14 giugno 2016

RAGGI E GIACHETTI:I PROGRAMMI A CONFRONTO





Virginia Raggi
 
 

                                                   Roberto Giachetti

da Carte in Regola

RAGGI/GIACHETTI programmi a confronto     
Cartinregola mette a confronto i programmi di Raggi e Giachetti   su Mobilità, urbanistica, ambiente. A breve pubblicheremo approfondimenti su altri temi (in calce le risposte dei due candidati a 5 domande di  Stefano Fassina  su: debito di Roma,  Olimpiadi, “zero consumo di suolo”, assetto proprietario di Ama, Atac, Acea, Farmacap e Assicurazioni di Roma e  referendum del 2011 sull’acqua pubblica, Delibera 140  sul patrimonio immobiliare del Comune di Roma)
Mobilità, urbanistica, ambiente: programmi di Virginia Raggi e Roberto Giachetti a confronto di Maurizio Geusa
MOBILITA’
VIRGINIA RAGGI
Corsie preferenziali protette e semafori intelligenti; bicicletta mezzo sicuro ed efficace attraverso la realizzazione di corsie ciclabili leggere e stalli di sosta. Nuovi investimenti sul ferro di superficie e per la manutenzione. Riorganizzazione di Atac, tramite la razionalizzazione delle posizioni dirigenziali e la riconversione del personale amministrativo; lotta all’evasione obbligo di salita anteriore e controllo a bordo, vetture dotate di telecamere e cabine blindate, bigliettazione elettronica; reinternalizzazione delle lavorazioni e dei servizi.
Piano pluriennale delle infrastrutture di trasporto, prolungamento della rete su ferro e collegamenti tangenziali. rete di corsie ciclabili “leggere”, rastrelliere diffuse trasporto delle biciclette sui mezzi pubblici e il parcheggio nei condomini, bike sharing; parcheggi di scambio; Telelavoro ampliato, rilanciata la figura del mobility manager. Il servizio taxi dovrà essere reso efficiente aumentando i posteggi, riorganizzando la viabilità presso le grandi stazioni, potenziamento dell’ “app” 060609. Mobilità elettrica e il car sharing, anche per i veicoli commerciali adibiti al trasporto merci.
Sensibilizzazione della sicurezza. repressione dei comportamenti pericolosi. Semafori intelligenti, telecamere per il controllo in remoto delle violazioni, strumenti di georeferenziazione per la localizzazione dei mezzi di trasporto pubblico.
ROBERTO GIACHETTI
completare la Linea C, sino Colosseo; B e B1 Casal Monastero e Porta di Roma; Fermata Pigneto; Biglietto anche in uscita; collegamento su ferro con Tor Vergata; Tram: 8 Marconi; 8 Termini; l’ammodernamento Giardinetti/Termini; “Tram della musica” Ungheria/Angelico.
Sistema ferroviario: Roma/Lido e Roma Nord; Piano straordinario di manutenzione dei treni e decoro delle stazioni; Riorganizzazione del Trasporto pubblico; Tredici Parcheggi; Piano parcheggi; “Case della mobilità”; Corsie preferenziali Tiburtina, Marconi, Jonio; Metanizzazione dell’ATAC; Aumenteremo i controlli. Rete stradale: GRA/Stazione Capannelle; Strada/pista, Muratella/Corviale; Mobilità elettrica, car sharing car pooling scooter sharing bike sharing. Biciclette: GRAB; Piste ciclabili: Nomentana/Prenestina; Ostiense/Circo Massimo, Roma/Fiumicino; Bike Lanes, servizi di ciclofficina, “sensi unici eccetto bici”
Pedonalizzazione, Micro logistica “intelligente”
Piano straordinario di manutenzione dei sistemi pedonali, Pano straordinario per l’accessibilità dei disabili  Piano Pullman, Pronto Intervento Buche
Mobilità per la terza età, TAXI nuove corsie preferenziali, a cominciare da Via Tiburtina, Viale
Marconi e Viale Jonio; nei progetti di revisione urbanistica, l’inserimento di servizi igienici dedicati agli operatori
URBANISTICA
VIRGINIA RAGGI
Blocco dell’ espansione urbana, salvaguardia della campagna romana e  recuperare gli abitanti perduti. Un nuovo Piano partecipato dai cittadini, che tenga conto della tutela delle aree a rischio idrogeologico e quelle a vocazione agricola. Censimento del patrimonio immobiliare comunale e del suo uso è essenziale per poter garantire maggiori risorse per la città. Reintroduzione del Fascicolo del Fabbricato, del Catasto Energetico dei Fabbricati e degli Impianti Termici,
