30 novembre 2016

REFERENDUM E SICUREZZA SUL LAVORO

Il referendum giunto al giorno del voto , assorbe tutte le nostre attenzioni, nel Paese intanto si susseguono gli incidenti sul lavoro . Ieri in Italia sono morti in due diversi incidenti quattro operai . Un operaio e' morto in Toscana , schiacciato da un blocco di marmo. Tre operai sono deceduti a Messina , stavano ripulendo una cisterna di una nave. Questo incidenti mortali sul lavoro non sono frutto del caso. Sono conseguenza del non rispetto della normativa sulla sicurezza sul posto di lavoro . In questi anni si è allentato il controllo preventivo , l'attenzione al lavoro che aveva caratterizzato l'approccio alla sicurezza da parte : dei datori di lavoro, del Sindacato, degli Enti pubblici preposti al controllo ed alla previdenza . Il nostro Paese così si sta spostando verso gli ultimi posti della classifica europea della sicurezza sul lavoro in contrasto con la sua tradizione fatta di prevenzione e controlli . Ho la personale convinzione che la sicurezza , l'attenzione nei riguardi del lavoro manuale, fonte di pericolo, non costituisca più neppure sotto il profilo culturale  una preoccupazione nazionale . Il mondo del lavoro perde così la sua centralità spostata al mondo della proprietà e della concentrazione del capitale . La riforma così progettata da Renzi certamente non rafforza le garanzie sul lavoro , anzi . Di evidente chiaro stampo Neo-Liberista  sembra fatta per ampliare il perseguimento delle ragioni del Capitale e la tutela dei suoi interessi piuttosto che la cura ed attenzione della condizione del lavoro manuale quello più rischioso . Andando a votare domenica , ricordiamo anche questo drammatico aspetto . Se salveremo l'impostazione della nostra Carta Costituzionale , salveremo anche la sicurezza sul lavoro .In caso contrario attendiamoci nei prossimi anni una " deregulation " già fatta in altri Paesi in linea e coerenza con la pessima riforma che il Presidente del Consiglio vuol imporre al Paese.
 
Luca Giordano
 
 

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