20 novembre 2017

L'ASSEMBLEA NAZIONALE DI ARTICOLO 1 MDP



                              
                           Il voto dei delegati sulla relazione di Roberto Speranza


CENTROSINISTRA, SPERANZA: "RENZI E' UN NOME DEL PASSATO. FORZA UNITARIA CON LE FORZE PROGRESSISTE".



Si è conclusa con votazione unanime alla relazione del coordinatore di Articolo1-mdp l'assemblea nazionale dei Democratici e Progressisti guidati da Roberto Speranza, tenutasi ieri 19 novembre . Gli oltre 1500 delegati eletti nelle 100 assemblee provinciali si sono riuniti  al Centro Congressi di via Alibert a Roma per dare inizio al percorso democratico di costruzione della lista unitaria con Sinistra Italiana e Possibile. Percorso che si concluderà con l'assemblea del 3 dicembre.
Proprio all'indomani dei colloqui incrociati tra Pisapia e Fassino e tra Prodi e Renzi per tentare di allargare il campo del centrosinistra, tessendo la tela per una coalizione intorno al PD in grado di arginare le destre e il M5S alle prossime elezioni politiche, Roberto Speranza lancia una provocazione: "Vedo in queste ore la fatica di chiamare, di telefonare, ma permettetemi di dire: se volete l'unità senza cambiamento significa che state cercando non un'alleanza, ma solo liste civetta. Ma sappiate che di liste civetta ne troverete tante, quello che non troverete è un popolo che chiede un'alternativa forte".

Anche Pierluigi Bersani, arrivando all'assemblea nazionale sembra lanciare un messaggio a chi, insieme a Fassino sta cercando di abbozzare un'alleanza intorno al PD: "Secondo me sottovalutano la situazione e il perché un pezzo di popolo se ne è andato. Io lascio aperta la porta, però bisogna leggere la legge elettorale: non vince nessuno, ci si ritrova comunque in Parlamento". Infatti, poiché con il Rosatellum non si avranno vincitori, non è possibile parlare di coalizioni per le urne, ma si potrà discutere di tutto subito dopo le elezioni.
La presa di posizione netta e chiara dei leader di Mdp - che per mesi hanno atteso il Godot Pisapia - ha spinto il leader di Campo Progressista a rivolgere loro un appello: "Ci ripensino, evitiamo di regalare il nostro Paese a chi l'ha già rovinato tante volte. Il mio è un richiamo affettuoso e gentile di amicizia, non polemico, a chi si ritiene più a sinistra di noi: si trovi un modo per fare non dico tutto, ma almeno un pezzo di percorso insieme per evitare una vittoria dei 5 Stelle, dei populisti e delle destre".

Ma la risposta all'avvocato milanese arriva da Arturo Scotto che nelle conclusioni dei lavori dell'assemblea di Articolo1 dice: "Sono io che chiedo a Pisapia perché ci hai ripensato dopo che non è cambiato nulla rispetto a qualche tempo fa? Capisco che la telefonata di Prodi è importante e fa effetto, ma mentre Prodi telefona a Pisapia, c'è qualcun altro che telefona ad Alfano, a Verdini e mette in attesa una chiamata di Berlusconi".

Intanto dall'assemblea di SI arriva anche la risposta di Fratoianni che sarcasticamente elogia la coerenza di Pisapia: "Ha sempre espresso un punto di vista sbagliato e irragionevole, che ha mantenuto fermo, bollando come proposta velleitaria la costruzione di un polo alternativo". E ancora, "A quelli che ci chiedono un'alleanza nel nome del voto utile: se qualcuno ci chiede un incontro lo facciamo. Ma vogliamo dire, a Fassino e Prodi, che il tempo è scaduto perché non ci sono ragioni politiche e culturali. Noi contro la destra lavoriamo a una prospettiva incompatibile con questo Pd".
La strada di un'alleanza con il PD sembra essere sbarrata, almeno finché la figura trainante sarà Matteo Renzi che per Speranza "E' un nome del passato, non un nome del futuro". E dopo i duri attacchi al Pd e alle politiche renziane, il coordinatore nazionale di Mdp considera una priorità assoluta rimettere mano al Jobs Act, (il più emblematico provvedimento della parabola renziana) e rafforzare l'asse col mondo del lavoro e il sindacato, ribadendo il sostegno alla Cgil nella trattativa con l'esecutivo sull'età pensionabile.

"Noi costruiremo un'alternativa a quello che c'è e a quello che è stato". Afferma il giovane coordinatore progressista. "I mille giorni di governo tanto celebrati non sono altro che la variante italiana degli errori commessi dal centrosinistra negli ultimi anni. Questi mille giorni e il renzismo sono stati esattamente questo: la variante italiana un po' pasticciata e con il solito surplus di arroganza, di quel tentativo della sinistra di sentirsi moderna solo se imita la destra".
Ed è proprio sul concetto di "sinistra" che Speranza si rivolge al mondo del cattolicesimo democratico trovando grande apertura nei continui richiami del Papa circa la dignità del lavoro. "Sinistra è una parola bella, ma guai a farla diventare una barriera per tenere fuori qualcuno, perché c'è un mondo largo. C'è un mondo cattolico che è naturalmente nostro interlocutore e che è ben rappresentato dalle parole di Papa Francesco. E ci sono tante persone normali che chiedono un po' più di serietà, che si chiedono come possa la politica essere fatta solo da Salvini, Renzi, Berlusconi, Grillo".
E poi la vera proposta all'assemblea: Una parte molto larga di quelli che decidono di starsene a casa la pensa come noi. Gente che dice 'basta'. Qui sta il salto di qualità che dobbiamo fare. Dobbiamo andare a recuperare una per una queste persone. Propongo di costruire una forza unitaria e aperta con tutte le forze progressiste che condividono questa idea e questa prospettiva".


Maura Pisciarelli

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