Mancano 30 minuti al silenzio elettorale che precede di un giorno le elezioni. Quello che segue è l'appello al voto di Roberto Giachetti, candidato Sindaco per il PD e le liste collegate.
Care compagne e compagni, amiche e amici, cittadine e cittadini,
mancano poche ore al voto del 5 giugno e, se mi guardo alle spalle, per me è incredibile quanta strada abbiamo fatto insieme e, anche, quanta strada - intendo proprio i ciottoli, i sampietrini, l'asfalto - ho fatto in questi mesi. Ripenso a quel primo video girato al Gianicolo, con la complicità di un amico che me lo ha fatto rifare dieci volte, nel quale annunciavo la mia candidatura alle primarie. Era una giornata d'inverno, fredda ma piena di sole.
Sono passati cinque mesi, e ho consumato scarpe e ruote dello scooter, per incontrare migliaia e migliaia di romani. All'inizio c'era sorpresa, curiosità, talvolta anche diffidenza per questa campagna costruita passo dietro passo, con le mie idee da confrontare con voi, per arricchire il programma e anche me stesso, di visi, voci, idee, critiche.
Non era facile, ma appassionante sì. Perché Roma ha subìto tante ferite nel suo passato, e per alcune eravamo proprio noi a portarne la responsabilità. L'ho detto e ripetuto dal primo momento, perché sarebbe stato sciocco e sbagliato nasconderlo. Ma il Partito Democratico ha preso di petto i suoi problemi, ha chiuso circoli, rotto con il passato, rinnovato la sua classe dirigente. A quel coraggio che il partito ha avuto nell'essere così duro con se stesso io ho voluto contribuire nel mettere a disposizione la mia storia, la mia biografia, la mia faccia. Ed è così che oggi posso essere il candidato sindaco di una coalizione di centro sinistra che mette al centro del suo programma una rivoluzione amministrativa, dentro le liste persone in gamba e pulite, e una squadra di governo già presentata e pronta a diventare la mia giunta. Perché così i romani sanno chi votano, sanno chi si occuperà di cosa, senza dovere aspettare il bilancino delle decisioni prese nelle stanze dei partiti. Io rispondo delle mie scelte, sono abituato così. Nel bene e nel male, saprete sempre con chi prendervela.
Mancano poche ore al voto del 5 giugno, e io non voglio sottrarvi altro tempo. Sul mio sito, www.robertogiachetti.it , se volete trovate tutti gli approfondimenti, la giunta, le nostre proposte figlie del lungo percorso di questi mesi. Lasciatemi solo dire che io credo che il nostro programma sia - senza false modestie - un programma vero, forte, credibile. Semplicemente: bello. Un programma che riflette una visione: far tornare Roma al suo posto, una città amata da chi la vive e invidiata da chi la guarda. Un punto di riferimento nazionale e internazionale, la Capitale della grande bellezza. Una città che ritrova la sua anima, che si riscopre comunità, che punta dritto al futuro.
Per riempire queste parole di concretezza occorre un ultimo sforzo, che devo chiedervi per queste ultime ore prima del voto: mobilitatevi, mobilitiamoci, impegnatevi fino in fondo. Parlate con il vicino di casa, con l'amico in palestra, con il collega al lavoro. Non si lasci nulla di intentato. In quella fredda mattina al Gianicolo in pochi credevano che saremmo arrivati fin qua, apprezzati e riconosciuti come credibili e autorevoli alla carica di sindaco. Per il contesto dal quale si partiva, secondo molti era una sfida impossibile e, invece, ora riconoscono che può diventare un'impresa. Possiamo scrivere una pagina di storia della città, restituirle l'orgoglio perduto.
Mancano poche ore al voto del 5 giugno, ma io credo che davvero sia possibile farcela. E' fondamentale acquisire un grande risultato al primo turno per giocarci tutto al ballottaggio.
Proviamoci, insieme. E vedrete che Roma tornerà Roma.
Roberto Giachetti
mancano poche ore al voto del 5 giugno e, se mi guardo alle spalle, per me è incredibile quanta strada abbiamo fatto insieme e, anche, quanta strada - intendo proprio i ciottoli, i sampietrini, l'asfalto - ho fatto in questi mesi. Ripenso a quel primo video girato al Gianicolo, con la complicità di un amico che me lo ha fatto rifare dieci volte, nel quale annunciavo la mia candidatura alle primarie. Era una giornata d'inverno, fredda ma piena di sole.
Sono passati cinque mesi, e ho consumato scarpe e ruote dello scooter, per incontrare migliaia e migliaia di romani. All'inizio c'era sorpresa, curiosità, talvolta anche diffidenza per questa campagna costruita passo dietro passo, con le mie idee da confrontare con voi, per arricchire il programma e anche me stesso, di visi, voci, idee, critiche.
Non era facile, ma appassionante sì. Perché Roma ha subìto tante ferite nel suo passato, e per alcune eravamo proprio noi a portarne la responsabilità. L'ho detto e ripetuto dal primo momento, perché sarebbe stato sciocco e sbagliato nasconderlo. Ma il Partito Democratico ha preso di petto i suoi problemi, ha chiuso circoli, rotto con il passato, rinnovato la sua classe dirigente. A quel coraggio che il partito ha avuto nell'essere così duro con se stesso io ho voluto contribuire nel mettere a disposizione la mia storia, la mia biografia, la mia faccia. Ed è così che oggi posso essere il candidato sindaco di una coalizione di centro sinistra che mette al centro del suo programma una rivoluzione amministrativa, dentro le liste persone in gamba e pulite, e una squadra di governo già presentata e pronta a diventare la mia giunta. Perché così i romani sanno chi votano, sanno chi si occuperà di cosa, senza dovere aspettare il bilancino delle decisioni prese nelle stanze dei partiti. Io rispondo delle mie scelte, sono abituato così. Nel bene e nel male, saprete sempre con chi prendervela.
Mancano poche ore al voto del 5 giugno, e io non voglio sottrarvi altro tempo. Sul mio sito, www.robertogiachetti.it , se volete trovate tutti gli approfondimenti, la giunta, le nostre proposte figlie del lungo percorso di questi mesi. Lasciatemi solo dire che io credo che il nostro programma sia - senza false modestie - un programma vero, forte, credibile. Semplicemente: bello. Un programma che riflette una visione: far tornare Roma al suo posto, una città amata da chi la vive e invidiata da chi la guarda. Un punto di riferimento nazionale e internazionale, la Capitale della grande bellezza. Una città che ritrova la sua anima, che si riscopre comunità, che punta dritto al futuro.
Per riempire queste parole di concretezza occorre un ultimo sforzo, che devo chiedervi per queste ultime ore prima del voto: mobilitatevi, mobilitiamoci, impegnatevi fino in fondo. Parlate con il vicino di casa, con l'amico in palestra, con il collega al lavoro. Non si lasci nulla di intentato. In quella fredda mattina al Gianicolo in pochi credevano che saremmo arrivati fin qua, apprezzati e riconosciuti come credibili e autorevoli alla carica di sindaco. Per il contesto dal quale si partiva, secondo molti era una sfida impossibile e, invece, ora riconoscono che può diventare un'impresa. Possiamo scrivere una pagina di storia della città, restituirle l'orgoglio perduto.
Mancano poche ore al voto del 5 giugno, ma io credo che davvero sia possibile farcela. E' fondamentale acquisire un grande risultato al primo turno per giocarci tutto al ballottaggio.
Proviamoci, insieme. E vedrete che Roma tornerà Roma.
Roberto Giachetti
--
Nessun commento:
Posta un commento