In occasione del Natale di Roma è stata organizzata una giornata dedicata al controllo in situ della qualità delle acque del fiume Tevere: le misure sono state eseguite mediante sonde portatili e sensori elettrochimici miniaturizzati sviluppati dal gruppo di ricerca di Chimica Analitica dell’Università di Roma “Tor Vergata”. I risultati sul nuovo magazine on-line “L’acquaonline” dell’Associazione Idrotecnica Italiana (articolo a firma Noemi Colozza, MariaRita Tomei, Giorgio Scordo, Fabiana Arduini, dal titolo “Controllo ambientale delle acque del Tevere”). La proposta effettuata è di adottare la metodologia per il controllo civico nell’ambito del Contratto di Fiume.
Temporaneamente in restyling il portale del Consorzio Tiberina, verso un nuovo sistema “open” (elaborato con IRPPS-CNR) che consenta il processo di partecipazione non soltanto fino al momento dell’Atto d’Impegno sottoscritto dai contraenti del Contratto di Fiume, ma anche – e forse soprattutto – dopo, per non cristallizzare gli apporti, consentire nuove proposte, monitorare e aggiornare il Programma d’Azione, nell’ottica di una vera e propria Agenda Strategica. Ciò che costituirebbe un ulteriore elemento d’innovazione del “caso Roma” (oltre al Segretariato attraverso un Soggetto pubblico-privato, appena sottoposto ufficialmente alla Regione Lazio per la richiesta di adesione al Contratto di Fiume).
Dai Professori Carpenzano e Saggio del https://web.uniroma1.it/dip_diap/, alcune interessanti proposte maturate nel rapporto con il Consorzio Tiberina: la prossima Estate Romana da dedicarsi culturalmente al Tevere (viste anche le recenti controversie sull’uso delle banchine ai piedi di “Triumphs and Laments” di William Kentridge), una grande mostra sul “Tevere che potrebbe essere” (quasi proseguimento ideale di http://lazio.inu.it/blog/2016/04/22/roma-attraversa-il-tevere-roma-nasce-dal-tevere-e-il-tevere-la-fa-moderna%C2%94/ in occasione dell’ultimo Natale di Roma), alcune performances organizzabili a breve sui Muraglioni del Centro Storico grazie ai contatti con http://www.ilposto.org/ …… e molto altro da far confluire nel Contratto di Fiume.
Importantissime nuove adesioni (di Soggetti sia pubblici sia privati) al “Protocollo aperto” allegato: a breve sarà trasmesso l’aggiornamento dell’Albo dei Sottoscrittori. Per informazioni: tiberina@unpontesultevere.com. Per adesioni: consorziotiberina@legalmail.it.
CONTRATTO DI FIUME DEL
TEVERE NELL’AREA URBANA DI ROMA
PROTOCOLLO PER UNA
SOTTOSCRIZIONE APERTA
PREMESSO CHE
• nella Deliberazione n.320 in data 13 ottobre 2015 della Giunta
Capitolina, relativa alla <<Costituzione dell’Osservatorio Tevere sul
“Contratto di Fiume”>>, si richiama che
la Regione Lazio, con deliberazione della
Giunta Regionale del 18 novembre 2014 n. 787, ha aderito alla
“Carta Nazionale dei Contratti di Fiume”,
documento di principi e di indirizzo a cui devono ispirarsi i contratti
regionali intesi quali strumenti per il contenimento del degrado e la
riqualificazione dei territori fluviali, condividendone i principi ed i
contenuti ed impegnandosi a diffonderla sul territorio regionale; i Contratti
di Fiume sono riconosciuti quali forme di programmazione negoziata e partecipa
ai fini della riqualificazione ambientale dei bacini idrografici della Regione
Lazio, uno strumento utile a negoziare la 1 programmazione
degli interventi in cui entrano in gioco comunità, territorio, politiche e
progetti, che concorrono a far si che le politiche di tutela dell’ambiente
evolvano a delle più ampie politiche di gestione delle risorse
paesistico-ambientali; il Contratto di fiume si articolerà, in coerenza con le
previsioni strategiche del Piano di Gestione del Distretto dell’Appennino
Centrale (PGDAC.2), redatto dall’Autorità di bacino del fiume Tevere, e dei
Piani Regionali di Tutela delle Acque (PTA) già esistenti, contribuendo alla
determinazione di un sistema di pianificazione congruente e sostenibile; la
stessa Autorità di bacino del fiume Tevere ha promosso il contributo di diversi
Soggetti promotori di “contratti di fiume” nell’ambito dell’elaborazione dei