Moratoria delle previsioni di nuove espansioni e blocco delle edificazioni su aree a rischio idrogeologico e su quelle agricole. Garantire la prevalenza dell’interesse collettivo su quello privato; Le trasformazioni urbanistiche solo quelle dettate dalla pianificazione pubblica. Revisione della normativa tecnica, semplificazione e trasparenza delle procedure. Maggiore ed effettivo spazio alla partecipazione dei cittadini nelle scelte urbanistiche. Completamento dell’inventariazione del patrimonio comunale e del suo uso. Trasparenza dei dati. Regolarità e legalità nelle concessioni, locazioni, assegnazioni. Rivisitazione dei canoni d’affitto attivi e passivi. Incentivazione ad interventi di adeguamento e messa in sicurezza statica ed impiantistica degli edifici, pubblici e privati. Reintroduzione del Fascicolo del Fabbricato. Redazione del Piano di Gestione del Centro Storico patrimonio UNESCO esteso all’Agro Romano. Parco dell’Agro romano: tra tutela e innovazione, Revisione e verifica delle convenzioni e delle sovvenzioni, degli atti d’obbligo, Eliminazione dell’arretrato dell’Ufficio Condono.
ROBERTO GIACHETTI
Stop al consumo di suolo; Semplificheremo le norme tecniche del PRG; I Municipi si dotino di procedure urbanistiche ed edilizie online. Manuali dei diversi interventi urbanistici; Rigenerazione della città esistente, riducendo la separazione e l’esclusione sociale, realizzando beni, servizi e spazi pubblici; Programma di rigenerazione urbana Censimento delle aree pubbliche e private dismesse e degli edifici abbandonati. Qualità architettonica strumento per risolvere criticità, per qualificare; concorso in maniera ordinaria; Corpo tecnico di controllori specializzati; Sistema di vantaggi e semplificazioni per la riqualificazione energetica. Programma di riqualificazione dell’edilizia scolastica; Programmi di intervento, Programmi integrati su scala urbana e locale; Municipi avranno un ruolo fondamentale. I Programmi integrati andranno rilanciati, Censire le opere incompiute, per completarle; Rilanciare l’edilizia popolare: liberando e riassegnando rapidamente, attenzione alla manutenzione per evitare ulteriore degrado; Attueremo i Piani di Zona;  Social Housing “diffuso” e accessibile; Programma “30 spazi di Comunità”;  Nuove stazioni metro saranno in poli del paesaggio periferico, con forti attrezzature ricreative, commerciali e di servizi. Patto con il mondo dell’Agricoltura; Programma Parchi con l’apporto dei privati; Ostia: recuperare l’orgoglio di un lungomare; grande spiaggia libera attrezzata nel centro di Ostia Lido; Ostia Antica, Porto.
AMBIENTE
Razionalizzazione della difesa del suolo attraverso una Cabina di Regia Comunale sul Dissesto Idrogeologico, Risanamento ambientale e gestione di Malagrotta, Piani di Emergenza per il Rischio Incidente Rilevante; Area di Stoccaggio Rifiuti Radioattivi della Casaccia: Miglioramento della rete di monitoraggio della qualità dell’aria, adozione di misure di contrasto all’inquinamento atmosferico, Riorganizzazione dell’assetto societario di ACEA ATO2 Inserimento nello Statuto di Roma Capitale del concetto del “Diritto all’Acqua”;; Monitoraggio degli interventi sui sistemi di depurazione Coinvolgimento del Garante del servizio idrico integrato, monitoraggio delle fontanelle pubbliche. bonifica dell’amianto in ogni Municipio di uno sportello informativo sull’amianto. Revisione del regolamento Mappature Acustiche, Strategie e di Piani di Azione Audit Energetici degli immobili comunali; sostituzione dei lampioni stradali soluzioni contro lo spreco di acqua; Protocollo sulle Best Practice da seguire per la progettazione dei nuovi interventi di qualificazione del Verde Urbano; Mappatura delle aree verdi Riorganizzazione della Direzione Gestione Territoriale Ambientale e del Verde con ruolo operativo di Program Management Programmi annuali di Manutenzione del Verde e delle alberature; Individuare metodi di riutilizzo dei prodotti della manutenzione del Verde, con le tecniche più resilienti ; Affidare alla collettività aree verdi da manutenere; Promuovere Orti Urbani; Attivare degli Osservatori Municipali sulla gestione; Realizzare chioschi bar a condizione che venga effettuata la manutenzione Ripristinare la legalità in tutte le concessioni e affidamenti di aree verdi già affidate
