29 novembre 2017

Il Marnetto Quotidiano: RI-SCALFARI

 
 
 
 


 Il detto della toppa peggiore del buco è stato confermata anche da
Scalfari. Che ritornando - in appello - da Floris ha tentato di
assolversi dallo sdoganamento di B nella puntata precedente, affermando che la morale è cosa diversa dalla politica. "Tant'è che Alessandro Magno, pur avendo un maestro come Aristotele, andava a letto con tutte le donne dei popoli conquistati".

Ora, è vero che chi non ha argomenti punta sulla confusione, per eludere le domande. Ma qui il fondatore di Repubblica esagera. I guasti che B ha inflitto all'Italia non sono le sue numerosi amanti, ma il suo smodato individualismo con cui ha assoggettato il Paese alla propria sete di denaro e potere. L'opposto della "disciplina e onore" richieste dalla Costituzione a chi svolge funzioni pubbliche - in primis il Presidente del Consiglio. Concetti che impongono rispetto delle leggi e magistrati (disciplina) e priorità dell'interesse generale su quello personale (onore).

Questi principi - e o scempio che ne ha fatto B - sono perfettamente
conosciuti da Scalfari, né va posta in dubbio la sua lucidità per
effetto dell'età. Il problema è di "aggiustamento" politico. E si è
manifestato in concomitanza con l'innamoramento di De Benedetti per l'esordiente Renzi. Da allora l'editore ha sostituito il direttore poco accomodante Mauro con il buon Calabresi, senza neanche concordare la scelta con Scalfari, che infatti parve per qualche giorno deciso a rompere. Poi la pace, il riposizionamento di Repubblica sul renzismo, fino allo smottamento del fondatore prima sull'oligarchia, poi su B. E tutto il dolore di noi lettori nel vedere un uomo con un passato così valoroso diventare il coccodrillo di se stesso, per aver sdoganato un Caimano.

Massimo Marnetto

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