Piani Gestionali Distrettuali, anche al fine di garantire azioni ed iniziative
coordinate;
e che
la Città di Roma, anche per la specificità della propria
dimensione, riveste nell’assetto istituzionale un ruolo centrale e, nel
contesto socio-economico, rappresenta, nel distretto, l’elemento singolare per
misurare i collegamenti tra area urbana e gli ambienti circostanti che la
sostengono, e in tale contesto il “contratto
di fiume” del Tevere nell’area urbana rappresenta lo strumento
pubblico-privato inteso come patto che la Città firma con il contesto
territoriale che ad essa fa riferimento;
Roma Capitale intende sottoscrivere il Contratto di Fiume,
concorrere attivamente al processo in corso e assumere nello stesso il ruolo di
protagonista, di catalizzatore e volano di sviluppo sostenibile;
• in detta Deliberazione è altresì richiamata la Memoria della
Giunta Capitolina del 17 febbraio 2015 (prot. R.C. n.4187/2015), vero e proprio
Documento d’Intenti contenente le motivazioni e gli obiettivi generali, le
criticità, la metodologia di lavoro ritenuta idonea dall’Amministrazione
Capitolina, assumendo in particolare che
la valorizzazione del Tevere a Roma (e, in
subordine, dell'Aniene e dei corsi d'acqua secondari che fanno parte del
sub-bacino) richiede che il processo di formazione del “contratto di
fiume", intrinsecamente partecipativo, sia monitorato dall'Amministrazione
Capitolina, implicando molteplici aspetti di ricerca preliminare,
coinvolgimento della Società Civile, azione, per un possibile piano a medio
termine dal grande impatto culturale e socio-economico, da seguire nel tempo,
oltre che nuovo esempio di "buona politica" nella gestione dei beni
pubblici. Le valenze interdisciplinari, intersettoriali e interamministrative
sono difatti tali e tante da dar luogo a una complessità che inevitabilmente
porta a saturazione l'efficacia di interventi parziali. Come per tutte le
grandi Capitali, il fiume può diventare risorsa e dimensione urbana speciale, e
un'azione oculata darebbe grandi risultati in termini di rapporto fra benefici
e fondi impiegati, al di là dei modi di reperimento, già nella scala temporale
di un primo Programma d'Azione triennale, così come contemplato nelle Linee
Guida del MATTM per un "contratto di fiume"; sottese, dal punto di
vista operativo, le necessità di azioni coordinate e interdisciplinari con
tutti i Soggetti Pubblici e Privati che, come tipicamente avviene nei diversi
casi nazionali ed esteri, devono essere considerati potenziali “attori" di
un “contratto di fiume";
• fra il mare e l’Idroscalo dell’Urbe a monte dell’Acquacetosa la
navigazione sul fiume Tevere è dichiarata marittima ai sensi della Legge 6
maggio 1906, n. 200 (pubblicata sulla GU n. 121 del 23 maggio 1906) e ai sensi
del R.D. 10 agosto 1934 n. 1452. La disciplina di tale navigazione marittima è
esercitata, secondo le rispettive competenze, dalla Capitaneria di porto di
Roma e dalla Direzione marittima del Lazio, la cui giurisdizione è prevista
dalla tabella “A” del D.P.R. n. 37 del 2012 (pubblicato sulla GU n. 85 dell’11
aprile 2012), attualmente regolamentata con l’Ordinanza n. 65/2002 della
Capitaneria di porto di Roma;
• le citate Linee Guida (elaborate in seno al Tavolo Nazionale dei
Contratti di Fiume, Gruppo di Lavoro 1, DOC1 – 12 marzo 2015 dal titolo
<<Definizioni e requisiti qualitativi di base dei Contratti di
Fiume>>) prevedono, successivamente al Documento d’Intenti, la messa a
punto di una appropriata Analisi Conoscitiva Preliminare Integrata, di un
Documento Strategico, di un Programma d’Azione (comprendente anche risorse
umane ed economiche), nonché lo sviluppo di processi
partecipativi aperti e inclusivi,
fino alla sottoscrizione di un Atto d’Impegno formale; 2
• l’Analisi Conoscitiva Preliminare Integrata è disponibile da
parte del Consorzio Tiberina, soggetto pubblico-privato indicato dall’Autorità di bacino del fiume Tevere all’interno del Piano
di Gestione del Distretto dell’Appennino Centrale (PGDAC.2) fra i <<Soggetti promotori di
“contratti di fiume”>> (cfr sopra), in particolare per l’area di Roma.
