Un momento della Manifestazione dell'ANPI
Ieri , 25 aprile, si è tenuto il
consueto corteo dell’ANPI che si è snodato dall’Arco di Costantino a Porta San Paolo.
I
partigiani testimoni di quell’eroico periodo storico insieme ai cittadini hanno
sfilato fino a Porta San Paolo dove,
sferzati da una tramontana gelida, si sono stretti intorno al palco. Piccoli
interventi sono stati tenuti da vecchi partigiani che hanno portato la loro
testimonianza alla cittadinanza di Roma e alla giovani generazioni che numerose
avevano preso parte al corteo. Non ci sono stati incidenti e la manifestazione
si è svolta ordinata e disciplinata, controllata a distanza da un’ ingente forza
di polizia che apriva e chiudeva il corteo.
Banchetti per la firma ai referendum costituzionali e all’ abolizione dell’Italicum
sono stati letteralmente presi d’assalto da cittadini desiderosi di
sottoscriverli.
Presenti vari personaggi della
politica italiana come anche il candidato sindaco per Sinistra per Roma, Fassina,
che ad un certo punto aveva imboccato la scaletta di accesso al palco, ma è
stato fermato in tempo.
Nel frattempo a via Tasso si svolgeva
una cerimonia in memoria delle vittime
che in quel posto terribile trovarono la morte e immani sofferenze. A questa cerimonia ha partecipato la comunità ebraica
che non aveva preso parte al corteo dell’ANPI in aperto dissenso alla partecipazione di gruppi che contestano
lo stato di Israele."Vexata quaestio" questa tra la Brigata Ebraica e i gruppi
sociali, per non parlare della rappresentanza palestinese, che hanno fatto
perdere il senso del 25 aprile a vantaggio di polemiche contingenti che nulla
centrano con la Resistenza italiana. Particolare interessante che a questa
cerimonia in Via Tasso ha partecipato l’ex presidente emerito Napolitano. Mentre
il Presidente in carica Mattarella, insieme al Presidente del Consiglio, il
Presidente della Regione e il Commissario Straordinario di Roma avevano partecipato in mattinata ad una
cerimonia all’Altare della Patria . Anche i presidenti di Camera e Senato hanno
partecipato a cerimonie in altre città.
Quindi come abbiamo brevemente
riportato tutto il gotha della politica italiana è stato impegnato ieri in manifestazioni
e cerimonie per commemorare il 25 aprile.
E i nostri piccoli politici nostrani
che hanno fatto?
Di Fassina abbiamo detto: diligentemente
presente a Porta San Paolo . La candidata del M5S, in linea con le
caratteristiche del suo movimento, ha voluto dare un tocco di originalità portando il
suo omaggio alle vittime della Resistenza, con la visita delle Fosse Ardeatine il
giorno prima in bicicletta. Veramente impressionante la performance della
candidata di questo movimento che in una dichiarazione ha sottolineato non essere
Roma una città che è possibile percorrere in bici. Veramente originale. Se non ce lo avesse detto lei non ce ne saremmo accorti!!!! . Staremo
a vedere cosa saprà fare im proposito qualora risultasse vincente alle prossime
elezioni.
Di Giachetti non abbiamo
notizie. Può darsi anche che fosse da qualche parte , ma noi non l'abbiamo visto.
Ma è nel II Municipio che si è consumata la performance celebrativa più "originale". Infatti quasi tutti i candidati del PD , con la candidata allo strapuntino di presidente, si sono recati in
processione a porre corone di alloro e a commemorare le numerose lapidi che si
trovano su questo territorio poste per onorare la memoria delle vittime trucidate dai nazifascisti . Fulminati sulla via
di Damasco. Le lapidi, ignorate negli anni passati , quest’anno hanno avuto l’onore
e il privilegio di essere visitati da cotanta bella gente. E’ proprio vero: le
prossime elezioni smuovono le memorie indurite dei giovani politici, li
rende più saggi , più responsabili ma soprattutto autocelebrativi sulle rispettive pagine di facebook
Nulla di nuovo sotto il sole: in
campagna elettorale si fa di tutto per accaparrarsi le simpatie degli elettori.
Anche porre corone di alloro alla memoria di chi sarà poi presto dimenticato.
Domenico Fischetto
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