Cosa avrà da annunciare la Presidente del II Municipio sulla "vexata quaestio" della Pinetina di Villa Massimo, visto che ha organizzato in pompa magna un'assemblea pubblica per il 16 novembre?
La Presidente non è nuova ,lo diciamo amichevolmente, a questi "annunci ", sulla Pinetina , la cui parte pubblica è chiusa , se non sbagliamo, da più di cinque anni. Avrà risolto con i pentastellati che governano al Campidoglio di chi è la competenza della Pinetina? Siamo proprio curiosi e ci informeremo su quello che dirà. Infatti noi non andremo a questa assemblea perché siamo stanchi degli annunci, siamo stanchi degli amministratori che promettono in campagna elettorale e poi una volta ottenuta la "cadrega" tutto fanno tranne che mantenere gli impegni presi.
Ma soprattutto siamo stanchi che il verde pubblico sia sottratto all'utilizzo dei cittadini. Naturalmente ricordiamo ai nostri tre lettori che non poter usufruire della Pinetina, non è il solo luogo verde pubblico chiuso , sbarrato al suo utilizzo naturale.
Gli fanno buona compagnia ,tanto per ricordare alcune "ferite aperte":
Villa Blanc, di cui sono stati destinati ad uso pubblico solo 4400 mq dei 45.000 totali grazie ad uno sciagurato accordo tra l'ex Sindaco Alemanno e la Luiss, con la complicità silente dell'allora presidente dell'ex III Municipio
Castro Laurenziano: chiuso sbarrato , off limits la parte pubblica con ingresso da Via del Canneto, mentre la parte ,chiamiamola universitaria, con ingresso da Via Scarpa, è aperta al pubblico nei giorni feriali e l'ex mensa funziona a pieno ritmo come aula universitaria. Da notare la differenza di comportamento tra l'università pubblica La Sapienza e la LUISS: Castro Laurenziano La Sapienza aperto al pubblico, Villa Blanc sbarrata al pubblico.
Via Como :giardino e campi da tennis completamente rasi al suolo mentre funziona a pieno regime il garage sottostante, ovviamente privato.
E ci fermiamo qui per non infierire troppo.
Quindi buon ascolto a chi parteciperà a questa assemblea. Naturalmente disponibili a pubblicare le impressioni di qualche nostro lettore volenteroso.
Domenico Fischetto
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