26 giugno 2016

CARI AMICI DEL PD RENDETEVI CONTO:LA GUERRA E' PERDUTA

Pubblichiamo l'accorata lettera di un militante (ex?) PD inviata al coordinatore degli Ecodem di Roma. C'è ancora qualcuno capace di critica nel Partito Democratico.
Quindi forse c'è speranza di rinnovamento.
 
 
 
Caro Pierluigi
 
Ho la vaga impressione che  gli amici ecologisti e del PD con i quali abbiamo combattuto tante battaglie continuano a  non rendersi conto che la guerra è perduta.
Purtroppo il modello di società alternativa capace di coniugare giustizia e libertà, solidarietà e sicurezza, progresso e ambiente  non fa più parte del DNA di questo paese. Dunque il tentativo  di  ricaricare armi che sono completamente spuntate, attraverso il  consueto rito delle verifiche e dei chiarimenti, diventa non solo inutile ma anche controproducente.
Caro Pierluigi con la onestà intellettuale che da sempre ti ha caratterizzato non hai mai nascosto sotto il tappeto la spazzatura che usciva da tutte le parti; spazzatura non solo delle strade della nostra città ma soprattutto degli apparati del partito dove tutte le nostre iniziative  sono state  sistematicamente stroncate per non turbare gli equilibri di potere. E tuttavia sei stato sempre fiducioso nella azione degli Ecodem. Io non lo sono più da tanti anni e la circostanza che i risultati elettorali mi danno ragione non mi consola affatto.
Renzi è un Berlusconi senza Olgettine. Questa la definizione di un amico il quale intendeva sottolineare la continuità tra il leader attuale e quello precedente dal quale è vero  li separa (e non è poco) la concezione verso la donna, oggetto per l’uno e persona per l’altro, ma che sono uniti dalla stessa ammirazione per le  leggi del mercato  e della nazione d’oltreoceano che li esprime; leggi che per entrambi i leaders sono fattore di progresso mentre per me sono strumento  di morte. Un sistema perverso dove una infima minoranza possiede quasi tutto mentre la stragrande maggioranza non ha quasi niente. Un sistema dove la riduzione della occupazione è fonte di profitto mentre l’ambiente è considerato un nobile ideale ma del tutto inopportuno ora che c’è la crisi , con la conseguenza che,siccome la crisi c’è fin dai tempi di Adamo, dell’ambiente  non si parlerà mai più.
Ti cito due esempi. Il primo riguarda la promozione in Finmeccanica del  Prefetto Di Gennaro che per quanto mi riguarda è colui che ha capeggiato la squadra di torturatori al G8 di Genova mentre per  il Presidente del Consiglio è un valido  dirigente; il secondo si riferisce alla concezione renziana della tutela del creato quando a proposito delle trivelle afferma che se il petrolio c’è perché non prenderlo? Risposta che esprime alla perfezione quel modello culturale puramente utilitaristico che oramai  si è impadronito delle nuove generazioni, le quali sono cresciute  con una concezione del bene e del male completamente opposta a quella dei nostri genitori e dei  padri costituenti.
Se questa analisi viene condivisa sostenere  che rispetto a Berlusconi la situazione è migliorata equivale ad  affermare che rispetto allo zero assoluto un aumento del PIL dello  0,2%  è un risultato apprezzabile. Lo è, ci mancherebbe altro, lo dico per rispetto delle persone che con le 80 euro hanno potuto mangiare un pezzo di pizza ma, rispetto a quello che si aspettava la gente dei girotondi, dell’Ulivo di Prodi o dei magistrati di Mani pulite questo 0,2% è un nulla assoluto.
Caro Pier non voglio minimizzare la faticosa e oscura attività di tappabuchi che i parlamentari ecologisti hanno svolto in questi anni per salvare il salvabile ma, appunto, stiamo parlando di rattoppi; è come per dirla alla Crozza cercare di arrestare lo tsunami con lo scolapasta. Dunque se come credo la guerra è perduta non resta che lasciare ad altri il compito che ci siamo presi con baldanzosa speranza. A meno che non si voglia proclamare un'altra guerra con truppe rinnovate e soprattutto con nuove idee.
                                                                                 Ciao Aldo
 
 

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