27 novembre 2016

IL PUNTO DI VISTA DI UMBERTO:IL CASO DE LUCA

L'esortazione di De luca, che ho ascoltato, mi sembra laida.
Sinceramente di De Luca non mi importa niente. Lo disistimo almeno tanto
quanto lo stimano altri
E' la rassegnazione che vedo in qualcuno che mi dispiace.
E' questo accettare quello che passa il convento, per cui, se serve, va bene
anche un preclaro esponente di una società involgarita, costruita, non solo
in Italia,dai personaggi, spesso indecenti, che hanno raggiunto il potere
.
Prendo lo spunto per fare una dichiarazione:
Ritengo la modifica della costituzione proposta dal governo, una inutile e
abborracciata   stupidaggine, per cui voto no.
E' però palese che Renzi si stia sforzando di scimmiottare gli assetti che -
più o meno - reggono le impalcature istituzionali in quasi tutti i paesi
occidentali.
Lo fa male, secondo me; lo fa proponendo una modifica che non lo aiuta a
raggiungere l'obiettivo.
La critica dell'Economist, che ha suscitato l'ira dei sostenitori del sì e
la gioia di quelli del no, credo sia stata mal interpretata. L'economist è
organo di convinta fede liberista. La critica alla riforma italiana non è
contro l'obiettivo di Renzi, ma contro una proposta inadeguata, ritenuta
controproducente.   
In tutti i paesi occidentali, la democrazia ha cambiato pelle in nome di un
necessario adeguamento ai ritmi economici finanziari.
Politici di sempre maggior modestia soggiacciono al dominio di un potere
concentratissimo,ma liquido, che pretende l'evaporazione della sostanza
della democrazia e dei suoi strumenti.
Renzi allora appare come un bravo scolaro che non merita la grandezza  -
seppur negativa - di scrofa ferita e tanto meno di killer delle generazioni
future. Sono volgarità di personaggi di pari modestia e incultura, che
innalzano l'avversario per ingigantire se stessi.
Renzi fa gruppo in questa schiera di inetti e succubi politici che si
arrabattono sulla scena e hanno abdicato - per pochezza di ingegno e non
solo - alla loro funzione di difensori delle società e delle persone; di
demiurghi necessari per società e persone sempre più civili.
Avete mai scorso la lista delle mediocrità sconsolanti che si propongono
come guida dell'occidente e dei suoi vassalli, ormai insofferenti? Trump,
Clinton, Merkel, Schulz, Hollande, juppè e concorrenti francesi, Le Pen,
Salvini, Grillo, Renzi, May,... e quelli intorno, Orban, i polacchi
inpronunciabili, Erdogan, i sauditi..., gli israeliani, Al Sisi.....Si
oscilla dal grigiore alla ignoranza; dalla mediocrità e basta alla
mediocrità pericolosamente crudele.  
O stupidi isolazionisti o cinici globalizzatori, ma sempre succubi del
sistema.Renzi, come tutti gli altri finti potenti, oscilla tra questi due
poli, oramai entrambi ortodossi e funzionali al potere reale. La sua
riforma, sbagliata, vorrebbe metterci a nostro agio in una Europa e in un
occidente illusoriamente e falsamente "faro di civiltà". Credo ci creda,
come gli altri suoi pari, e questo è il guaio più grosso.
Quello che vuole l'imperante capitalismo finanziario è lontano le mille
miglia da una società civile. E' la società imbarbarita, egoista e ottusa
che gli serve. Altrimenti come potrebbe funzionare una oscenità come il
black Friday, festa della nuova religione? La democrazia "decisionista"
serve al black Friday.

 Umberto  Pradella  

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