27 aprile 2016

CASO REGENI :ADESSO BASTA!





“Ma adesso basta: che andasse al diavolo!”questo è stato il commento finale dell’intervento di una presentatrice della tv egiziana su Giulio Regeni. E sembra proprio che quel “adesso basta” sia stato adottato dalle autorità egiziane che ieri hanno proceduto all’arresto di giornalisti ed oppositori , come anche di un consulente della famiglia Regeni, rei di aver richiesto la verità sulla morte di Giulio e su altre morti fortemente sospette. Infatti in Egitto sembra ormai una pratica quotidiana quella di essere arrestati e di non tornare vivi a casa. Ma la protesta contro il regime dispotico egiziano che aveva preso inizio da un episodio singolo, con il passare del tempo e le resistenze passive del governo per fornire una collaborazione credibile per la soluzione del caso, sono andate via via montando. Così il caso Regeni è diventato un caso emblematico , un caso simbolo sulla repressione praticata dal regime fascista egiziano che si libera dei suoi oppositori con una crudeltà inaudita e con un cinismo degno del nazismo. L’importanza geopolitica ed economica dell’Egitto non possono più essere le foglie di fico sotto cui nascondere le vergogne di questo paese. Non è più un caso italiano ma un caso internazionale.
Deve essere l’Europa, culla di civiltà, a reclamare a voce alta e soprattutto unita giustizia e democrazia per un popolo che vede la sua opposizione oppressa. E l’Italia , senza  ipocrisie e fingimenti, deve fare la sua parte.
“Adesso basta” lo diciamo noi.
Domenico Fischetto

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