29 dicembre 2016

UN PASSO INDIETRO NELLA STORIA

 
 
 
La querelle innescata dal voto al palazzo delle Nazioni Unite sulla condanna richiesta da : Nuova Zelanda, Venezuela ed altri sulla occupazione dei territori della Palestina , continua . Il leader israeliano Netanyahu attacca adesso oltre che Obama anche il segretario di stato Kerry , profilando addirittura un complotto ai danni di Israele . Le cose non stanno così , si fa un grave torto al diritto internazionale ed alla storia . Premetto a scanso di equivoci che ho simpatia e solidarietà per Israele ma la posizione del suo primo ministro mi sembra giuridicamente e politicamente errata e grave poiché può condurre come già avvenuto in passato a far esplodere il Medio Oriente con tutte le conseguenze sulla pace mondiale che ne possono derivare. Una cosa mi sembra chiara : il diritto internazionale non permette che uno Stato chiunque questo sia , possa aumentare la sua base territoriale con un' appropriazione di territori a seguito di una guerra . Dopo il conflitto del 1967 la cd guerra dei Sei Giorni, Israele occupava : il Sinai, a sud , territorio egiziano, il Golan a nord territorio siriano, la Cisgiordania ad est territorio Giordano , la striscia di Gaza ad ovest territorio egiziano e Gerusalemme . Salvo Gaza ed il Sinai questi territori sono rimasti in mano israeliana . L'ONU con la Risoluzione n. 242 obbligava Israele a rientrare nei confini ante 1967 , assumendo che soltanto così era possibile creare due territori e due stati . Israele con una scelta politica bipartisan ha rifiutato questa soluzione, asserendo che la risoluzione ONU non sarebbe valida in quanto i territori de quo , non appartenevano salvo il caso egiziano a Stati sovrani e legittimi ma erano solo il frutto del Mandato britannico sulla Palestina , rimasto a seguito dell'accordo Siket/ Picot del  1917 . Questa tesi israeliana appare a molti assolutamente peregrina ed illegittima . Che avrebbe dovuto fare la Comunità internazionale ai tempi della prima guerra del Golfo . Il problema oggi si ripresenta con l'Ucraina ed con il Tibet . In Medio Oriente l'idea fatta propria dall'alto ONU due territori due stati, sembra quella più ragionevole . Da parte israeliana invece si ha la sensazione che si stia lavorando per screditare le istituzioni legittimamente elette degli Stati l' uscente Amministrazione USA, il suo presidente Obama ed il suo segretario di Stato già candidato presidenziale Kerry , si voglia svalutare l' ONU definita un " luogo dove si chiacchiera ma non si decide " e si stiano invece " valorizzando " delle intese " ad personam " come quella in fieri con il neo- eletto presidente Trump ! Questa a ben vedere mi sembra un  passo indietro nella storia , un ritorno ad una sorta di coltura politica " tribale " . Da una scelta politica così radicale non possono conseguire che danni gravissimi ed attentati alla pace mondiale . Oggi come ieri il Medio Oriente costituisce un luogo dove potrebbero esplodere delle contraddizioni , una guerra ed un suo allargamento mondiale , per questo le Cancellerie mondiali più responsabili sono giustamente preoccupate .

Luca Giordano


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