18 dicembre 2016

LA DIREZIONE PD E ALTRI FATTI DOMENICALI

LA DIREZIONE PD di Luca Giordano



L'assemblea del PD . Da quello che emerge riportato dai media sembrerebbe che un'atmosfera surreale abbia caratterizzato, questa domenica, l'assemblea del PD e si fosse estesa anche ad altre forze politiche . Intendo dire che tutto questo " consenso " sul mattarellum e sul fare il congresso a suo tempo , mi lascia perplesso . Iniziamo dal mattarellum . Fu cambiato perché non funzionava come ci si aspettava che dovesse funzionare . Certo il porcellum era peggio ma il mattarellum non si era ben adeguato ad una realtà formata da tre grandi forze politiche piuttosto che due di tipo bipartitico . Adesso con PD , 5 Stelle e Destra saremmo allo stesso punto . Il mattarellum 2.0 con un premio di maggioranza , legato con una camera eletta al 75% con il maggioritario mi lascia perplesso . Ma un sistema semplice , liberare , senza complicati recuperi, scorpori , liste " civetta " NO eh ? Boh ? Talvolta mi chiedo se sono io ad essere stupido e non arrivare a capire le cose , oppure che siamo governati da " menti raffinatissime " capaci  di condurci sulla Luna e verso l' infinito ed oltre come nel famoso cartoon ??  Boh ? Il carattere autoreferenziale della nostra politica e' troppo radicato in profondità ! Ha ragione Ferruccio De Bartoli , che dice " ma dove sono tutti quelli che avevano votato l'italicum ?" Si quelli che si sperticavano a dire tanto bene del l'italicum per l'appunto ed adesso sono tutti per il mattarellum ? Non vorrei che quasi quasi tra la classe politica facesse capolino la voglia di diventare tutti Mattarelliani come sono stati fino ad ieri Napolitani , eh si ... facimmo ammoino paisa' cu sta a poppa aisse a pruaa e cu sta a pruaa aisse a poppa "
Aiuto povera Italia stiamo proprio inguiati !!!

LA DIREZIONE PD di Gian Carlo Marchesini
Seguendo in diretta la direzione del PD. Franceschini e Cuperlo parlano come il prete bello di Parise incantava dal pulpito della chiesa la domenica. Hanno voci rotonde, da soprano adolescente, parlano a raffica che sembrano fare a meno del respiro, si chiamano l'un l'altro per nome - Matteo, Gianni, Dario, Paolo - come vecchi compagni di merenda, o boys scout. Citano di tutto, da Pasolini all'Ecclesiaste. Sembrano eterni ragazzi precocemente invecchiati ma sazi e compiaciu...ti di vivere nella bambagia. Ma si sa bene che sono pronti a scannarsi il giorno dopo senza tregua. Del Rio afferma perentorio che non esiste solo l'alternativa tra capitalismo e populismo (ma una volta il secondo non si chiamava comunismo?). E continua dicendo: noi dobbiamo ripensare di nuovo il capitalismo non come distruzione, ma come opportunità. E conclude: la lotta al populismo si fa con il municipalismo. Delrio, o delirio emiliano? Pittella invece strepita e urla: senza Renzi non si vince! E cita a conferma le grandi vittorie elettorali dei socialisti in Romania e Bulgaria. E non dice nulla sul rifiuto e rigetto che il Sud e i giovani hanno espresso nei confronti delle politiche di Renzi. Delirio lucano puro.
Altre perle dalla direzione del PD.
Nicola Zingaretti: "Molto bene Renzi: ha avuto coraggio e ha aperto una fase nuova nella vita del Pd. Una fase utile all'italia che richiede la generosità, la passione e lo spirito di servizio di tutti", scandisce il presidente della Regione Lazio. Sarà questo un esempio perfetto del servo encomio? Giachetti invece sbotta nei confronti di Speranza: «Hai una faccia da culo!» - corretto poi in un più massiccio bronzo. Forse voleva dire che la faccia di Speranza è fatta a guisa di un culo fuso nel bronzo. Insomma, un insulto nell'insulto. Gotor ha commentato: «Giachetti è uno squadrista da operetta.» Quando i boys scout perdono la pazienza e gettano la maschera.

------------------
LA PREDICA DOMENICALE DI SCALFARI sempre di GCM


Ecco che arriva puntuale con la predica domenicale su La Repubblica la bocciatura di Renzi da parte di Eugenio Scalfari, Urano che divora i suoi figli.
"E' proprio una difettosa politica economica ad avere scatenato la rabbia sociale manifestata con i No referendari. Il 60 per cento degli italiani aveva questo in corpo contro il 40 per cento dei Sì, ma quel 40 non è affatto di Renzi. A guardar bene i voti renzisti si aggirano sul 25, massimo 30 per cento. E il Pd non è affa...tto compatto, la dissidenza interna è molto critica e non lo seguirà, D’Alema non lo seguirà, Franceschini non lo seguirà. Ed infine Gentiloni non lo seguirà. Non a caso, l’attuale presidente del Consiglio ha in varie sedi dichiarato che il suo governo cesserà di esistere quando gli sarà stata tolta la fiducia. E chi può toglierla se non Renzi? Con il suo 30 per cento? Si può tollerare questo sforzo? Con quali effetti sulla sua campagna elettorale? L’esame di questa situazione ci fa pensare che Gentiloni porterà il suo governo fino al 2018 in pieno accordo con Mattarella. Poi si vedrà."
GCM

Nessun commento:

Posta un commento