Definizione e approvazione del Piano attuativo di Utilizzazione degli Arenili (P.U.A.) e dello Strumento Urbanistico per gli Arenili (S.U.A.) nuova spiaggia per cani;
ROBERTO GIACHETTI
Roma città della lotta al cambiamento climatico:
A. Progetto per sviluppare politiche integrate per la sostenibilità e la resilienza. Politiche per l’agricoltura e il cibo, per la transizione energetica, la resilienza climatica, per la conservazione e valorizzazione della biodiversità;
Piano di Azione per l’Energia Sostenibile; Piano di Adattamento ai Cambiamenti Climatici; Nel 2021, Roma sia una metropoli “a Rifiuti Zero”, Progetto “Roma Capitale Naturale”; Nuove costruzioni a consumi di energia zero (NZEB); Programma di riqualificazione dell’edilizia scolastica; I parchi, cuore verde; Calcoleremo il valore del Capitale Naturale; Favoriremo un’agricoltura multifunzionale
Tele-riscaldamento, tele-raffreddamento e micro-generazione; orti urbani, Il Tevere Contratto di Fiume; Rilanceremo la scuola di giardinaggio del Comune; Rilanciato il progetto Roma Resiliente; “Capitale Solare”; Regole e benessere animale
Progetto: “Roma Rifiuti Zero”;
Risanamento Malagrotta
LE 5 DOMANDE DI FASSINA
1. Eletto sindaco, come primo atto della sua amministrazione, rinegozierà il mutuo di 5 miliardi di euro sottoscritto dalla gestione commissariale al debito storico con Cassa Depositi e Prestiti a un tasso di interesse superiore al 5%? Con gli oltre 200 milioni di euro all’anno recuperabili per il bilancio capitolino, finanzierà investimenti per migliorare le strutture e aumentare il numero di asili nido e scuole d’infanzia comunali e stabilizzare educatrici e insegnanti precarie?
RAGGI  Assolutamente sì, come già annunciato in molteplici occasioni, il primo passo da compiere sarà fare un audit sul debito per capire da dove proviene e chi lo ha creato, ma soprattutto in che modo. La domanda da porsi è perché finora di tutte le amministrazioni precedenti e i partiti che le hanno composte nessuno ha mai pensato di approfondire l’argomento. Evidentemente perché c’era chi era interessato a continuare a regalare soldi alle banche: c’è stata una vera e propria “Troika” all’interno del governo del Pd che ha messo le mani sulla Capitale e che tutt’oggi, con Giachetti-Renzi-Verdini ha intenzione di svenderla al miglior offerente. Concluso l’audit, chiederemo una rinegoziazione del debito e quindi dei tassi di mutuo. Per quanto riguarda gli investimenti ricordo il tesoretto che il M5S ha individuato di un miliardo e 200 milioni di sprechi l’anno: punteremo, come da programma M5S, a sostenere ed aumentare gli asilo nido pubblici e le scuole comunali. Ovviamente ci occuperemo anche delle insegnanti e delle educatrici precarie finora totalmente abbandonate dalle precedenti amministrazioni. Continueremo a fare pressione sul ministro Madia affinché questa situazione venga risolta.
GIACHETTI Tra le priorità che ho individuato nel programma c’è quella di affrontare il nodo del bilancio. E, in particolare, la questione della rinegoziazione del debito. Ed è una delle prime cose che farò appena insediato. Quanto all’utilizzo dei risparmi ottenuti ho specificato in più occasioni che li destinerò in via prioritaria a coprire la spesa sociale o a finanziare investimenti di struttura tra cui proprio gli asili nido. Quanto alla stabilizzazione, ci sono fondi del governo in arrivo. La soluzione sarà risolta rapidamente. Ma il punto è chiaro: le risorse che si liberano da un’azione sul bilancio vanno in via prioritaria alla spesa sociale.