Detta analisi deve essere anche promossa dall’“Osservatorio
Tevere” di Roma Capitale (di cui alla citata Deliberazione di Giunta), con il
quale l’Amministrazione Capitolina ha inteso strutturare la propria
partecipazione al processo spontaneo di aggregazione in linea con gli Intenti
esposti (<<La costruzione e sottoscrizione del Contratto di Fiume con gli
altri componenti pubblici e privati prevede alcuni passi propedeutici da
compiere, primo dei quali la costituzione di un Osservatorio>>), alla cui
prima riunione il Consorzio Tiberina è stato invitato a presenziare e ha
partecipato, come pure ha partecipato all’Assemblea Generale del Tavolo
Nazionale dei Contratti di Fiume del 3 maggio 2016 presso il MATTM;
• il
Consorzio Tiberina ha altresì avviato lo sviluppo di processi partecipativi
aperti e inclusivi, supportato dall’Istituto di Ricerche sulla Popolazione e le
Politiche Sociali del Consiglio Nazionale delle Ricerche, insieme al quale (e
ad altri Partner nazionali e internazionali, fra cui per esempio ISPRA,
coredattrice delle citate Linee Guida) partecipa a Bandi Europei a carattere
ambientale; inoltre il Consorzio Tiberina interagisce attivamente, per Progetti
di Sviluppo e Finanziamenti Europei e Nazionali in tema di capacity building e
valutazione delle politiche pubbliche, con il MIPA – Consorzio per lo sviluppo
delle metodologie e delle innovazioni nelle Pubbliche Amministrazioni, ente
fondato dall’ISTAT, Istituto Nazionale di Statistica;
• i
vari Soggetti attivatisi, fin qui citati, hanno
interagito ufficialmente, nell’ambito delle attività connesse al “Contratto di
Fiume”, sia fra di essi sia con una molteplicità di ulteriori Soggetti
potenzialmente interessati, fra cui la stessa Capitaneria di
Porto di Roma, la Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, diversi Uffici
della Regione Lazio ed Enti Regionali (per interventi dimostrativi sulle sponde
del Tevere a Roma, corsi sui Contratti di Fiume, occasioni pubbliche di
confronto come quella ultima del 30 aprile 2016 presso la Riserva Naturale
Regionale Nazzano Tevere-Farfa, etc), Università consorziate e non, etc;
• le occasioni hanno condotto di fatto ad un processo circolare di
diffusione dell’informazione e concertazione, da cui si ravvisa la convergenza
alla formazione di un Contratto di Fiume del Tevere nell’area urbana
di Roma, compatibile con tutti gli strumenti di pianificazione e
programmazione già esistenti (in particolare il PS5 dell’Autorità di bacino del
fiume Tevere, da Castel Giubileo alla Foce, il Piano di gestione delle risorse
idriche e il Piano di gestione del rischio alluvioni), il quale – come dalle
citate Linee Guida – <<contrattualizzi le decisioni condivise nel
processo partecipativo e definisca gli impegni specifici dei contraenti>>
CON IL PRESENTE PROTOCOLLO I FIRMATARI CONVENGONO DI
1)
Prendere atto delle
premesse di cui sopra.
2)
Condividere l’impegno
affinché i soggetti interessati pervengano alla sottoscrizione del Contratto
di Fiume del Tevere nell’area urbana di Roma, in conformità a tutti i
documenti ufficiali, piani e programmi che possano interagirvi.
3
3)
Favorire continuativamente
quanto utile alla redazione di un Documento Strategico e un Programma d’Azione
in cui far convergere mutuamente – con le rispettive autonomie – azioni
virtuose e il più possibile sinergiche atte alla difesa e alla valorizzazione
integrale e coordinata del Bacino del Tevere, per il conseguimento degli
obiettivi della pianificazione di bacino e di distretto.
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