8 aprile 2016

I PRINCIPI DI TOTO' RIINA: ALCUNI COMMENTI

In una sua intervista, Emanuele Macaluso, che da vecchio dirigente del PCI siciliano di mafia se ne intende, sostiene che il libro e l'intervista di Vespa al figlio di Riina è parte congeniale di una strategia mafiosa  volta a  umanizzare la figura di uno dei capi mafiosi più feroci e sanguinari. L'immagine che di lui il libro e il figlio intervistato danno è quella di un ottimo, normalissimo padre di famiglia. Vespa e la RAI si sono prestati a questa strategia. Ecco perché, fino a quando è nelle mani di Renzi, il canone non va pagato e questi programmi ignorati.
GCM
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Gli eventi nella storia si svolgono realizzando una crescente perfezione e la storia si arresta quando si e' raggiunta la massima perfezione
 
Perlomeno cosi diceva il famoso sociologo amerricano Fukuyama  che in realta aveva scopiazzato Hegel
 
Abbiamo intervistato  il figlio del malandrino massimo , un figlio di uno peggio di Riina non e' piu' possibile intervistarlo.
 
La storia e' finita?
 
L. M.
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 Riina: pro e contro.
I fatti sono quelli che sono: la intervista non puo divenire un "non fatto"

Io ne ho vista solo parte.  Ma mi e´apparsa evidente  la appartenenza  del figlio alla cultura mafiosa. Gentile,  quasi  ossequioso, apparentemente distaante da prese di posizione per apparire  se non super partes, se non altro non coinvolto...insomma esattamente lo stesso   identico stile dell' ormai famoso Luciano Liggio, mentore nello stile elegante maifoso condiviso anche da Ciancimino,( del tutto sconosciuto, lo stile, a Toto' Riina) da Sindona, e sconosciuto perchè o presunto rincoglionito (Provenzano) o non ancora testato dalla giustizia (Messina Denaro)
Buscetta era un'altra cosa. Conosceva la Mafia ma da un certo momento in poi ha assunto caratteri moto piu ' solidi" anche se non poteva disimparare di colpo quei rituali appresi per anni.

Non credo che si sia offerto un palcoscenico perchè la mafia asserisse ancora la sua esitenza. Io la vedo piuttosto come un tentativo di vestire la pelle dell'agnello
per scivolare sotto le mani  del ciclope/opinione pubblica.  Ma non credo che ci sia riuscito. Mancava solo che indossasse occhiali neri , come Berlusconi in una delle ultime foto pubblicate.

Volete intervistare i mafiosi? Non volete farlo. Facite nu  pche cumme cazze ve pare.
Non credo che  gli italiani si faranno fregare o intimidire.
Papo

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Capisco che Bruno Vespa sia molto sensibile al tema che
le colpe dei padri non ricadano sui figli, ma questo non
puo' giustificare che il sanguinario assassino sia descritto
dal figlio come dispensatore di buoni principi.
Forse nel suo anelito ad assecondare i potenti, il nostro
ha espresso il desiderio per ora irrealizzabile del presidente
del consiglio di liberarsi dei giudici, che fanno il loro dovere.
      F. B.

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