Dirò di più. Roma non ottiene fondi pubblici sufficienti allo svolgimento del suo ruolo di Capitale. Il governo Renzi, per la prima volta dopo la legge Roma Capitale, ha meritoriamente assegnato una dotazione permanente di 100 milioni annui. Ma serve uno sforzo aggiuntivo. Le nostre stime ci dicono che Roma dovrebbe avere 40 milioni in più ogni anno dallo Stato che si andrebbero ad aggiungere ai 110 milioni attuali. E questo senza considerare quelle spese per investimenti e manutenzione che dovrebbero essere riconosciute all’amministrazione romana: in questo caso si tratta di 150 milioni di euro ogni anno. Insieme alle altre misure legate al bilancio, occorre quindi avviare un negoziato anche su questo con il governo nazionale. Lo farò da subito.
2. Le Olimpiadi non sono un problema o un’opportunità nel 2024, ma subito: il comitato promotore ha chiesto al governo 140 milioni all’anno a partire dal 2017. Sono risorse preziose, quasi l’intero ammontare della spesa per investimenti del 2015. Potrebbero andare alla Roma-Lido o alle linee ferroviarie regionali. Eletto sindaco, promuoverà per l’autunno prossimo, in coincidenza con il referendum costituzionale, un referendum cittadino sulla candidatura di Roma per i giochi Olimpici del 2024?
RAGGI Per quanto riguarda l’eventualità di un referendum, ci tengo a precisare come questo strumento di democrazia diretta sia sempre stato per il MoVimento 5 Stelle uno strumento prioritario di partecipazione dei cittadini e se dovessimo arrivare al governo della città ovviamente valuteremo l’opportunità che a esprimersi siano finalmente i romani. La posizione di M5S nei confronti delle Olimpiadi non è pregiudizialmente sfavorevole, ma è evidente che la Capitale, nelle condizioni in cui è stata lasciata, ha la necessità di occuparsi prima dell’ordinario e poi dello straordinario. Tra l’altro qui sembra che qualcuno parli dei Giochi Olimpici pensando ai “giochi del mattone”. Ricordo una celebre frase del Sindaco Argan negli anni ‘ 70: “Roma è una città di gente senza case e di case senza gente”. Sono passati 40 anni da allora, e non è cambiato molto, quindi direi di iniziare a pensare prima all’ordinario.
GIACHETTI
Le Olimpiadi sono un’opportunità. Mobiliterebbero risorse pubbliche e private aggiuntive che altrimenti non sarebbero a disposizione della città. Non si tratta di decidere come spendere quelle risorse, ma se attrarle o rinunciarvi definitivamente. Ritengo che le Olimpiadi siano un potente strumento di trasformazione della città. Semplicemente perché danno una visione della città con azioni da programmare nei prossimi anni. È quello che sta facendo Anne Hidalgo, sindaco di Parigi, che ha appena varato un programma per dimostrare e far comprendere ai cittadini quanto può cambiare la città grazie alle Olimpiadi: dal punto di vista infrastrutturale, economico, del suo rapporto con lo sport, del cambiamento complessivo degli stili di vita dei parigini. Ecco questa è l’ottica con cui noi dobbiamo guardare a questa straordinaria opportunità. Chi mi critica sostiene che a Roma abbiamo ben altro di cui occuparci. E come spiegare allora che Parigi, in uno dei momenti più bui della sua storia, abbia deciso di accettare la sfida delle Olimpiadi? Forse non sono un peso ma una opportunità? Una sfida, anche simbolica per disegnare il futuro della nostra città e riconnettere Roma alle grandi città del pianeta.
Iniziando a lavorare oggi, l’obiettivo è quello di ottenere: 170 mila posti di lavoro; 1.7 miliardi di versamento dal Cio (che altrimenti andrebbero altrove) e il resto dei costi interamente sostenuti da privati attraverso sponsorizzazioni e marketing o dal governo per le infrastrutture che resteranno alla città; pianificazione in linea con il principio di sostenibilità e coerenza come richiesto da un Cio che con la sua Agenda 2020 ha superato il modello di Olimpiadi “faraoniche” optando per manifestazioni ‘sostenibili'; miglioramento di alcune importanti infrastrutture per la città, completamento di altre (anello ferroviario, metro a Tor Vergata, tram a Torre Angela, Tramvia della Musica; Via del mare, Ferrovia Roma Nord) e, infine, realizzazioni come il Villaggio Olimpico a Tor Vergata che diventeranno in prospettiva spazi per le famiglie dei degenti dell’ospedale e residenze per gli studenti dell’ateneo. Aggiungo che – prima delle Olimpiadi – i nostri parchi in ogni zona della città – verranno dotati di 100 infrastrutture sportive, 15 di queste, una per Municipio, verranno realizzate a prescindere dall’assegnazione dei Giochi. Si può fare e possiamo vincere la sfida – nel rispetto pieno delle regole, nella trasparenza e nel rispetto dell’ambiente – solo con un’amministrazione forte. Il Comune, per me, è parte integrante per aggiudicarsi Olimpiadi che saranno una straordinaria occasione – sociale, economica, urbanistica – per Roma e che contribuiranno a restituire ai cittadini romani il senso di appartenenza a una grande comunità.
