25 giugno 2016

DE MAGISTRIS IN TRASFERTA A ROMA

 
                                                 De Magistris e Varoufakis a Via Cupa
 
 
Via Cupa :una realtà volutamente ignorata dai concorrenti alla poltrona di Sindaco a Roma..
Un commissario straordinario, che ormai resta solo un triste ricordo, che ha negato la struttura del Baobab per accogliere gli immigrati. Una situazione di degrado al limite dell'impossibile: tende piazzate sulla strada, servizi igienici installati su Via Tiburtina, mucchi di immondizia, bambini che, beata innocenza, giocano a pallone sottocasa e cioè accanto alle tende. .E poi la generosità dei volontari e della gente comune, che si spendono e si fanno in quattro per soccorrere ed alleviare i disagi. Carabinieri  piazzati con i loro suv sui marciapiedi e a motore accesso per l'aria condizionata dentro l'abitacolo, e che smanettano compulsivamente i propri ipad.
 E giovedì scorso c' è stata la visita di De Magistris, neo sindaco di Napoli, e di Varoufakis , ex ministro di Tzipras. Sono venuti a portare solidarietà ed aiuto a questa comunità di persone in difficoltà .E non certo la Raggi , neo sindaco di Roma, che come primo atto, dopo la sua investitura, ha pensato bene di rendere omaggio al vero unico  potere forte   di Roma: LA CHIESA.

Domenico Fischetto

 
Leggiamo cosa scrive Baobab Experience a proposito:
 



"Se qualcuno si prende cura dei rifugiati e dei migranti, e apre il cuore a chi soffre, non dev'essere sgomberato ma sostenuto.Da quando io sono sindaco, a Napoli non ci sono più sgomberi, perché le realtà sociali che occupano gli spazi abbandonati per riqualificarli e rimetterli a disposizione della cittadinanza, sono una risorsa per la città e io vado stringergli la mano, non gli mando la polizia".
"Adesso però dobbiamo salvare l'Europa. Come? Tutti insieme disobbediremo. ...Creeremo un'agenda pan-europea, creeremo una rete di città e governi"
Grazie a Luigi de Magistris, Yanis Varoufakis e tutti i collettivi napoletani presenti, per avere portato in via cupa un'aria fresca, per aver testimoniato che un altro modello di sviluppo delle città è possibile, che si possono prendere decisioni che non si basino su valutazioni economiche e di profitto, e che quello che cercano di farci credere utopico, è in realtà realizzabile.
All'ultima domanda "Cosa fare?", entrambi hanno risposto: "Non lo so. Il futuro dovete costruirlo voi, giorno per giorno"
The future is unwritten.
Ma per quanto riguarda via Cupa, una cosa è certa: noi saremo qui fino all'ultimo migrante

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