Pubblichiamo un gustoso ricordo tracciato da un iscritto del PD del neo Presidente del Consiglio quando era candidato alle primarie del PD per Sindaco di Roma. Josi è un "vecchietto" tosto, che non sa stare al suo posto e spesso e volentieri fà anche domande impertinenti. Da monello.
Il nuovo governo Gentiloni è la prova di quanto il Pd rispetti la
volontà del voto popolare. Il referendum aveva come tema la riforma
costituzionale, ma Renzi ne ha voluto dare una valenza politica. Gli
elettori hanno bocciato Renzi ed hanno bocciato il suo governo.
Con assoluta noncuranza e con la regia del segretario Renzi, il PD ha
varato un nuovo governo fotocopia peggiorativa di quello precedente.
Gian Carlo Marchesini ha puntualmente sottolineato le gravi
manchevolezze (per usare una espressione garbata) nella scelta dei
politici e delle posizioni loro assegnate (vedi articolo pubblicato il 14 dic.).
Parliamo di Paolo Gentiloni. P.G. è discendente della famiglia dei conti
Gentiloni Silveri, nobili di Filottrano, Cingoli e Macerata. E' nipote
di Domenico Gentiloni Silveri nostro Professore di Scienza delle
Costruzioni negli anni sessanta. Era garbato lo zio, è altrettanto
garbato, educato ed elegante il nipote. Ha avuto una gioventù in totale
contrasto con la sua attuale carriera politica. Ha frequentato il
Movimento Studentesco di Capanna ed è stato segretario per il Lazio del
gruppo maoiosta del Movimento Lavoratori per il Socialismo. Dopo aver
conosciuto Realacci e Chicco Testa ha virato verso i verdi fino a
diventare portavoce di Rutelli ed assessore al Giubileo nella prima
giunta rutelliana nel 1993. E' stato uno dei fondatori della Margherita
ed un leopoldino della prima ora. E' stato Ministro delle Comunicazioni
dopo Gasparri. Tutti i suoi provvedimenti di riforma del settore non
sono mai stati approvati in particolare la sua proposta di
regolamentazione della comunicazione su internet.
Ha partecipato alle primarie per la scelta del candidato PD alle
elezioni per il Sindaco di Roma : l'esito ha visto, come sappiamo, la
vittoria di Marino con il 55 %, con Sassoli secondo con il 27 % e
Gentiloni tristemente terzo con il 18 %. Durannte la campagna per le
primarie si presentò al mio Circolo (il Circolo Italia
Lanciani in via Catanzaro). Nel suo discorso di candidatura disse che per Roma si
apriva un futuro estremamente positivo : l'elezione di Papa Francesco
avrebbe portato milioni di pellegrini a Roma a rimpinguare le casse
comunali. Al termine della sua presentazione gli fu rivolta una domanda
che era anche una critica : D. : "Lei ha parlato di
molte cose, anche interessanti, ma non ha fatto il minimo cenno alla
grave corruzione che ha inquinato la città ed anche l'amministrazione
capitolona. Come giustifica questa omissione ?" R. : "Ha ragione, è
vero. Ma per combattere la corruzione sarebbe necessario avere un
partito forte alle spalle". D. : "Sì, ma se il sindaco sarà lei, il
primo che dovrà combattere la corruzione sarà lei". R. : "Ha ragione, ma
bisognerebbe avere il fisico". Testuale.
Per sua fortuna Gentiloni non è stato eletto sindaco. Sarebbe stato
semplicemente massacrato. Da primo ministro avrà comunque vita più facile.
volontà del voto popolare. Il referendum aveva come tema la riforma
costituzionale, ma Renzi ne ha voluto dare una valenza politica. Gli
elettori hanno bocciato Renzi ed hanno bocciato il suo governo.
Con assoluta noncuranza e con la regia del segretario Renzi, il PD ha
varato un nuovo governo fotocopia peggiorativa di quello precedente.
Gian Carlo Marchesini ha puntualmente sottolineato le gravi
manchevolezze (per usare una espressione garbata) nella scelta dei
politici e delle posizioni loro assegnate (vedi articolo pubblicato il 14 dic.).
Parliamo di Paolo Gentiloni. P.G. è discendente della famiglia dei conti
Gentiloni Silveri, nobili di Filottrano, Cingoli e Macerata. E' nipote
di Domenico Gentiloni Silveri nostro Professore di Scienza delle
Costruzioni negli anni sessanta. Era garbato lo zio, è altrettanto
garbato, educato ed elegante il nipote. Ha avuto una gioventù in totale
contrasto con la sua attuale carriera politica. Ha frequentato il
Movimento Studentesco di Capanna ed è stato segretario per il Lazio del
gruppo maoiosta del Movimento Lavoratori per il Socialismo. Dopo aver
conosciuto Realacci e Chicco Testa ha virato verso i verdi fino a
diventare portavoce di Rutelli ed assessore al Giubileo nella prima
giunta rutelliana nel 1993. E' stato uno dei fondatori della Margherita
ed un leopoldino della prima ora. E' stato Ministro delle Comunicazioni
dopo Gasparri. Tutti i suoi provvedimenti di riforma del settore non
sono mai stati approvati in particolare la sua proposta di
regolamentazione della comunicazione su internet.
Ha partecipato alle primarie per la scelta del candidato PD alle
elezioni per il Sindaco di Roma : l'esito ha visto, come sappiamo, la
vittoria di Marino con il 55 %, con Sassoli secondo con il 27 % e
Gentiloni tristemente terzo con il 18 %. Durannte la campagna per le
primarie si presentò al mio Circolo (il Circolo Italia
Lanciani in via Catanzaro). Nel suo discorso di candidatura disse che per Roma si
apriva un futuro estremamente positivo : l'elezione di Papa Francesco
avrebbe portato milioni di pellegrini a Roma a rimpinguare le casse
comunali. Al termine della sua presentazione gli fu rivolta una domanda
che era anche una critica : D. : "Lei ha parlato di
molte cose, anche interessanti, ma non ha fatto il minimo cenno alla
grave corruzione che ha inquinato la città ed anche l'amministrazione
capitolona. Come giustifica questa omissione ?" R. : "Ha ragione, è
vero. Ma per combattere la corruzione sarebbe necessario avere un
partito forte alle spalle". D. : "Sì, ma se il sindaco sarà lei, il
primo che dovrà combattere la corruzione sarà lei". R. : "Ha ragione, ma
bisognerebbe avere il fisico". Testuale.
Per sua fortuna Gentiloni non è stato eletto sindaco. Sarebbe stato
semplicemente massacrato. Da primo ministro avrà comunque vita più facile.
Josi Giobbe
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