24 novembre 2017
Sul restyling di "Repubblica"
Al Direttore Mauro Calabresi,
sono veramente stupita di vedere il restyling del vostro giornale. Leggo "La Repubblica" fin dalla sua istituzione di quarant’anni fa e continuo a comprarla nonostante i miei amici da anni o preferiscano altri giornali o leggano i giornali on line.
Da molti anni non condivido pienamente la linea politica del giornale, ma l’abitudine a quelle pagine, quei fogli e anche a quei (spesso inutili) supplementi ha continuato a farmela comprare quasi una "continuità estetica”.
Insegno progettazione grafica all’università da più di trent’anni e purtroppo nel vostro progetto ci sono alcuni errori che dico sempre ai miei studenti di evitare accuratamente.
Benissimo per il font l’Eugenio, ma le piccole scritte laterali in verticale e con impostazione “lapidaria” (centrate con asse di simmetria come le lapidi) sono inguardabili. Quando poi sono arrivata alla cronaca di Roma con l’icona del Colosseo mi sono venuti i brividi pensando che il progetto grafico (se ce n’è uno) sia addirittura offensivo nei confronti dei vostri lettori. Anche uno studente di scuola media sarebbe stato in grado di farlo così.
Vi suggerisco caldamente di rivedere queste parti (le scritte ad esempio è meglio ruotarle dal basso verso l’alto come le quote di una pianta architettonica e trovare un’astrazione non turistica per la Città, al limite è meglio solo l'iniziale) perché immagino che molte persone smetteranno di comprare la copia cartacea.
Certa che farete una verifica sui gradimenti, vi faccio i miei migliori auguri
Prof. Arch. Ghisi Grütter
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