Un Papa giovane e bello che ama, beve, fuma. Un Papa elegante sontuosamente vestito che patisce, si appassiona, si emoziona tra crisi depressive ed entusiasmi come qualsiasi umano. Un Papa che subisce oscuramento e perdita perfino nella fede che esista Dio, e ha amicizie forti, e le tradisce, e si innamora di una bella ragazza, ne favorisce fecondità e maternità trascorrendo il suo tempo libero nel migliore dei modi: ninnando, coccolanndo e pulendo al fantolino il culo. Un Pa...pa furioso, durissimo e spietato che, inginocchiato nottetempo nel centro del piazzale di una stazione di rifornimento illuminato dai fari di una cerchia di camion, implora Dio di punire suor Antonia, una bestia di suora che sfrutta le miserie dell'Africa. Un Papa che a quarant'anni non ce la fa ad uscire dalla solitudine dell'orfanità in cui, scomparendo. lo hanno lasciato i suoi genitori abbandonandolo a otto anni in un orfanotrofio. Il tutto magnificamente ripreso e girato in scorci di immagini e scenari splendidi e pose sublimi di statue ieraticamente, carnalmente nude. Un Papa così non è mai esistito e mai esisterà. Solo Sorrentino con il suo genio l'ha potuto inventare e fatto entrare sotto la pelle. Grazie al talento strepitoso di Jude Law. Non perdetevi, vi prego, nessuna delle dieci puntate di The Young Pope. Una cavalcata raffinata e selvaggia tra l'estetica, la teologia, la grazia e la rabbia iconoclasta.
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