Con
Javier Camara, Ricardo Darin e Dolores Fonzi
Musica
Nico Cota
Un
film melanconico ma molto dolce. Javier Camara e Ricardo Darin - ben condotti da Cesc Gay - sono
i due interpreti straordinari che rendono quasi leggero il dramma attraverso
pochi dialoghi, sguardi, semplici gesti e sottili emozioni.
Due
amici ex rommates si rincontrano dopo
parecchio tempo in un momento tragico della vita di Julián: ha il cancro e gli rimangono
pochi mesi di vita. Il suo amico Tomas – che ormai vive da qualche tempo in
Canada dove ha anche moglie e figli canadesi – lo va a trovare appositamente a
Madrid dove Julián, attore argentino, vive e lavora da molti anni. Sembra che
uno dei grossi problemi che abbia Julien sia quello di trovare una “famiglia
adottiva” a Truman, il suo cagnolone bullmastif
e compagno affettuoso, per potergli garantire affetto dopo la propria morte.
Ospite
inaspettato ma molto gradito, Tomas assisterà Julián negli incontri con i medici (sia
il suo sia di Truman), con il direttore del teatro che gli ha già trovato un
sostituto per la parte, con le aspiranti ragazze che vorrebbero adottare il
cane, con il figlio che studia ad Amsterdam e vive in una houseboat, e
nella complicata relazione con la cugina Paola che, in qualche modo, si prende
cura di lui in questa fase terminale. Nei quattro giorni di permanenza di Tomas
a Madrid abbiamo modo di notare varie sfumature nei caratteri dei due protagonisti
e vari incastri di relazione tra i due, più estroverso e istrione l’uno, più
contenuto e intimista l’altro. In un delicato gioco di alti e bassi, tra
l’umoristico e il serioso, assistiamo alla rappresentazione di uno
straordinario bel rapporto di amicizia fra maschi – dove c’è un’accettazione
completa tra persone anche con visoni diametralmente
diverse - abbastanza raro nella realtà.
I
luoghi sono più allusi che narrati così il giardinetto, dove Truman si
sgranchisce le zampe, o l’albergo sul vicolo madrileno, ma anche i
ristorantini, e il canale di Amsterdam dove volano Tomas e Julián da
Madrid per pranzare con Nico suo figlio. Ottimo l’accompagnamento musicale e la
chitarra classica che conduce l’inizio e la fine del film.
GHISI GRÜTTER
GHISI GRÜTTER
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