Pubblichiamo l'accorata lettera di un militante (ex?) PD inviata al coordinatore degli Ecodem di Roma. C'è ancora qualcuno capace di critica nel Partito Democratico.
Quindi forse c'è speranza di rinnovamento.
Caro Pierluigi
Ho la vaga impressione
che gli amici ecologisti e del PD con i
quali abbiamo combattuto tante battaglie continuano a non rendersi conto che la guerra è perduta.
Purtroppo il modello di
società alternativa capace di coniugare giustizia e libertà, solidarietà e
sicurezza, progresso e ambiente non fa
più parte del DNA di questo paese. Dunque il tentativo di
ricaricare armi che sono completamente spuntate, attraverso il consueto rito delle verifiche e dei chiarimenti,
diventa non solo inutile ma anche controproducente.
Caro Pierluigi con la
onestà intellettuale che da sempre ti ha caratterizzato non hai mai nascosto
sotto il tappeto la spazzatura che usciva da tutte le parti; spazzatura non
solo delle strade della nostra città ma soprattutto degli apparati del partito
dove tutte le nostre iniziative sono
state sistematicamente stroncate per non
turbare gli equilibri di potere. E tuttavia sei stato sempre fiducioso nella
azione degli Ecodem. Io non lo sono più da tanti anni e la circostanza che i
risultati elettorali mi danno ragione non mi consola affatto.
Renzi è un Berlusconi senza Olgettine. Questa la definizione di un
amico il quale intendeva sottolineare la continuità tra il leader attuale e
quello precedente dal quale è vero li
separa (e non è poco) la concezione verso la donna, oggetto per l’uno e persona
per l’altro, ma che sono uniti dalla stessa ammirazione per le leggi del mercato e della nazione d’oltreoceano che li esprime;
leggi che per entrambi i leaders sono fattore di progresso mentre per me sono
strumento di morte. Un sistema perverso
dove una infima minoranza possiede quasi tutto mentre la stragrande maggioranza
non ha quasi niente. Un sistema dove la riduzione della occupazione è fonte di
profitto mentre l’ambiente è considerato un nobile ideale ma del tutto
inopportuno ora che c’è la crisi , con la conseguenza che,siccome la crisi c’è fin
dai tempi di Adamo, dell’ambiente non si
parlerà mai più.
Ti cito due esempi. Il
primo riguarda la promozione in Finmeccanica del Prefetto Di Gennaro che per quanto mi riguarda
è colui che ha capeggiato la squadra di torturatori al G8 di Genova mentre per il Presidente del Consiglio è un valido dirigente; il secondo si riferisce alla
concezione renziana della tutela del creato quando a proposito delle trivelle
afferma che se il petrolio c’è perché non
prenderlo? Risposta che esprime alla perfezione quel modello culturale puramente
utilitaristico che oramai si è
impadronito delle nuove generazioni, le quali sono cresciute con una concezione del bene e del male completamente
opposta a quella dei nostri genitori e dei padri costituenti.
Se questa analisi viene
condivisa sostenere che rispetto a
Berlusconi la situazione è migliorata equivale ad affermare che rispetto allo zero assoluto un
aumento del PIL dello 0,2% è un risultato apprezzabile. Lo è, ci
mancherebbe altro, lo dico per rispetto delle persone che con le 80 euro hanno
potuto mangiare un pezzo di pizza ma, rispetto a quello che si aspettava la
gente dei girotondi, dell’Ulivo di Prodi o dei magistrati di Mani pulite questo
0,2% è un nulla assoluto.
Caro Pier non voglio minimizzare
la faticosa e oscura attività di tappabuchi che i parlamentari ecologisti hanno
svolto in questi anni per salvare il salvabile ma, appunto, stiamo parlando di
rattoppi; è come per dirla alla Crozza cercare di arrestare lo tsunami con lo
scolapasta. Dunque se come credo la guerra è perduta non resta che lasciare ad
altri il compito che ci siamo presi con baldanzosa speranza. A meno che non si
voglia proclamare un'altra guerra con truppe rinnovate e soprattutto con nuove
idee.
Ciao Aldo
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