26 aprile 2016

LE PROSSIME AMMINISTRATIVE A ROMA FANNO BENE ALLA RESISTENZA





                      Un momento della Manifestazione dell'ANPI


Ieri , 25 aprile, si è tenuto il consueto corteo dell’ANPI che si è snodato dall’Arco di Costantino a Porta San Paolo. 
I partigiani testimoni di quell’eroico periodo storico insieme ai cittadini hanno sfilato fino a Porta San Paolo  dove, sferzati da una tramontana gelida, si sono stretti intorno al palco. Piccoli interventi sono stati tenuti da vecchi partigiani che hanno portato la loro testimonianza alla cittadinanza di Roma e alla giovani generazioni che numerose avevano preso parte al corteo. Non ci sono stati incidenti e la manifestazione si è svolta ordinata e disciplinata, controllata a distanza da un’ ingente forza di polizia che apriva e chiudeva il corteo.  Banchetti per la firma ai referendum costituzionali e all’ abolizione dell’Italicum sono stati letteralmente presi d’assalto da cittadini desiderosi di sottoscriverli.
Presenti vari personaggi della politica italiana come anche il candidato sindaco per Sinistra per Roma, Fassina, che ad un certo punto aveva imboccato la scaletta di accesso al palco, ma è stato fermato in tempo.
Nel frattempo a via Tasso si svolgeva una cerimonia  in memoria delle vittime che in quel posto terribile trovarono la morte e immani sofferenze. A  questa cerimonia ha partecipato la comunità ebraica che non aveva preso parte al corteo dell’ANPI in aperto dissenso  alla partecipazione di gruppi che contestano lo stato di Israele."Vexata quaestio" questa tra la Brigata Ebraica e i gruppi sociali, per non parlare della rappresentanza palestinese, che hanno fatto perdere il senso del 25 aprile a vantaggio di polemiche contingenti che nulla centrano con la Resistenza italiana. Particolare interessante che a questa cerimonia in Via Tasso ha partecipato l’ex presidente emerito Napolitano. Mentre il Presidente in carica Mattarella, insieme al Presidente del Consiglio, il Presidente della Regione e il Commissario Straordinario di Roma  avevano partecipato in mattinata ad una cerimonia all’Altare della Patria . Anche i presidenti di Camera e Senato hanno partecipato a cerimonie in altre città.
Quindi come abbiamo brevemente riportato tutto il gotha della politica italiana è stato impegnato ieri in manifestazioni e cerimonie per commemorare il 25 aprile.
 E i nostri piccoli politici nostrani che hanno fatto?
Di Fassina abbiamo detto: diligentemente presente a Porta San Paolo . La candidata del M5S, in linea con le caratteristiche del suo movimento, ha voluto dare un tocco di originalità portando il suo omaggio alle vittime della Resistenza, con la visita delle Fosse Ardeatine il giorno prima in bicicletta. Veramente impressionante la performance della candidata di questo movimento che in una dichiarazione ha sottolineato non essere Roma una città che è possibile percorrere in bici. Veramente originale. Se non ce lo avesse detto lei  non ce ne saremmo accorti!!!! . Staremo a vedere cosa saprà fare im proposito qualora risultasse vincente alle prossime elezioni.
Di Giachetti non abbiamo notizie. Può darsi anche che fosse da qualche parte , ma noi non l'abbiamo visto.
Ma è nel II Municipio che si è consumata la performance celebrativa più "originale". Infatti  quasi tutti i candidati del PD , con la candidata  allo strapuntino di presidente,  si sono recati in processione a porre corone di alloro e a commemorare le numerose lapidi che si trovano su questo territorio poste per onorare la memoria delle vittime  trucidate dai nazifascisti . Fulminati sulla via di Damasco. Le lapidi, ignorate negli anni passati , quest’anno hanno avuto l’onore e il privilegio di essere visitati da cotanta bella gente. E’ proprio vero: le prossime elezioni smuovono le memorie indurite dei giovani politici, li rende più saggi , più responsabili  ma soprattutto autocelebrativi  sulle rispettive pagine di facebook
Nulla di nuovo sotto il sole: in campagna elettorale si fa di tutto per accaparrarsi le simpatie degli elettori. 
Anche porre corone di alloro alla memoria di chi sarà poi presto dimenticato.

Domenico Fischetto

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