7 novembre 2016

SPIGOLATURE DI MONTAGNA

Le cattedre Natta
Ultima statistica OCSE:
numero dei laureati nei  34 paesi più industrializzati del mondo:Italia ultima.
Spesa  per l’istruzione terziaria: 0’9% del PIL,  ultimi.
numero dei docenti universitari in Italia, nell’ultimo decennio: diminuiti di oltre 15000
numero dei dottori di ricerca in Italia: - 44% negli ultimi dieci anni.
 
Contemporaneamente, mentre si costringono gli studenti del classico a fare stages in azienda, gli ITS “scuole speciali di tecnologia”  canale formativo di livello postsecondario, parallelo ai percorsi accademici, presenti in tutti i paesi europei, non riescono a crescere. Raccolgono meno di 5000 studenti contro i 50000 tedeschi.
 
Questi numeri fanno arrabbiare il Prof Giovanni Bignami
 
l’OCSE ci fotografa impietosamente, da molto tempo.
Scopriamo ogni giorno la miseria dei finanziamenti alla ricerca universitaria (l’unità di misura higuain = 92 milioni di euro...)
E allora perchè adesso?
 
Perchè, dopo la questione del tecnopolo e della sua gestazione politica, approdato nella legge di stabilità (che ha cambiato ancora nome), ecco un’altra meraviglia:
C’è un Dpcm (decreto del presidente del consiglio dei ministri) che propone l’istituzione di 500 “cattedre Giulio Natta”, definite “del merito”.
Le commissioni che attribuiscono queste cattedre “del merito”(!) avranno un presidente straniero(!) e due componenti italiani.
Chi  nomina i presidenti? Il PdCM su proposta del MIUR.
E i due membri? Il presidente straniero,scegliendo tra i professori italiani ordinari,li proporrà al PdCM, che li nomina.
 
E’’ come – dice Bignami – se la May nominasse i professori di Cambridge.
 
I politici perdono il pelo ma non il vizio e alla “società civile” va bene così.
 
 
 
 
Documentario antivaccinazione
Il senatore Bartolomeo Pepe, nel settembre scorso,  ha invitato tutti i parlamentari ad assistere alla visione del documentario antivaccinista “Vaxxed”.
Questo documentario, (clamorosa frode scientifica Wakefield), è stato ritenuto il maggior responsabile del calo delle vaccinazioni, avendo instillato nella
popolazione , la falsa idea che i vaccini siano dannosi per la salute dei bambini.
La presentazione del documentario, stante la collocazione fisica, coinvolgeva il Senato della Repubblica.
Il nostro paese è abituato a fantasiose e spesso dannose presentazioni gabellate per scienza, sulla base del “patrocinio” istituzionale concesso
(per es.:convegno creazionista indetto dal vicepresidente del CNR in via ufficiale).
 
Per fortuna, in questo caso, ha scritto al Presidente del Senato, la senatrice a vita Elena Cattaneo e la presentazione non si è tenuta.
Anche la Cattaneo si è arrabbiata, e ha scritto:”per evitare infine che anche i singoli si facciano promotori di tesi bislacche e pericolose, l’unico rimedio
è nelle mani dei cittadini con l’espressione del voto. Un obiettivo realizzabile, purchè ci siano leggi elettorali che lo consentano ed una istruzione  - anche
Scientifica – solida e diffusa, di cui troppi pensano pericolosamente di poter fare a meno”
 
Le regioni a statuto speciale
Scrive Michele Ainis
La congiuntura storica del dopoguerra, per un sacco di motivazioni politiche, etniche e geografiche, concede una particolare autonomia a 4 regioni
(il Friuli si aggiunge dopo, nel 63).Con Amato, nel 2001, le competenze delle regioni “normali”, aumentano fortemente e surclassano le speciali.
La  clausula di “maggior favore”(legge costituzionale) del 2015, ristabilisce le distanze.
Le “speciali” non si fidano e, con la riforma attuale,da votare, arriva la parolina , che vieta, per i secoli a venire, qulunque riduzione
delle competenze delle regioni speciali, a meno che non siano loro stesse a decretarlo (al limite, le regioni “normali” potrebbero persino scomparire.
Rimarrebbero in vita soltanto le cinque speciali).
La senatrice Finocchiaro replica che le norme sulle regioni speciali  sono farina della Costituzione vigente, ma non contesta quello che Ainis afferma:
la sostituzione del “parere” non vincolante dei consigli regionali (legge costituzionale n° 2 del 2001), con l’”intesa” vincolante con gli stessi.
“la riforma dello stato genera 5 super stati: le regioni speciali” scrive Ainis
 
I voucher
Dall’8 ottobre – nel tentativo di portare legalità, chi usa i voucher deve inviare un sms o una mail, almeno 60 minuti prima dell’inizio di ciascuna
prestazione, al neonato “ispettorato nazionale del lavoro”.Soltanto alla fine del mese sono arrivati numero di telefono e indirizzo mail.
Chi controlla da subito?
Probabilmente nessuno.
Il neonato ispettorato, dice la circolare ministeriale che lo ha istituito, avrà due anni per “completare il trasferimento delle risorse umane e finanziarie”.
Intanto ai milioni e milioni di voucher utilizzati ogni anno, si aggiungono quelli della Carrefour, che li usa per pagare i cassieri della domenica nel sito
“le gru” di Torino (per ora).
Tutto questo non è illegale, devono ammettere anche i sindacati.
Scommetto che altri seguiranno
Intanto, seguendo una prassi tutta italica,si moltiplicano le eccezioni:
·        Si possono inserire nella stessa comunicazione più lavoratori, se committenti non agricoli impiegano personale per tutta la settimana o più settimane (!)
·        I datori di lavoro agricoli non devono indicare inizio e fine dell’attività
·        I soggetti titolari di partita iva, ma non imprenditori (onlus, sindacati, partiti politici...) sono tenuti soltanto alla dichiarazione di inizio attività nei confronti dell’INPS
·        La comunicazione, poi, può essere fatta, oltre che dal committente, anche da consulenti, avvocati, commercialisti..
 
Ci sono un mucchio di altre belle cose che vengono a galla soltanto che si abbia un poco di tempo da dedicarci.
Ne racconterò altre
Umberto Pradella

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