Infine, sul referendum. Nonostante la mia storia radicale e referendaria, non sarò io a promuoverlo, visto che ritengo sbagliato tenere un referendum consultivo dopo che la decisione è stata già presa. Come sai bene, Sel votò a favore della candidatura, il movimento 5 stelle votò contro. È giusto far esprimere i cittadini ma questo andava fatto prima di quella votazione in Consiglio Comunale. Ad ogni modo, se saranno raccolte firme sufficienti il referendum si terrà. È persino banale affermarlo.
3. Eletto sindaco, punterà sull’edilizia di riqualificazione e risparmio energetico a partire dalle periferie e assumerà per le politiche urbanistiche il principio guida “zero consumo di suolo”?
RAGGI Il rispetto per l’ambiente, la riqualificazione degli stabili e il risparmio energetico sono dei principi cardine per il Movimento 5 Stelle. Il nostro programma punta ad una nuova visione di urbanistica per Roma. I cittadini avranno finalmente la possibilità di sentirsi al “centro” in ogni parte del territorio a partire dalle periferie. Il programma M5S prevede inoltre di censire tutto il patrimonio immobiliare romano, così da recuperare anche tutte le case disponibili. Bisogna inoltre ridurre gli affitti passivi che attualmente incidono con una spesa di oltre 120 milioni di euro sul bilancio delle casse capitoline. Il patrimonio immobiliare pubblico non andrà svenduto. Dai calcoli effettuati dalla commissione revisione della spesa che presiedevamo, possiamo recuperare centinaia di milioni di euro. È chiaro, quindi, che tra la consistenza del patrimonio immobiliare pubblico e quella privata non venduta né affittata (l’Istat stima oltre 100 mila appartamenti) non occorre costruire ancora, al contrario, bisogna fermare il consumo di suolo.
GIACHETTI Certo, i nostri capitoli del programma su urbanistica e ambiente sono frutto di competenze solide. Sono capitoli dettagliati e innovativi: zero consumo di suolo è un impegno preso da tempo e per rigenerazione urbana, bioedilizia e risparmio energetico – anche nell’ottica di una lotta al cambiamento climatico che vede le città in prima fila – abbiamo numerose proposte. Il programma intero e i singoli capitoli si possono scaricare su http://www.robertogiachetti.it/#idea
4. Eletto sindaco, confermerà l’attuale assetto proprietario di Ama, Atac, Acea, Farmacap e Assicurazioni di Roma e darà piena attuazione al referendum del 2011 sull’acqua mediante la costituzione di una società al 100% comunale dove collocare le attività idriche di Acea?
RAGGI Di Acea posso dire francamente che difenderò strenuamente il 51% pubblico. Riguardo al management si vedrà l’operato e si faranno le opportune valutazioni, sicuramente daremo attuazione al referendum del 2011. È evidente che a fronte degli annunci di privatizzazioni selvagge scanditi dal Pd, il MoVimento 5 Stelle non solo in campagna elettorale ma fin dalla sua nascita si è sempre espresso per preservare il bene pubblico: Ama, Atac e qualsiasi altra azienda che svolge servizi pubblici per noi deve restare in controllo pubblico, affiancando un lavoro di vigilanza affrinchè l’erogazione dei servizi risulti migliorare qualitativamente nel tempo.
GIACHETTI Non abbiamo in programma di intervenire sull’assetto proprietario di natura pubblica di Acea, Ama e Atac. Per quanto riguarda Assicurazioni di Roma e Farmacap, valuteremo. Riguardo queste due, terrò conto dei risultati incoraggianti degli ultimi mesi, tuttavia, è impensabile che aziende non strategiche con le loro perdite consumino risorse che potremmo utilizzare meglio altrove.
Vorrei, però, aggiungere qualche altra considerazione, vista l’importanza del tema. La questione delle partecipate romane è emblematica della trasformazione che ha avuto l’istituto. Società nate con una missione ne perseguono altre; realtà pensate per 30 dipendenti ne hanno, oggi, centinaia. Bisogna intervenire con linee chiare: quelle già individuate nel Piano di Rientro e quelle di un quadro nazionale che indica chiaramente la strada della semplificazione, della razionalizzazione, dello snellimento, della dismissione delle società partecipate che non hanno finalità strategiche per l’ente.
