4 novembre 2016

A CHI IMPORTA DEI MIGRANTI ?

Stasera è annunciata da parte di Baobab Experience (leggi l'appello a seguire) l'allestimento di un campeggio per dare ricovero ai migranti nel piazzale est della Stazione Tiburtina. A chi importa dei migranti? A nessuno verrebbe da rispondere se non a quelli che ci speculano sopra. Dopo il commissario Tronca che chiude il Baobab e non trova una soluzione alternativa dignitosa, dopo lo sgombero  dell'accampamento in via Cupa ordinato recentemente dal duo Municipio II e Comune di Roma, una vera e propria soluzione per dare dignità e decoro a questa povera gente non si è trovata. Vale la pena di menzionare la Regione Lazio proprietaria di un immobile nelle prossimità di via Cupa, il Centro Ittiogenico, che ha preferito continuare a tenerlo abbandonato piuttosto che predisporlo a ricovero. I nostri complimenti al Presidente Zingaretti. Buoni a pontificare, ma quando si tratta di dare una mano concretamente, tutti si girano dall'altra parte.
Non è escluso che stasera ci saranno dei disordini, visto la mano pesante che recentemente la polizia usa nei confronti dei "riottosi". Speriamo proprio di essere smentiti.
Noi saremo lì per dare una mano e riportare quanto accade ai nostri due lettori.
Domenico Fischetto
 

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da Baobab Experience
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*APPELLO ALLA CITTADINANZA, ALLE ASSOCIAZIONI E ALLA SOCIETÀ CIVILE TUTTA
Questa sera, alle 19.00, pianteremo le tende a piazzale Spadolini per... affermare con forza che no, dormire sotto la pioggia del novembre romano non è accoglienza degna.
Non è accoglienza degna trovare come unico riparo dalle intemperie un parcheggio mai aperto al lato di una stazione. Ma ancor meno degno è apporre i sigilli a quest’unico riparo, come invece è accaduto ieri. Durante tutta la prossima settimana la pioggia si abbatterà su Roma, e i migranti se la prenderanno tutta, raggomitolati in un sacco a pelo inzuppato sotto le stelle.

Ci troviamo di nuovo costretti a pensare all’immediato futuro, a dove dormiremo domani, invece di poter sviluppare un’idea di accoglienza strutturata, di lunghe vedute, umana e in aperto e fruttuoso dialogo con l’amministrazione di questa città. Dov’è in questo la nostra, non solo loro, dignità?
Questa sera dalle 19.00 in poi, siate con noi. Difendiamo insieme i diritti di chi non può essere difeso dalla propria famiglia perché lontana o sterminata. Siamo la famiglia di chi, se solo fossimo nati un po’ più a sud, potrebbe esserci figlia o figlio, sorella, fratello o genitore.
La democrazia non accoglie sotto la pioggia. Questa sera, alle 19.00, piantate con noi le tende a piazzale Spadolini, lato est della stazione Tiburtina, e portatene di vostre se ne avete la possibilità.
 

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