Martedì 7 giugno dalle ore 18.00 a Piazza Vidoni (fra corso vittorio
Emanuele e via del Sudario) movimenti, sindacati e gruppi politici, citadini
italiani e comunità migranti si mobilitano per sostenere la rivoluzione
venezuelana. Non ci saranno bandiere di appartenenza, ma sventoleranno solo
quelle dei popoli. Tutti coloro che aspirano ad un futuro di pace,
sovranità, multilateralismo, autodeterminazione e libertà dei popoli sono
invitati a partecipare.
Il Venezuela subisce in queste ore un tremendo attacco da parte delle
oligarchie finanziarie per la destituzione di un governo democratico e
sovrano. L'inizio dell'ultima offensiva destituente è datato 12 aprile, con
un editoriale del Washington Post: "il Venezuela ha disperatamente bisogno
di un intervento politico dei suoi vicini, che per questo dispongono di un
meccanismo appropriato nella Carta Democratica Interamericana dell’Organizzazione
degli Stati Americani, la OSA, un trattato che contempla l’azione collettiva
quando un regime violi le norme costituzionali". Il piano enunciato dal
giornale del Pentagono è chiaro: ottenere un pretesto per un intervento
armato che trasformi il Venezuela nella nuova Siria e l'America Latina in un
nuovo Medio Oriente.
Da allora, guerra economica e mediatica contro il Venezuela si sono
intensificati ogni giorno di più. I vari Uribe, Rajoy, Almagro si sono
presto trasformati in marionette di questo disegno golpista. La vittoria che
il Venezuela ha ottenuto nel Consiglio Permanente dell'Osa giovedì 2 giugno,
impedendo l'applicazione della cosiddetta “Carta democratica” - quindi il
pretesto dell'intervento armato – e supportando il dialogo con l'opposizione
iniziato dall'Unasur, è significativa ma va supportata a livello
internazionale.
L'imperialismo predatorio di risorse naturali e diritti delle popolazioni
cercherà, infatti, presto una nuova via per appropriarsi delle maggiori
risorse petrolifere del mondo.
Oggi è il momento della mobilitazione.
Oggi tutti i democratici, quelli veri, devono stringersi attorno al
Venezuela, paese sotto tremendo attacco di quelle oligarchie finanziarie
internazionali che hanno imposto recentemente un golpe morbido al Brasile,
annullando 50 milioni di voti e destituendo senza alcuna ragione un
Presidente eletto. E quelle stesse oligarchie, per fare un altro esempio,
che in Europa vogliono imporre il TTIP, la “Nato economica”.
La battaglia è comune: la difesa del Venezuela bolivariano è la difesa anche
dei nostri diritti !!!
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