5 novembre 2016

ALCUNE RIFLESSIONI A MARGINE DELLA DISPUTA REFERENDARIA

 
 
 
 
 
 
Gentili amici ed amiche del comitato nazionale " Scelgo NO " ,

desidero condividere con voi uno spunto di riflessione sul perchè votare NO al referendum in agenda il prossimo 4 dicembre.
Non tratterò delle questioni proprie della materia costituzionale, che si vorrebbe modificare, non perchè non sia interessante , ma  la modifica normativa è trattata continuativamente ed almeno Tra di  Noi, che sosteniamo le ragioni del NO, a questo punto dovrebbe essere  già  ben conosciuta .

Intendo spingermi su un terreno più insidioso ,che attiene alle ragioni ideologiche ed economiche che sottendono , senza denunciarla  , la richiesta di modifica della nostra carta costituzionale.
Avrete sentito stamani che addirittura un ministro del governo federale tedesco, intervistato dalla giornalista Maria Latella , ha espressamente affermato l' endorsement del governo tedesco a favore del Si.
Tale sostegno è l' ultimo di una lunga lista dopo quello del governo  statunitense, delle più famose agenzie di rating internazionali , delle banche di affari anglosassoni .

A  fronte tali indebite intromissioni nella sovranità del nostro Paese ,al momento non vi sono state reazioni  dai media e neppure e questo mi procura una certa impressione,  dalle cariche istituzionali che,  ci rappresentano.

A  nessuno certo  sarà sfuggito l'enorme scarto di mezzi ( soprattutto finanziari ) messi in campo dai sostenitori del SI, rispetto  a quelli davvero esigui dei sostenitori del NO .

Sono personalmente convinto che dietro le ragioni del SI,  vi siano forti interessi economico - finanziari, legati a c.d.  poteri " forti" transalpini di matrice aglosassone-germanica, c'è quindi in atto un processo di " asfaltamento " delle liberta repubblicane,
 dei " pesi e contrappesi " check and balance " di cui sono ancora dotate le costituzioni, nate nel  secondo dopo guerra come quella italiana, che  per  l' appunto  il nostro Paese a differenza di altri ha potuto,   scrivere liberamente    in forza dei meriti, riportati nella nostra guerra di liberazione contro il nazifascismo, così recuperando  la dignità nazionale, compomessa da una guerra vile ed ingiusta, nella quale eravamo stati precipitati dalla dittatura fascista.

Mi rendo conto che, risulta difficile accettare  che quelle forze economico, sociali e  politiche che avevamo sentito vicine , alleate , progressiste , oggi almeno in parte ci mostrano un volto diverso, connotato da : avidità, indifferenza, prepotenza ,arroganza ed albagia. Ma occorre tener presente che, dopo la caduta del comunismo e del timore che, la causa socialista infondeva nelle democrazie liberaldemocratiche, ogni diga ha ceduto, ogni remora è stata sorpassata e nulla è più come prima .

Come spiegare infatti che  dopo la rovinosa caduta del comunismo del blocco sovietico, si sono sbiadite anche le ragioni della socialdemocrazia europea ? Vi siete resi conto di che fine hanno fatto i partiti " laburisti "europei  ??

Sul tavolo degli imputati  c'è un colpevole ed ha un nome e cognome , si chiama ideologia liberista !

Sono personaggi come : Friedrich Von Hayek , Ludwig von Mises  e successivamente Milton Friedman fino ad arrivare a personaggi ignoti al grande pubblico come Jeffrey Sachs e John Williamson , a capo di Istituzioni Finanziare Internazionali come
FMI, WTO, BN  che hanno propalato e sostenuto l' ideologia Neoliberista dalla fine del secondo conflitto mondiale ad oggi.

Essi  hanno così voluto smontare e rinnegare l' insegnamento di Johm Mainard Keynes il padre fondatore dell' intervento statale coordinato in economia.
Ricordiamo infatti a noi stessi che Keynes per l' appunto costruì la sua teoria economica per far fronte ai paurosi disastri conseguenti alla crsi capitalistica del 1929, che si era prodotta sulla scorta  del Lassaiz- Faire e della più bieca speculazione
affaristico-finanziaria.

Non è vero, che dagli errori non si impara,  se riflettiamo  sul fatto che  : 
gli USA finite le ostilità, vararono il piano Marshall, concordarono a Bretton Wood il sistema del cambio fisso basato sul dollaro  , istituirono la Banca Mondiale ed il Fondo Monetario Internazionale.
Il Presidente Rooselvet  appena pochi anni prima con la legge " Glass-Steagall act" aveva posto  dei limiti alla speculazione finanziaria , scindendo l' attività bancaria propriamente detta dalla speculazione finanziaria.

Grazie alla politica del NEW DEAL ed agli insegnamenti di  Keynes, gli USA e le altre nazioni occidentali, tra cui il nostro Paese negli anni che vanno dal 1950 fino al 1970 hanno conosciuto :
la possibilità di accedere  gratuitamente alle cure mediche,percepire un reddito anche in caso di malattia, infortunio,ferie, disoccupazione, accedere ad una pensione di anzianità, usufruire di strutture decenti per l' istruzione, l' assistenza alla infanzia, usufruire di efficenti sistemi di trasporto ecc ecc.  La ricchezza complessiva aumentava ed era condivisa dalla maggioranza della popolazione.
Gli economisti della scuola di Chigago reagirono alla crisi congiunturale degli anni settanta, forse innescata dalla folle guerra del Viet-nam ,proponendo invece la ricetta della : deregulation, della privatizzazione , della riduzione della spesa sociale.
Per loro, la loro teoria era " scienza esatta", un sistema in grado di autoregolarsi, una dottrina economica diventata un " credo " ideologico . essi sostenavano "Meno Stato se qualcosa va storto,  il mercato non è ancora sufficentemente libero" !

Reagan e la Thatcher hanno rappresentato  la personificazione politica del neoliberismo negli anni ottanta in occidente.
Dalla caduta del muro tale ideologia è diventata ancora più radicalizzata fino a sostenere il venir meno dello Stato a  beneficio del mercato, ed il processo di impadronimento dello Stato stesso da parte delle lobby, delle multinazionali , delle cricche finanziarie,
la privatizzazone dei profitti ed il mantenimento dei costi e delle perdite a carico delle casse pubbliche .

Il ridurre tutto a denaro comporta un costo altissimo per la società civile : un declino inarrestabile del livello culturale dei cittadini,
l'indifferenza della gente, gli effetti devastanti della disoccupazione, della distruzione delle risorse naturali, dell' ambiente,
dell' ecosistema, che comporta una recessione materiale  ed un peggioramento della qualità della vita  per la maggioranza dei cittadini a vantaggio di una piccola  elites di ricchi, sempre più ricchi. Il perfetto contrario della teoria del Keynes !

Questa ideologia senza senso è incontenibile ed inaccontentabile, avida come è per sua natura cinica ed egoista .
La nostra costituzione con i suoi baluardi a contrasto della prepotenza e della irresponsabilità di alcuni , costituisce uno scoglio duro, da superare per i propugnatori del neoliberismo, tuttavia i loro enormi mezzi finanziari, il loro potere suggestivo che nasce da un' ideologia forte ed aggressiva, sono un pericolo assolutamente da non sottovalutare .

Difendiamo la nostra carta costituzionale, nata dal sacrificio di chi cadde, lottando contro le barbarie del secolo scorso, preserviamola giusta come è    e consegnamola integra ai nostri cari !

Luca Giordano






 

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