Questi obiettivi vanno perseguiti con azioni chiare: individuando in maniera trasparente manager competenti e dando loro pieno ambito di azione; prevedendo che l’assessore al bilancio si occupi in maniera esplicita di spending review; promuovendo una razionalizzazione del “Gruppo Comune di Roma” per evitare duplicazioni e sovrapposizioni tra le diverse società. Complessivamente, limitando l’intervento ai settori strategici per il comune – utilities, rifiuti, trasporti, turismo/cultura, patrimonio – si possono immaginare non più di 5 grandi società partecipate, generando contraccolpi non sui livelli occupazionali delle società dismesse o accorpate, ma sui privilegi e gli interessi particolari che attorno ad esse si sono costituiti a danno dei cittadini. La vendita delle società non strategiche genera guadagni o quantomeno riduzione di sprechi, con risparmi da destinare direttamente ai cittadini. Si può e si deve vendere ai privati, quindi, ovviamente adottando procedure competitive che garantiscano guadagni maggiori per le casse comunali, ma inserendo presidi di controllo efficaci che rendano migliori i servizi resi ai cittadini.
Quanto alla concessione per la gestione delle risorse idriche ad Acea, questa scade nel 2032. Decidere di modificare lo status quo prima di questa scadenza costerebbe miliardi di euro. Non credo i romani siano disposti a distrarre risorse dalle politiche sociali per coprire i costi di questa iniziativa.
5. Eletto sindaco, porterà in uno dei primi consigli comunali una profonda riscrittura della Delibera 140, al fine di dedicare il patrimonio immobiliare del Comune di Roma a fini sociali?
RAGGI Credo debba essere un compito fondamentale dell’Amministrazione sostenere tutti quei cittadini che si attivano e si mobilitano per fini sociali fungendo da aggregatori culturali nei quartieri. Ogni qualvolta ci sono cittadini che si riuniscono e sviluppano laboratori di idee per il bene della città, lo considero un valore aggiunto, sempre che questo avvenga nel rispetto della legalità. In questo senso ho voluto confrontarmi, e l’ho fatto al fianco anche di due altri candidati sindaco tra i quali proprio Stefano Fassina, con le realtà sociali al Nuovo Cinema Palazzo. Chi si sottrasse anche a quel confronto, come sappiamo, è qualcun altro. Per noi il bando pubblico, nel rispetto ovviamente di criteri quali la trasparenza e la legalità, resta uno strumento essenziale, ciononostante è evidente che chi negli ultimi anni ha dimostrato concretamente di essere parte socialmente attiva debba ricevere adeguata considerazione ed essere eventualmente coinvolto per focalizzare le principali esigenze del territorio.
GIACHETTI La questione del patrimonio è una di quelle che vanno affrontate con maggior decisione; perché è una fonte di potenziali entrate – legate alla migliore gestione quando non alla vendita – e di minori spese; perché il cattivo uso del patrimonio è emblematico di privilegi che hanno accompagnato la politica troppo a lungo; perché si debbono trovare meccanismi per equilibrare la prima esigenza – quella economica – con un’altra, altrettanto importante, di carattere sociale. La leva del patrimonio, specialmente in un momento di risorse scarse, diventa così uno degli strumenti essenziali di policy-making del settore pubblico. Compito di un’amministrazione è trovare un punto di equilibrio tra le esigenze di risanamento e quelle di ordine sociale, culturale, imprenditoriale. È un equilibrio che troveremo anche qui con regole chiare, con una robusta dose di programmazione, superando il perenne stato di emergenza che si è spesso trasformato nell’anticamera di favoritismi, corruzione e privilegi. Sì, l’esame di quella delibera e la sua possibile revisione sarà una delle mie priorità.
I PROGRAMMI COMPLETI
VIRGINIA RAGGI http://www.movimento5stelle.it/virginiaraggisindaco/programma.htm
ROBERTO GIACHETTI Programma-Giachetti-Elezioni2016_presentazione
Vedi anche l’articolo di International Business Times Ballottaggio Roma, Giachetti vs Raggi: programmi, giunte e olimpiadi a confronto di Vittoria Patanè su Traffico, Debito di Roma, Rifiut, Cmapidoglio, Partecipate, Olimpiadi, consigli comunali e giunte

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