I divorziati risposati non sono più respinti dalla chiesa. Bene, Ma prima che me lo dicesse il Papa, come credente, ci ero arrivato da solo. Ho molti amici in queste condizioni e non li ho mai considerati "diversamente sposati".
Questa notizia è l'ennesima prova che sono tanti i credenti
che precedono la chiesa nelle sue "innovazioni". Anzi, queste
arrivano proprio grazie alle rielaborazioni dei credenti, che
con la loro disubbidienza critica impongono alla teologia
ufficiale un aggiornamento del proprio pensiero, per sanare la
distanza accumulata con la teologia reale. Questa circolarità di
stimoli base-vertici è fondamentale per la contemporaneità del
messaggio evangelico. Soprattutto per riassorbire tutte le
tossine di intolleranza che la chiesa ha prodotto nei secoli
verso gli "atipici", fino a toccare il punto più drammatico con
l'inquisizione.
L'avvento delle costituzioni nazionali e delle convenzioni
universali ha consolidato il principio di una uguaglianza
esigibile, che la religione ha sempre annegato nel concetto di
fraternità auspicabile. Oggi, grazie alla tenacia dei credenti
adulti. i separati risposati entrano in piena dignità nella
chiesa. E' un bel giorno, ma c'è ancora da lavorare per chi -
come i sostenitori dell'eutanasia, gli omosessuali ed altri - è
ancora fuori.
Massimo Marnetto
Nessun commento:
Posta un commento