18 dicembre 2016

L'EX SINDACO, IGNAZIO MARINO, OSPITE SULLA SETTE DI LILLI GRUBER

 


 
 
Ieri sera, a 8 e mezzo di Lilli Gruber, Marino ha riconosciuto l'errore, preso, una volta eletto, dalla elaborazione del programma di iniziative e cose da fare, di non essersi minimamente occupato della scelta della squadra dei consiglieri e degli assessori del PD che l'avrebbe affiancato in Campidoglio. Raggi invece, scegliendo evidentemente male, della sua squadra si è occupata perfino troppo. Marino riconosce come grave un altro suo errore: non essersi opposto all'imposi...zione da parte di Renzi-Orfini di assessori esterni, tipo Esposito, calato da Torino a fare da controllore/mazziere. Avrebbe dovuto opporsi fermamente, sottolinea Marino, e chiamare in sua difesa il popolo a manifestare. Chi è stato eletto dal popolo ha pieno diritto di governo e non deve sottostare a nessun potere esterno. E così, Marino dice, dovrebbe fare anche Raggi rifiutando il diktat sulla formazione della sua Giunta da parte di un comico che risiede a Genova. Marino precisa pure che mentre lui è stato cacciato per essersi opposto alle logiche del consociativismo che domina Roma, Raggi può invece continuare a governare in virtù del fatto che lei con quella logica, che si regge sul potere dei palazzinari, ha accettato di convivere. Quindi quel potere che ha rifiutato ed espulso lui, perché a quella logica totalmente refrattario, è riuscito a piegare Raggi. Risultato attuale: Marino, tornato a insegnare all'università in USA, annuncia che non si candida a segretario del PD, Partito al quale non è neanche più iscritto, e confessa sorridendo di non coltivare neanche il desiderio di tornare a fare politica.
Quindi: Amen. Ma così non diventa ancora più inevitabile e fatale che le prossime elezioni le vinca il Movimento 5 Stelle?
 
Gian Carlo Marchesini

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