5 giugno 2016

CONTRATTO DI FIUME DEL TEVERE NELL’AREA URBANA DI ROMA


 Notizie dal Consorzio Tiberina

In occasione del Natale di Roma è stata organizzata una giornata dedicata al controllo in situ della qualità delle acque del fiume Tevere: le misure sono state eseguite mediante sonde portatili e sensori elettrochimici miniaturizzati sviluppati dal gruppo di ricerca di Chimica Analitica dell’Università di Roma “Tor Vergata”. I risultati sul nuovo magazine on-line “L’acquaonline” dell’Associazione Idrotecnica Italiana (articolo a firma Noemi Colozza, MariaRita Tomei, Giorgio Scordo, Fabiana Arduini, dal titolo “Controllo ambientale delle acque del Tevere”). La proposta effettuata è di adottare la metodologia per il controllo civico nell’ambito del Contratto di Fiume.
 
Temporaneamente in restyling il portale del Consorzio Tiberina, verso un nuovo sistema “open” (elaborato con IRPPS-CNR) che consenta il processo di partecipazione non soltanto fino al momento dell’Atto d’Impegno sottoscritto dai contraenti del Contratto di Fiume, ma anche – e forse soprattutto – dopo, per non cristallizzare gli apporti, consentire nuove proposte, monitorare e aggiornare il Programma d’Azione, nell’ottica di una vera e propria Agenda Strategica. Ciò che costituirebbe un ulteriore elemento d’innovazione del “caso Roma” (oltre al Segretariato attraverso un Soggetto pubblico-privato, appena sottoposto ufficialmente alla Regione Lazio per la richiesta di adesione al Contratto di Fiume).
 
Dai Professori Carpenzano e Saggio del https://web.uniroma1.it/dip_diap/, alcune interessanti proposte maturate nel rapporto con il Consorzio Tiberina: la prossima Estate Romana da dedicarsi culturalmente al Tevere (viste anche le recenti controversie sull’uso delle banchine ai piedi di “Triumphs and Laments” di William Kentridge), una grande mostra sul “Tevere che potrebbe essere” (quasi proseguimento ideale di http://lazio.inu.it/blog/2016/04/22/roma-attraversa-il-tevere-roma-nasce-dal-tevere-e-il-tevere-la-fa-moderna%C2%94/ in occasione dell’ultimo Natale di Roma), alcune performances organizzabili a breve sui Muraglioni del Centro Storico grazie ai contatti con http://www.ilposto.org/ …… e molto altro da far confluire nel Contratto di Fiume.
 
Importantissime nuove adesioni (di Soggetti sia pubblici sia privati) al “Protocollo aperto” allegato: a breve sarà trasmesso l’aggiornamento dell’Albo dei Sottoscrittori. Per informazioni: tiberina@unpontesultevere.com. Per adesioni: consorziotiberina@legalmail.it.








 

CONTRATTO DI FIUME DEL TEVERE NELL’AREA URBANA DI ROMA

PROTOCOLLO PER UNA SOTTOSCRIZIONE APERTA

 

 

PREMESSO CHE


      nella Deliberazione n.320 in data 13 ottobre 2015 della Giunta Capitolina, relativa alla <<Costituzione dell’Osservatorio Tevere sul “Contratto di Fiume”>>, si richiama che

 

la Regione Lazio, con deliberazione della Giunta Regionale del 18 novembre 2014 n. 787, ha aderito alla

“Carta Nazionale dei Contratti di Fiume”, documento di principi e di indirizzo a cui devono ispirarsi i contratti regionali intesi quali strumenti per il contenimento del degrado e la riqualificazione dei territori fluviali, condividendone i principi ed i contenuti ed impegnandosi a diffonderla sul territorio regionale; i Contratti di Fiume sono riconosciuti quali forme di programmazione negoziata e partecipa ai fini della riqualificazione ambientale dei bacini idrografici della Regione Lazio, uno strumento utile a negoziare la 1 programmazione degli interventi in cui entrano in gioco comunità, territorio, politiche e progetti, che concorrono a far si che le politiche di tutela dell’ambiente evolvano a delle più ampie politiche di gestione delle risorse paesistico-ambientali; il Contratto di fiume si articolerà, in coerenza con le previsioni strategiche del Piano di Gestione del Distretto dell’Appennino Centrale (PGDAC.2), redatto dall’Autorità di bacino del fiume Tevere, e dei Piani Regionali di Tutela delle Acque (PTA) già esistenti, contribuendo alla determinazione di un sistema di pianificazione congruente e sostenibile; la stessa Autorità di bacino del fiume Tevere ha promosso il contributo di diversi Soggetti promotori di “contratti di fiume” nell’ambito dell’elaborazione dei Piani Gestionali Distrettuali, anche al fine di garantire azioni ed iniziative coordinate;

