conseguenza danni alla comunita' stessa.
Si consideri i ritardi irragionevoli alla
realizzazione del raddoppio delle autostrada , di ferrovia TAV, , la opposizione alle pale
eoliche, che sono proprio una soluzione ad uno dei problemi ai quali sono
piu´sensibili; l'ambiente etc.
O la caccia alle streghe di quelli che fumano:
che non si fumi nei locali pubblici chiusi mi sembra logico e giusto;
che si voglia proibire di fumare all'aperto o che in un aereoporto
internazionale non vi sia un angolo per fumatori mi sembra estremismo talebano!
Anche un sentimento positivo, quale l' amore per
gli animali se divenuto ossessivo; per
cui vi sono persone che dedicano la loro vita a nutrire i gatti per strada,
a trascurare magari familiari o se
stessi.
Ma credo questo ricada nella patologia
psicologica.
E' tragico poi quando “L'IDEA” , sia essa tratta
da una qualsiasi ideologia sia politica
che religiosa,o che sia una migrazione verso un universo di narcisismo
autocrate, diventa follia.
Deliri di potenza quali quelli di Hitler, Pol Pot,
Mussolini,Stalin, che hanno condotto a morte milioni di persone . Pur di
ottenere un obiettivo, per folle che fosse.
Se non altro Stalin un risultato lo ha raggiunto, ha fatto uscire
la Russia dal Medio evo e lo ha reso una potenza industriale. Ma a che prezzo!
Non si puo dire altrettanto per i suoi compagni di
follia.
Un posticino lo si potrebbe dare anche a
Napoleone, che per la sua mania di grandezza, ha distrutto miloni di famiglie
in francia e russia, ha devastato le
casse dello stato e si e costruito un olimpo napoleonico costosissimo ed a sua
gloria quasi esclusiva.
Anche in questo Stalin non ha mai ecceduto nelle
manifestazioni esteriori di potenza.
Anzi era molto schivo. Un egocentrico introverso.
PRINCIPI ED IDEOLOGIA.
Da tempo mi piaceva dire “ se in una discussione
qualcuno esordisce con la frase “io sono un uomo di principi”, guardatevene;
e´probabile che sia uno stronzo” , allora detto ed usato nella accezione
comune, ora nella accezione tecnica da me proposta.
Recentemente, in una delle poche trassmissioni
di confronto politico guardabili, ,o
meglio ascoltabili , Omnibus , delle La7 condotta in modo mirabile dai
mderatori e probabilmente dopo avere “
scelto” patecipanti provvisti di un
sufficirntr senso del rispeto delle idee
altrui, si sono trovati antagonosti
rappresentanti della destra e della
sinstra
La
disscussione sostanzialmente verteva sulle vicende Inglaro e Welby.
Le opinioni erano ovviamente diametralmente
opposte.
E le ragioni del dissenso erano strumentalmente
parlando, esattmente le stesse.
I
fautori della liberta´ di scegliere di morire con dignita venivano
tacciati di essere schiavi di una ideologia
che arrogantemente dava un
primato alla volonta dell singolo
indivduo a fronte dell valore
della tutela della vita, legge di
natura che esorta alla vita in ogni caso.
Dall'altra, i tutori del valore della vita intesa
come valore primigenio, venivano
accusati di essere loro schiavi di una
ideologia basata sulla tradizione biblico cristiana, rinuncindo cosi' alla lume del
ragionevolezza, che e´il solo valore
riconoscibile in un mondo razionale da chiunque, e che pero' non
bandisce fenomeni che razionali non siano.
Questa opposizione di punti di vista
inconciliabili porta a scontri
inconciliabili,
Ogni
patecipante accusa l'avversario delle stesse colpe delle quali egli stesso
viene accusato,
Ora se si
accetta, per facilita´di trattazione lo
schema grossolano, ma non privo di un sensato fondamento, che se si giudica in
base a criteri esteni, a paradigmi, ad
ieologie rigide , si rischia di agire da
“stronzi” , ne deriva immediatamente che nelle discussini , specialmente
politiche, laddove esista una contrapposizione viscerale delle due opinioni,
inevitabilmente i contendenti uni
verranno bollati di stronzaggine
e viceversa ; da cui i sorrisetti sarcastici, ;le battute al vetriolo , il
darsi continuamente sulla voce, le contine interruzioni fino a che il citadino,
disgustato dalla palestra delle ugole tonanti e della maleduczione sia formale
che intellettuale, si disgusta e guarda
un programma meno stupido; il grande fratello.
Adesso
vogliamo fare un esercizio intellettuale?
Prima di tutto, nel mondo reale attuale, quello in
cui viviamo, come definireste un Valore, e come un Principio?
Quale di queste voci qui elencate sono valori e
quali principi ( o ideologie)
la patria
la
religione \
Iddio\
la vita
la fedeltà
la
verginità
la lealtà
la
responsabilità
la
solidarietà
La
legalita´
l'amore per
gl animali
la
rappresentatività
la
testimonianza
la
costituzione
la
giustizia
la
fiscalità
la
autonomia,
la
responsabilità
l'onesta´
e cosí via.
Mi sembrerebbe di poter dire tutte queste voci possono essere catalogate
come valori o principi; solo che I principi non sono sottoponibili a critica e
verifica; i pricipi portano allo scontro, i valori portano all'incontro.
Ciascun di queste voci , come detto, potrebbe
essere intrepretata come principio o
come valore.
Probabilmente dipende da noi.
A seconda di come classifichereste , se valore o
principio, il complesso di quest concetti vi potrete riconoscere come uomo di
destra o di sinistra ( per cortesia non
riesumiamo dalle rispettive tombe comunismo e fascismo!)o , se volete, come
persona ragionevole o intransigente, questo naturalmente con tutte le possibili
sfumature di grigio.
E si puo' dire
che ladddove esite tolleranza e rgionevolezza, non esite stronzitudine,
laddove invece alberga rigore e
intransigenza e molto difficile che la sronzitudine non sia di casa.
CONCLUSIONE
L'atteggiamento
fastidioso e nocivo da me individuato come “ stronzitudine” e'
essenzialmente un atteggiamento psicologico, che nulla ha che fare con la
genetica.
Si dovrà cercare
di neutralizzare tali individui secondo strategie diverse (
deresponsabilizzazione, esecutivita', e
rimozione della gratificazine che deriva al soggetto di tale
atteggiamento come indicato da Robert Sutton)
Un modo puo essere quello di lodarli ( e farli
contenti e coglionati) Ma questo vale solo se l'incontro e´occasionale. Se
invece
Altro modo:
semplicemente ignorare l'individuo, consegnarlo alla sua insignificanza. Con
questo atteggiamento pero' si puo suscitare l' aggressivita occulta.
Se lo stronzo e´un capo, ossia ha un potere
diretto su di voi, la cosa diventa difficile, ma si esce dal campo della
analisi per entrare nel campo delle strategie di difesa. Ed in questo certamente
il libro di
Sutton puo essere molto piu utile delle
mie esrcitazioni analitiche.
Franco Papone
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