 

e che

 

la Città di Roma, anche per la specificità della propria dimensione, riveste nell’assetto istituzionale un ruolo centrale e, nel contesto socio-economico, rappresenta, nel distretto, l’elemento singolare per misurare i collegamenti tra area urbana e gli ambienti circostanti che la sostengono, e in tale contesto il “contratto di fiume” del Tevere nell’area urbana rappresenta lo strumento pubblico-privato inteso come patto che la Città firma con il contesto territoriale che ad essa fa riferimento; 

Roma Capitale intende sottoscrivere il Contratto di Fiume, concorrere attivamente al processo in corso e assumere nello stesso il ruolo di protagonista, di catalizzatore e volano di sviluppo sostenibile;  

      in detta Deliberazione è altresì richiamata la Memoria della Giunta Capitolina del 17 febbraio 2015 (prot. R.C. n.4187/2015), vero e proprio Documento d’Intenti contenente le motivazioni e gli obiettivi generali, le criticità, la metodologia di lavoro ritenuta idonea dall’Amministrazione Capitolina, assumendo in particolare che

 

la valorizzazione del Tevere a Roma (e, in subordine, dell'Aniene e dei corsi d'acqua secondari che fanno parte del sub-bacino) richiede che il processo di formazione del “contratto di fiume", intrinsecamente partecipativo, sia monitorato dall'Amministrazione Capitolina, implicando molteplici aspetti di ricerca preliminare, coinvolgimento della Società Civile, azione, per un possibile piano a medio termine dal grande impatto culturale e socio-economico, da seguire nel tempo, oltre che nuovo esempio di "buona politica" nella gestione dei beni pubblici. Le valenze interdisciplinari, intersettoriali e interamministrative sono difatti tali e tante da dar luogo a una complessità che inevitabilmente porta a saturazione l'efficacia di interventi parziali. Come per tutte le grandi Capitali, il fiume può diventare risorsa e dimensione urbana speciale, e un'azione oculata darebbe grandi risultati in termini di rapporto fra benefici e fondi impiegati, al di là dei modi di reperimento, già nella scala temporale di un primo Programma d'Azione triennale, così come contemplato nelle Linee Guida del MATTM per un "contratto di fiume"; sottese, dal punto di vista operativo, le necessità di azioni coordinate e interdisciplinari con tutti i Soggetti Pubblici e Privati che, come tipicamente avviene nei diversi casi nazionali ed esteri, devono essere considerati potenziali “attori" di un “contratto di fiume";  

      fra il mare e l’Idroscalo dell’Urbe a monte dell’Acquacetosa la navigazione sul fiume Tevere è dichiarata marittima ai sensi della Legge 6 maggio 1906, n. 200 (pubblicata sulla GU n. 121 del 23 maggio 1906) e ai sensi del R.D. 10 agosto 1934 n. 1452. La disciplina di tale navigazione marittima è esercitata, secondo le rispettive competenze, dalla Capitaneria di porto di Roma e dalla Direzione marittima del Lazio, la cui giurisdizione è prevista dalla tabella “A” del D.P.R. n. 37 del 2012 (pubblicato sulla GU n. 85 dell’11 aprile 2012), attualmente regolamentata con l’Ordinanza n. 65/2002 della Capitaneria di porto di Roma;

 

      le citate Linee Guida (elaborate in seno al Tavolo Nazionale dei Contratti di Fiume, Gruppo di Lavoro 1, DOC1 – 12 marzo 2015 dal titolo <<Definizioni e requisiti qualitativi di base dei Contratti di Fiume>>) prevedono, successivamente al Documento d’Intenti, la messa a punto di una appropriata Analisi Conoscitiva Preliminare Integrata, di un Documento Strategico, di un Programma d’Azione (comprendente anche risorse umane ed economiche), nonché lo sviluppo di processi

partecipativi aperti e inclusivi, fino alla sottoscrizione di un Atto d’Impegno formale; 2

 

      l’Analisi Conoscitiva Preliminare Integrata è disponibile da parte del Consorzio Tiberina, soggetto pubblico-privato indicato dall’Autorità di bacino del fiume Tevere all’interno del Piano di Gestione del Distretto dell’Appennino Centrale (PGDAC.2) fra i <<Soggetti promotori di “contratti di fiume”>> (cfr sopra), in particolare per l’area di Roma. Detta analisi deve essere anche promossa dall’“Osservatorio Tevere” di Roma Capitale (di cui alla citata Deliberazione di Giunta), con il quale l’Amministrazione Capitolina ha inteso strutturare la propria partecipazione al processo spontaneo di aggregazione in linea con gli Intenti esposti (<<La costruzione e sottoscrizione del Contratto di Fiume con gli altri componenti pubblici e privati prevede alcuni passi propedeutici da compiere, primo dei quali la costituzione di un Osservatorio>>), alla cui prima riunione il Consorzio Tiberina è stato invitato a presenziare e ha partecipato, come pure ha partecipato all’Assemblea Generale del Tavolo Nazionale dei Contratti di Fiume del 3 maggio 2016 presso il MATTM;

 

      il Consorzio Tiberina ha altresì avviato lo sviluppo di processi partecipativi aperti e inclusivi, supportato dall’Istituto di Ricerche sulla Popolazione e le Politiche Sociali del Consiglio Nazionale delle Ricerche, insieme al quale (e ad altri Partner nazionali e internazionali, fra cui per esempio ISPRA, coredattrice delle citate Linee Guida) partecipa a Bandi Europei a carattere ambientale; inoltre il Consorzio Tiberina interagisce attivamente, per Progetti di Sviluppo e Finanziamenti Europei e Nazionali in tema di capacity building e valutazione delle politiche pubbliche, con il MIPA – Consorzio per lo sviluppo delle metodologie e delle innovazioni nelle Pubbliche Amministrazioni, ente fondato dall’ISTAT, Istituto Nazionale di Statistica;

 

      i vari Soggetti attivatisi, fin qui citati, hanno interagito ufficialmente, nell’ambito delle attività connesse al “Contratto di Fiume”, sia fra di essi sia con una molteplicità di ulteriori Soggetti potenzialmente interessati, fra cui la stessa Capitaneria di Porto di Roma, la Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, diversi Uffici della Regione Lazio ed Enti Regionali (per interventi dimostrativi sulle sponde del Tevere a Roma, corsi sui Contratti di Fiume, occasioni pubbliche di confronto come quella ultima del 30 aprile 2016 presso la Riserva Naturale Regionale Nazzano Tevere-Farfa, etc), Università consorziate e non, etc;

 

      le occasioni hanno condotto di fatto ad un processo circolare di diffusione dell’informazione e concertazione, da cui si ravvisa la convergenza alla formazione di un Contratto di Fiume del Tevere nell’area urbana di Roma, compatibile con tutti gli strumenti di pianificazione e programmazione già esistenti (in particolare il PS5 dell’Autorità di bacino del fiume Tevere, da Castel Giubileo alla Foce, il Piano di gestione delle risorse idriche e il Piano di gestione del rischio alluvioni), il quale – come dalle citate Linee Guida – <<contrattualizzi le decisioni condivise nel processo partecipativo e definisca gli impegni specifici dei contraenti>>

 

 

CON IL PRESENTE PROTOCOLLO I FIRMATARI CONVENGONO DI

 

1)                Prendere atto delle premesse di cui sopra.

 

2)                Condividere l’impegno affinché i soggetti interessati pervengano alla sottoscrizione del Contratto di Fiume del Tevere nell’area urbana di Roma, in conformità a tutti i documenti ufficiali, piani e programmi che possano interagirvi.

                                                                                                                                                                       3

3)                Favorire continuativamente quanto utile alla redazione di un Documento Strategico e un Programma d’Azione in cui far convergere mutuamente – con le rispettive autonomie – azioni virtuose e il più possibile sinergiche atte alla difesa e alla valorizzazione integrale e coordinata del Bacino del Tevere, per il conseguimento degli obiettivi della pianificazione di bacino e di distretto.

 
4) Comunicare al Consorzio Tiberina il proprio consenso all'iniziativa, in modo che lo stesso possa farne citazione nell’“Albo dei Sottoscrittori” continuamente aggiornato e disponibile alla “comunità del Tevere”

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